AD OCCHI CHIUSI
Capitolo Quindici
L'insicurezza è la gabbia di chi trattiene tutto dentro
(Clex71, Twitter)
Quando fui davanti la porta della mia casa, tentai maldestramente di asciugarmi le lacrime dagli occhi, con il palmo della mano. Non volevo fare preoccupare troppo la mia amica, ma sentivo come se dentro di me avessi un rubinetto pronto, al minimo soffio di vento, a gocciolare. Quando mi sentii pronta, infilai la chiave nella toppa, feci un bel respiro e entrai.
-Baby sei tu?
La mia amica uscì dalla cucina, con una vestaglietta colorata a coprire il suo corpo minuto e con gli occhi pieni di curiosità nascosti dietro gli occhiali da vista.
-Oh tesoro, ma cos'è quel faccino!- mi venne incontro, guidandomi dall'ingresso in cucina.
Mi sedetti sulla stessa sedia su cui mi ero seduta il giorno prima, e presi a fissare lo schermo della tv, ora acceso.
-Beh? Cosa è successo?- continuò preoccupata la mia amica.
Mi passai nervosamente una mano nei capelli e con lentezza iniziai a raccontarle tutto. Abbie rimase in silenzio fino alla mia ultima parola, mordendosi le labbra ogni tanto e stringendomi la mano quando conclusi.
-Non ci possi credere! E' assurdo... credevo che tenesse a te, Jane.- mi guardò negli occhi.- E' davvero impossibile che si sia piegato al volere del padre, in questo modo! Non ha un bel rapporto con lui, lo ha sicuramente fatto vivere in una prigione soffocante tra imposizioni varie, e lui che fa? Lo aiuta pure! – strinse i pugni nervosamente.- Ma quello che mi chiedo è: la madre? Non fa nulla? Non si ribella? Certo se è come il marito posso anche capire.
-Non so niente della madre. Non me ne ha mai parlato.- sussurrai.
-Devo assolutamente parlare con Thomas. Lui sicuramente può chiarirci la situazione.
-E cosa potrebbe fare Thomas? Terence ha preso la sua decisione e ti posso garantire che il modo in cui mi ha parlato, così freddo e distaccato, era la prova lampante che non cambierà idea per niente e per nessuno. E' solo un vigliacco.- sospirai.
Sentii gli occhi farsi di nuovo lucidi.
-E' proprio uno stupido se non fa niente. Davvero, non mi capacito di come abbia fatto a rivolgerti certe frasi! Ha avuto anche il coraggio di farti capire che gli piaci e allo stesso tempo di dirti che forse ti sei creata un'immagine di lui diversa di com'è nella realtà. Ho il desiderio di andare a dargli due schiaffoni. Anzi quasi quasi ci vado adesso.- Abbie si alzò in piedi, nervosa.
-Nessuna uscirà da questa casa.- le dissi, tirandola a sedere.- Io ho fatto il possibile, Abbie. Ho cercato di convincerlo che la sua disabilità non è motivo di inferiorità, ma a quanto pare...- lasciai cadere la frase, posando la testa sul tavolo.
Sbattei diverse volte le palpebre degli occhi per evitare di piangere di nuovo.
-L'insicurezza rovinerà la vita a quello lì. Un conto è farsi condizionare dal proprio padre su un corso di studi, cosa già orrenda, un conto è farsi imprigionare in un fidanzamento con un'estranea. Secondo me Terence non ha la minima idea di cosa significhi condividere il proprio tempo con una persona, a lungo. Si sta convincendo che ,in fondo, il fidanzamento non è nient'altro che un'altra imposizione del padre.
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Ad Occhi Chiusi
ChickLitJane Ryan è una ragazza di ventisette anni. E' una giornalista per l'Edinburgh Fashion Magazine, e tra la vita al Giornale e la sua pazza coinquilina Abbie, vive una vita tranquilla, ma forse fin troppo monotona- o fin troppo stressante, come direbb...