Capitolo Diciannove

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AD OCCHI CHIUSI

Capitolo Diciannove

Dedico il capitolo @Ibelieve93 , amica di penna che mi segue con affetto e che seguo anch'io con altrettanto sentimento.

"Non può essere ch'io abbia tanta felicità, dopo tanto dolore. È un sogno; un sogno di quelli che ho fatto spesso, di notte, immaginandomi di stringerla ancora una volta sul mio cuore, come faccio ora; credendo di baciarla e sentendo che mi amava e che non mi avrebbe lasciato mai." –Jane Eyre- C. Bronte

Se inizialmente rimasi sorpresa per il suo gesto, dopo non mi fu difficile sciogliermi tra le sue braccia, beandomi del suo bacio che si rivelò lento e dolce.

Terence mi tenne stretta tra le sue braccia come se fossi fatta di cristallo, accarezzandomi i capelli e baciando le mie labbra con una lentezza e una dolcezza tali da farmi pensare che avesse paura di rompermi, o farmi male. Io assaggiai le sue, assaporandone il sapore dolce, fresco, e delizioso, constatando quanto fossero soffici e piene. Poi, spostai le mie mani passandole tra i suoi capelli, morbidi e lisci.

Avevo spesso immaginato come sarebbe stato baciare Terence, ma ogni mia aspettativa era inferiore a ciò che stavo vivendo adesso.

Il suo bacio fu stravolgente e l'effetto che mi causò fu destabilizzante. Era come se fossimo rinchiusi in un bolla, e non esistesse più niente e nessuno oltre noi. Le nostre labbra si modellarono come se non avessero voluto fare altro da tempo, come se stessero aspettando questo momento da sempre. Come si aspetta di vedere una fontana d'acqua in un deserto ,o una fonte di luce in fondo ad una galleria. E dentro di me iniziai a sentire una girandola di emozioni che mi costrinse a tenermi a lui, se non fossi voluta cadere. Sentivo un grande calore all'altezza del petto, come se un'infinità di raggi solari mi stessero trapassando il cuore. Ed era bella come sensazione. Tanto bella.

Non so quanto tempo passò. Probabilmente stavano passando minuti, ore o giorni. Sapevo solo che non volevo separarmi da lui per nulla al mondo.

Qualche secondo dopo, però, ci scostammo l'uno dall'altro, per tornare a respirare.

Terence mi guardò sorridente. Anche i suoi occhi ridevano ed erano così belli, luminosi, vivi.

-Ti ho convinta che non stiamo sognando?- tornò ad accarezzarmi la guancia.

Io sorrisi, abbassando lo sguardo.

-Mi sa che ho bisogno di un'altra prova.- aggiunsi dopo poco.

Ridacchiai e poi mi tuffai nuovamente sulle sue labbra, baciandolo con sentimento.

Quando ci scostammo, lui rideva. Rimanemmo a guardarci in silenzio per vari secondi. Mi trovai a pensare che fosse così bello che Terence vedesse e stesse qui con me. Ero così emozionata, euforica e felice che non trovavo alcuna parola per esprimere ciò che stavo provando. Avevo tante domande da fargli, ma non mi sembrò il momento di esporle. D'altronde, avrei avuto tutto il tempo per fargliele, no?

-Non te ne andrai più, vero?- gli chiesi titubante.

Mi guardò intensamente, facendomi di nuovo tremare le ginocchia.

-Nessuno potrebbe più separarmi da te, Jane Ryan, a meno che sia tu... a dirmi di farlo.- soffiò sulle mie labbra, lasciando su di esse un altro leggero bacio.

Io lo strinsi di nuovo a me. Ascoltare il battito del suo cuore era musica per le mie orecchie.

-Sei ancora arrabbiata con me?- domandò, teso.

Ad Occhi ChiusiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora