In queste due ore ho scoperto quattro cose fondamentali che non avrei mai potuto nemmeno lontanamente immaginare.
Lucas Robert Hemmings ha un cervello.
Lucas Robert Hemmings sa essere simpatico.
Lucas Robert Hemmings è un esperto di moda.
Lucas Robert Hemmings canta sotto la doccia.
Tutto molto normale, devo dire.
Apparte il fatto che ho sbadatamente aperto la porta del bagno mentre si infilava i boxer -figura di merda della giornata pt.1- beccandolo a cantare a squarciagola Lost In Stereo degli All Time Low e scoppiando a ridergli in faccia prima di rendermi conto di averlo davanti -quasi totalmente- come mamma l'ha fatto -e complimenti a Liz- per poi mettermi ad urlare e portarmi istintivamente le mani sugli occhi.
L'ho solo visto in boxer -non che fosse la prima volta, quando resta a dormire da noi ha la sana abitudine di girare per casa nello stesso modo- giuro.
Comunque ritengo ancora più imbarazzante il fatto che adesso lui sia steso sul mio letto, con le mani incrociate dietro la nuca e il piercing stretto fra i denti.
Tralasciamo la parte in cui ammetto che potrei svenire da un momento all'altro -è dannatamente attraente quando lo fa, non posso farci niente...Ok, forse lo è sempre ma sono piccoli insignificanti dettagli- perché continuo a maledirmi mentalmente per le mie reazioni esageratamente inspiegabili.
-È inquietante essere perennemente fissati da Perrie Edwards e Avril Lavigne.
Alzo gli occhi al cielo e lo tiro giù dal letto prendendolo per un braccio e distogliendo la sua attenzione dai poster sul muro.
Dopo poco ci ritroviamo ad osservare il mio armadio, entrambi a braccia incrociate.
Mi fissa divertito quando mi rendo conto di non avere altro che noiosissimi vestiti comuni, ma lo ignoro. Non cambierà mai.
-Dovresti chiedere ad Ariana Grande di prestarti un paio dei suoi tacchi chilometrici, o il povero Hood dovrà far lavorare le ginocchia per raggiungerti.
-Taci.
Ringhio, respingendo l'impulso di portare lo sguardo nelle sue pozze azzurre.
-Magari anche un aiutino dalla Swift per qualcosa di meno stile Sister Act, a meno che tu non abbia segretamente fatto un voto di castità per le suore di clausura.
Mi limito a guardarlo male -come se servisse a qualcosa- mentre lui rovista liberamente fra la mia roba.
Quanto posso odiarlo?
-Cristo, ma da dov'è uscita 'sta roba? Manco fossi Harry Styles...
-Quella non è roba mia, coglione!
Indico la camicia beige a fiori -con tanto di frange hippie- che Michael ha vinto al tiro a segno l'ultima volta che siamo andati in Italia dalla zia Rose.
Perché hai lasciato che Jack morisse?! Ci stavate entrambi su quella dannata cosa!
-Mi sento tanto Stiles Stilinski mentre costringe suo cugino Miguel -aka Derek- a mettersi la sua roba.
Borbotta divertito quando mi ripresento davanti a lui per l'ennesima volta, sfoggiando l'unico vestito presente nel mio armadio.
Un semplice vestito blu notte -regalatomi da mia cugina Abbie per il mio quindicesimo compleanno- dai tratti lineari e il tessuto leggero.
Luke mi fissa incuriosito e non posso fare a meno di arrossire. Diamine.
Mi si avvicina e -con tutta l'aria di un critico di moda- comincia a manipolare la stoffa.
La sensazione del vestito che scende liscio e delicato sulle gambe, viene sostituita dal calore che mi pervade a contatto con le sue mani, quando esse mi si posano sul bacino per stringerlo con una cinta. Mi sistema meglio le spalline e dopo aver osservato la sua opera, sorride soddisfatto.
-Perché ti sto paragonando ad una bambina che gioca a fare la stilista con le sue Barbie?
-Ti sei data della bambola di plastica da sola, baby.
Finge un tono serio, ma scoppia a ridere lui stesso per la sua battuta.
Dio, quanto può essere scemo?
Alzo gli occhi al cielo ed incrocio le braccia al petto, in attesa che il suo momento di ilarità termini.
Ma siccome questo non accade passo alle maniere forti e gli tiro addosso il peluche di Stitch.
-Ho capito, ho capito, la smetto...
Solleva le mani in segno di innocenza, provando a nascondere una risata.
Provando.
Non ci vuole molto perché si trasformi in una foca strozzata davanti alla mia espressione corrucciata.
-Ma sei scemo, si o si?!
Sbotto irritata. È sempre lo stesso idiota.
-Dai, stavo scherzando...
Fa finta di asciugarsi una lacrima -ipoteticamente causata dalle troppe risate- prima di prendere nuovamente posto sul mio letto.
Mi osserva con sguardo indagatore, mentre io mi rassegno al fatto che non capirò mai cosa gli passa per la testa. È un caso perso.
-Avvisa Hood di tenere le mani a posto. Sono stato un ottimo stylist, devo ammetterlo...
Si prende il labret fra i denti, ghignando. Ignoro con tutte le mie forze la pelle d'oca, i dinosauri tornati dall'oltretomba per vivere nel mio stomaco e la tentazione di mordermi il labbro talmente forte da richiamare Kaname Kuran di Vampire Knight -perché, diciamocelo, è un gran gnocco pure lui- e mi limito a sbuffare, alzando il medio a quel maledetto biondino col cervello di Homer Simpson. Ho appena paragonato Luke Hemmings ad Homer Simpson? Sarà un lungo finesettimana.
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Hate || Luke Hemmings
Fanfiction«Comunque sappi che ti odio anche oggi, Hemmings!» Luke Hemmings x OC