Capitolo 14.

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Entrammo lentamente nella piazza. Intorno a noi c'erano creature assai bizzarre molti dei quali avevo letto precedentemente nel taccuino. Essendo molto veloce a leggere sono riuscito a tradurre in media 2 capitoli da 20 pagine ciascuno in un quarto d'ora cercando di assimilarle, quindi, dopo alcune ore passate a tradurre, sono capace di classificare la metà degli esseri viventi presenti in quel mercato. L'odore di pesce che regnava in tutta la piazza mi stuzzicava il naso.

"Claud, hai le monete?"

chiese Av.
Lui annuì e tolse fuori dalla sua borsa un sacchetto di un marrone sporco. Era logoro con una pezza bordò sul lato. Aveline lo prese e svuotò il contenuto sulla sua mano.Caddero diverse monete lucenti color indaco, potevano essere una decina
Mi guardai intorno e vidi le "persone", se si potevano definire così, con delle monete argentate in mano che guardavano le nostre come se fossero fatte d'oro.

"Dove hai trovato tutti questi soldi?"

disse Aveline guardando le monete, poi continuò

"Valgono dieci volte le monete normali"

ed ecco spiegato il perchè degli sguardi increduli delle creature intorno a noi.

Claud fece uno stupido, disgustoso e snervante sorrisino e poi rispose

"Le ho rubate. Al villaggio dove vi avevano imprigionato"

ci fu per un attimo di silenzio imbarazzato che fu interrotto dalle risate di Aveline e Claud.

"Ahah... No dai adesso seriamene, non fatevi vedere dalle guardie"

sbarrai gli occhi

"C-come scusa!?"

Claud si voltò verso di me, sapevo già che dalla sua bocca sarebbero uscite delle snervanti paure che non centravano nulla con il contesto

"Che c'è? hai paura, principessa?"

"Avrai paura tu quando ci sarà il mio pugno stampato sul tuo naso"

risposi io cercando di avere un aria minacciosa, ma mi sentivo solo ridicolo

"Voi due, raffreddate bollenti spiriti. Claud solo io posso chiamare Noah principessa, intesi?Prendete entrambi tre monete e il rimanente rimettetelo nel sacchetto. Comprate quello che vi serve ci troviamo qua tra mezzora"

"E esattamente cosa ci serve?"

dissi io prendendo le monete.

"Quello che ti potrebbe rendere utile per farci sopravvivere in questo inferno"

disse Av richiudendo il sacchetto e buttandolo nella borsa.

"Qualcosa che renda utile Noah?! Siamo sicure che esista una cosa del genere?!"

sentii il sangue ribollirmi nelle vene e per un attimo mi parse una buona idea tirargli una ginocchiata nelle gengive, ma lasciai correre. Ognuno andò per la sua strada. Aveline si avvicinò alle armi, di Claud non lo sapevo e francamente non mi interessava. Non sapevo da che parte andare. Per quanto mi seccasse accettarlo Claud aveva ragione, non vedevo nulla intorno a me che potesse in qualche modo farci sopravvivere. Scrutai attentamente tutto quello che c'era vicino a me, ma tra tutto solo una figura attirò la mia attenzione. Era una schiava. Avevo letto qualcosa sugli schiavi dal taccuino, diceva che tutti avevano la stessa vestaglia bianca che doveva essere più semplice possibile. I lati erano aperti per mostrare il codice sul fianco dello schiavo che veniva usato per assegnarle un padrone. Ero troppo lontana per riuscire vedere il suo codice quindi decisi di avvicinarmi un po'. Lei si nascose appena, ma non scappò. Quando ero abbastanza vicino notai che il colore dei suoi occhi era di un verde cristallino, erano contornati da un mare di lentiggini. I capelli erano rossi e avevano un aria sporca, più o meno come la sua pelle e la tunica che indossava.

"Cècile! Torna subito qui!"

lei sobbalzò poi cadde a terra. Una ragazza di colore davanti ad una carrozza la stava tirando per la catena che le stringeva la caviglia sinistra, si fermò solo quando la ragazza fu davanti a lei.

"Quante volte ti ho detto che non devi allontanarti da me" disse mollandole uno schiaffo.

" Hei!"

affermai attirando così l' attenzione delle due ragazze. La prima era in piedi con un mano sul fianco, poteva avere una trentina d'anni, e la seconda che ancora a terra, mi guardava con gli occhi lucidi strofinandosi piano la guancia.

"Hai bisogno di una mano?"

disse la ragazza di colore sistemandosi il mognio. Diedi un'altro sguardo un'altro sguardo a Cècile poi alla sottile catena che le legava la caviglia.

"Quindi?! Compri qualcosa o te ne vai!"

da qualche parte nella carrozza deve esserci la chiave

pensai. Cercai di inventarmi qualcosa, ma non sono mai stato bravo a improvvisare

"Ha per caso delle pergamene?"

"Pergamene? mi hai preso per un biblioteca!? Il cartello dice L'arte della magia puoi trovare solo filtri, pozioni e aromi"

disse indicando la scritta sopra l'entrata della piccola carrozza

"Si...ehm...veramente volevo dire... un filtro.."

"Filtro?"

"S-si...d'amore..."



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