-Mamma, la prossima volta che fai entrare quel megalomane di Hemmings, giuro su Louis Tomlinson che lo affogo nel cesso!
Sbraito, aprendo la porta e sperando che mia madre mi stia prendendo sul serio.
-Christine, non essere volgare.
La voce divertita di mio padre -che probabilmente si sta godendo il divano come se oggi fosse una giornata meravigliosa- mi fa sbuffare, ma tutto il resto perde conto quando mi ritrovo faccia a faccia con un pulcino terrorizzato che potrebbe assomigliare a Calum Hood.
-Ehm...Ciao.
Sembra più una domanda che un'affermazione -tecnicamente ho appena fatto una delle figure di merda più grandi della mia vita, quindi poco importa- e mi sposto, invitando il finto cinese ad entrare. A meno che non sia davvero cinese...Ci penserò più tardi.
-Ciao...
Risponde titubante, sembra quasi che abbia paura di me.
Ed è piuttosto esilarante.
-Tranquillo, non ti mangia...credo.
Mia madre ci raggiunge, insieme ad un odore di torta davvero invitante che mi fa perdere coscenza di ciò che dovrei fare.
-Effettivamente ho fame, quindi per evitare che il povero Calum sia sbranato dalla sottoscritta, esci la torta.
-Non era Caleb?
Sbuffo e spingo scherzosamente mia madre verso la cucina, tirando Calum per un polso.
-Che torta sia!
Le nostre risate riempiono il piano -potrei arrivare a pensare di essere in mezzo ad esseri umani- prima che mia madre sforni quel ben di Dio e me lo metta davanti.
L'istinto di afferrare uno dei biscotti con la quale sta guarnendo la delizia davanti a me, è troppo forte e non ci vuole molto perché mi ritrovi ad afferrare un Oreo in contemporanea con qualcun'altro.
Volto la testa quanto basta per osservare chi mi sta accanto, ma non vedo altro che il nero della canotta di Luke Hemmings.
-Hemmings, posso gentilmente sapere perché diamine stai provando a soffocarmi contro il bancone della cucina?
-I biscotti prima di tutto, Peggy.
Prima che uno dei due possa avere la meglio sul povero biscotto, Karen Clifford ci schiaffeggia le mani, allontanando il dolce da noi cosiddetti predatori.
-Calum, caro, spero ti piaccia.
Porge la prima fetta all'asiatico, lasciando me e Luke soffrire a quella vista.
-Non vale! Calum è arrivato per ultimo!
Esclamo, preparando mentalmente la mia infallibile faccia da cucciolo per ottenere la seconda fetta. Conoscendo Luke, non resteranno nemmeno le briciole di quella prelibatezza.
-Ah-ah, signorina, prima gli ospiti.
Sgrano gli occhi e mi siedo accanto al moro, evitando lo sguardo derisorio di quella capra di Hemmings.
-Hemmings non è un ospite.
Borbotto, immedesimandomi nella me stessa di sei anni fa che avrebbe fatto di tutto per mangiare prima di quell'aspirapolvere comunemente chiamata Lucas Robert EsistoSoloIo Hemmings.
Con mia grande sorpresa, mi ritrovo sotto il naso il piatto del sopracitato. Non avrai questa soddisfazione, Hemmings.
-Allora, Cal, per la ricerca di biologia...
Provo a cambiare argomento, ma l'odore invitante della torta manda alle pannocchie il mio orgoglio. Dio, quanto non sopporto quella giraffa.
-Allora sei tu l'amico di Chris! Complimenti, come sei riuscito a sopravvivere?
Interviene mio fratello, rivolgendosi a Calum.
-Non ne ho idea.
Scuote la testa e accenna un sorriso, prima di dedicarmi uno sguardo divertito.
-Zitto e mangia, Hood.
-Chris deve terrorizzarti davvero tanto, a giudicare da quanto ci hai messo a salire.
Una strana sensazione mi attanaglia la bocca dello stomaco, probabilmente a causa di come Hemmings a pronunciato il mio nome -solo perché non sono abituata a sentirmi chiamare così da lui- ed è abbastanza preoccupante, ma ignoro la cosa e rivolgo uno sguardo interrogativo a Calum.
-Ci siamo incontrati giù, non sapeva dove citofonare, ovviamente.
Lo precede Hemmings, riassumendo brevemente il loro precedente incontro.
-Forse avresti dovuto avvisarlo della nostra targa, sis.
Aggiunge mio fratello divertito, passandomi accanto e scompigliandomi i capelli, prima di richiamare l'attenzione del grattacielo egocentrico e rintanarsi in camera sua.
Alzo gli occhi al cielo, ringraziando mentalmente Dio che fortunatamente la tortura sia finita e mi affretto a trascinare Calum Hood in camera mia.
-Senti Hood, non siamo propriamente amici o altro, sia chiaro, ma ho un favore da chiederti. Aiutami a prepararmi per il prossimo compito in classe e farò tutto quello che ti pare.
Mi squadra per qualche interminabile secondo, titubante.
Mi mordo il labbro e gli mostro la faccia da cucciolo bastonato migliore che io sia in grado di riprodurre.
-Vieni con me alla festa di compleanno di Cindy, sabato sera.
Adesso ne sono sicura. I miei programmi di passare il fine settimana a vedere Teen Wolf, rannicchiata sul divano in compagnia di una bella pizza, sono totalmente saltati.
Eh, già, bella merda.
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Hate || Luke Hemmings
Fanfiction«Comunque sappi che ti odio anche oggi, Hemmings!» Luke Hemmings x OC