Quando Chantal mi afferra la mano e mi trascina con lei senza degnarmi di una misera spiegazione, il contatto con la sua pelle non provoca in me alcun tremolio. Sono felice nel notare che le emozioni che prima suscitava in me con un solo tocco, adesso sono totalmente scomparse, mentre la mia mente è sintonizzata su un solo nome: Luce. Voglio solo trovarla e darle le spiegazioni che merita.
Ma prima, devo fermare questa pazza e capire cosa sta accadendo. «Chantal, puoi spiegarmi perché stiamo correndo? E perché prima sei scappata da me preoccupata, ma ti sei bloccata alla vista di Elizabetha?» la interrogo. Ho come il presentimento che alle sue orecchie siano giunte cattive notizie.
«Dan, se ti dico che non posso parlare, significa che non posso parlare. Sai tornare al corridoio dove si trovano le nostre camere?» anche prima mi ha dato la medesima risposta ed io che mi crogiolo nel tentativo di capirla! No, un Angelo complicato come Chantal non l'ho mai visto, ma anche per questo è la mia migliore amica.
Penso alla strada percorsa per giungere in giardino. «Probabilmente. Non possiamo chiamare il Sergente Hook?» quell'uomo mi ha aiutato più volte e, sebbene la sua smisurata gentilezza mi puzzi un po', è sempre stato disponibile ed è probabilmente l'unico capace di orientarsi in questo posto.
«Non nominarlo» mi ammonisce la biondina, imboccando una strada che mi sembra essere quella sbagliata.
Nel notare il corridoio più illuminato del dovuto, capisco di non essere mai passato di qui ed anche lei se ne rende conto, poiché si guarda intorno spaesata. «Torniamo indietro?» le propongo.
Chantal annuisce. «Ti affido il compito di portarci a destinazione, io non ne sono capace».
Il problema è che, probabilmente, anch'io non ne sono capace. «Perché non vuoi che nomini il Sergente Hook?» detto così sembra che io voglia prenderla in giro, ma in realtà ho solo bisogno di capire. Intanto, mi rendo conto di quanto sia diverso e particolare questo corridoio. La moquette è sempre la stessa, ma le luci sono più evidenti e i quadri hanno dei toni e dei temi diversi.
Sembrano essere più allegri, anzi, questo corridoio sembra un posto più felice rispetto al resto della Reggia. I soggetti dei dipinti non sono più gli stessi che riempiono le stanze e i corridoi dell'intera residenza, ma la donna giovane e dai lunghi capelli corvini intrecciati in particolari acconciature, sembra invece essere proprio Elizabetha Corsknov. Accanto a lei, risiede un uomo dai lineamenti aspri e burberi.
Anche Chantal si ferma ad osservare ciò che ci circonda, sorpresa quanto me nel notare la differenza fra questa zona e la parte della Reggia che abbiamo avuto modo di vedere. «Quando parlerò, sarà tutto più chiaro» dichiara, con voce bassa. «Abbiamo fretta, ma forse c'è ancora tempo per poter uscire di qui. Devo saperne di più, proseguiamo in questo corridoio».
La sua è un'idea folle e malsana, dettata dall'impulso e dalla curiosità: tipico di Chantal. E sono certo che, seguendola, mi caccerò nei guai insieme a lei. Il mio compito, al momento, è quello di distoglierla dal suo intento.
«Tu sei matta! Torniamo indietro, non mi sembra il caso di inoltrarci in territori sconosciuti» le afferro una mano, sperando di riuscire a convincerla. Ma se conosco bene Chantal Hooligan, anche questa volta sarà lei ad averla vinta.
Una volta, da bambini, mi ha costretto a seguirla nel Mondo Umano senza permesso e quando ci hanno scoperti, hanno dato ad entrambi una punizione. Tutte le volte che mi ha coinvolto in una delle sue idee dettate dall'impulso, dalla curiosità e dal forte desiderio di scoprire, mi sono beccato una punizione a causa sua o in qualche modo sono finito nei guai. E so già che questa volta non sarà diverso.
«Tornare indietro adesso che siamo ad un passo dalla verità?» replica, alzando un sopracciglio. Anche questo è tipico di Chantal, quando ritiene di aver ragione e decide di dimostrare agli altri che stanno sbagliando, perché non si può mollare una causa ormai già cominciata.
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Special Angel
FantasíaSecondo libro della trilogia "Dark Angel". In una comunità dove il bene e il male sono due parti distinte e in contrasto. Dove non c'è una via di mezzo, devi per forza prendere una scelta. Dove o sei buono, o sei cattivo. O sei Yin o sei Yang. Non...