25. Alba (Dan)

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Questa scena mi sembra di averla già vista e vissuta, anche se in maniera probabilmente diversa. È strano essere nuovamente qui davanti, anche se con maggiori informazioni e una probabilità nettamente superiore di aver trovato la strada giusta.

Sotto la luce lunare, osservo i volti dei miei amici e compagni: Harriet ha il solito aspetto da combattente, i capelli blu corti anziché conferirle un'aria più infantile, hanno provocato l'effetto opposto; Edward, di fianco a lei, fa saettare lo sguardo dalla sua donna – alla quale dona occhiate di ammirazione – al resto del gruppo; Luna ha legato i suoi capelli rosa in una treccia laterale, le mani sono ferme sui fianchi e sul viso ha dipinta un'espressione austera e severa; ai miei lati, Luce termina di aggiustare le sue treccioline arancioni che le conferiscono un aspetto da dolce bambina; Charlie ha le braccia incrociate sul petto e giocherella con i suoi occhiali neri, mentre barcolla da un piede all'altro.

Una voce estranea si aggiunge al gruppo, ma non ci lascia sorpresi, poiché tutti sapevamo della presenza del professor Hedinsburgh. «Prima di lasciarvi andare, ho bisogno di sapere qual è la vostra meta» afferma osservandoci uno ad uno.

La parte più oscura di me, mi dice di nascondergli la verità per non rischiare che anche Theodore ne venga a conoscenza. Ma la parte predominante e razionale, mi sprona ad essere sincero, a prendere in mano le redini della situazione come farebbe un vero Angelo.

«Sospettiamo che Chantal e Dylan siano diretti in Purgatorio» asserisco, confermando ancora una volta quelle che continuano ad essere soltanto ipotesi. «Non ne siamo certi, ma è l'unica pista che abbiamo e le prove sembrano a nostro favore. Tentar non nuoce, d'altronde quando si ha una speranza alla quale aggrapparsi, è sempre bene coglierla all'istante, anziché mollare».

Il professore mi sorride, sincero. È sempre stato il mio preferito, nei suoi confronti nutro una simpatia che va oltre la professionalità e che mi impedisce ancora di più di mentirgli.
«Ottima osservazione, Dan. Spero che voi abbiate un piano e che vogliate mostrarmelo».

«Credo che la mia compagna Harriet possa fornirle una spiegazione sicuramente più sicura ed esaustiva della mia, professore» mi volto verso Harriet e le sorrido, consapevole del fatto che lei saprà cavarsela egregiamente e molto meglio di me. D'altronde, nemmeno io conosco ancora il piano che lei stessa ha organizzato, dunque preferisco che sia una persona più competente a parlare.

«In realtà avrei dovuto comunque comunicare il piano a tutti loro, siccome non l'ho ancora esposto. Colgo l'occasione per farlo in presenza di tutti, allora» comincia sicura di sé, senza tentennare. È questa la leader di cui avrebbe bisogno qualunque gruppo o squadra, è questa la persona adatta a capeggiare e indirizzare sulla retta via le masse.
«Ci sposteremo verso il Purgatorio, camminando durante tutta la notte. Dopo essere arrivati ad una distanza giusta da non essere visti, ci alzeremo in volo per velocizzare il percorso. Sostanzialmente la strada non è faticosa, si tratta di un bosco come quelli a cui siamo abituati, solo probabilmente con qualche ostacolo in più. I pericoli maggiori, però, sono verso la fine: Il Dirupo del Pentito e La strada della Purificazione, dopo averli oltrepassati, potremo giungere finalmente a destinazione. Ho calcolato in media due giorni, utilizzando le ali, riusciremo ad accorciare notevolmente i tempi. A piedi, impiegheremmo molto più tempo».

«Hai pensato ai pericoli che potreste incontrare sul percorso? Al fatto che questo viaggio non sarà una passeggiata?» domanda a questo punto il professore.

Ma Harriet non si scompone, annuisce.
«I pericoli non sono esclusi, ma non saranno di certo loro a fermarci. Se mi conosce almeno un po', professore, sa quanto io sia determinata; non mi fermo di certo di fronte agli ostacoli e le assicuro che lei non mi vedrà tornare qui senza Chantal», il suo discorso mi strappa un sorriso, poiché rispecchia completamente le mie stesse idee. Ci scambiamo uno sguardo d'intesa e le sue parole sembrano aver ammutolito il professor Hedinsburgh.

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