Diciotto - Chris

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Fino alla settimana scorsa, se qualcuno mi avesse detto che un giorno mi sarei ritrovata a cantare Lego House di Ed Sheeran con Luke Hemmings nella sua macchina, probabilmente sarei scoppiata a ridergli in faccia per poi tornare a giocare alla PlayStation.
E invece eccomi qui, cullata dalla voce di Luke -che si è rivelato essere decisamente più intonato di quanto immaginassi- e diretta verso la mia prima cena in compagnia di un essere del sesso opposto.
Grandioso.
-Non è proprio il posto migliore per portare a cena una ragazza, ma visto che hai insistito tanto...
Sorrido quando ci ritroviamo sotto la familiare scritta "McDonald's" e non perdo tempo ad entrare, venendo investita da un piacevole tepore. Dietro di me, sento la risata sommessa di Luke, che mi raggiunge in pochi secondi.
Ci aggreghiamo ad una delle numerose file di ragazzi, nonostante spinte poco gentili e urla di bambini eccitati. La mano di Luke sfiora la mia per qualche secondo e, senza rendermene conto, trattengo il fiato, arrossendo leggermente.
Mi accorgo che è il nostro turno solo quando lo sguardo del biondo si ferma insistentemente nel mio.
-Uhm...Scegli tu, mi va bene tutto...
Sussurro, inciampando fra le mie stesse parole.
Sono un disastro.
Lui sorride, prima di ordinare e non posso fare a meno di restare incantata dal movimento delle sue labbra.
Un'immagine assurda ed improvvisa mi passa per la mente e, anche se contro la mia volontà, immagino come sarebbe averle sulle mie per qualche secondo. Basterebbe solo qualche misero secondo.
Una risata palesemente finta e gracchiante mi distrae, riconducendomi ad un paio di ragazzine -probabilmente sui 14 anni- nella fila accanto alla nostra, intente a mangiare Luke con gli occhi.
-Andiamo?
Annuisco, prima di seguire il biondo verso un tavolino abbastanza isolato e lo ringrazio mentalmente per non aver scelto un posto affollato.
-Scusa per prima, ero solo nervoso.
-E quando sei nervoso mangi così tanto?
Sgrano gli occhi, indicando il suo vassoio stracolmo di cibo e schifezze varie.
Fa spallucce e mette in mostra le solite fossette, che non fanno altro che mettermi maggiormente in soggezione.
-A dire il vero mangio meno del solito, quando sono nervoso...
-Sei un'aspirapolvere! Si può sapere come fai ad avere quel fisico se butti giù tutta quella roba? Io prendo chili anche respirando!
Ridacchia sommessamente, mentre fa scorrere una mano tra i capelli biondo grano leggermente arricciati.
Ed è una delle scene più belle che io abbia mai visto.
Oh Cristo, non credo nemmeno di averlo pensato.
-Mi sa che finirai anche la mia cena, hai ordinato un casino di roba.
-Sei stata tu a darmi libera scelta, Peggy.
-Non chiamarmi in quel modo qui dentro, Hemmings.
Sibilo a denti stretti, provando a risultare minacciosa davanti alla sua espressione divertita.
-Sembri un piccolo gattino arrabbiato.
-Zitto e mangia.
-Ai tuoi ordini, micetto.
Come fa ad essere così irritante e nel frattempo così...così...così Luke insomma! Dio, non so nemmeno come descriverlo. È un idiota, su questo non ci piove. E la sua autostima è di certo molto più alta della media. È fastidioso, egocentrico e saccente, ma quando vuole lui la sua compagnia diventa piacevole.
Luke Hemmings è un enigma.
Non riesco a capire quale sia il vero Luke, se i suoi atteggiamenti abbiano doppi fini, se è soltando bipolare ed io mi sto facendo drammi inutili.
Sicuramente sarà meglio che mi convinca dell'ultima, visto come mi sta facendo diventare. Dannato Hemmings.
-A che pensi?
Chiede d'un tratto, alzando lo sguardo dal piatto fino a raggiungere il mio.
Che diamine gli dico adesso? Stavo pensando a te e al fatto che mi fai impazzire?
-Come...
Inizio, titubante, pentendomi immediatamente di aver aperto bocca.
-Come l'ha presa Chase? La tua vittoria, intendo.
Inciampando un po' fra le mie stesse parole, riesco malamente a rimediare al danno. Le labbra di Luke si curvano in un sorrisetto soddisfatto, mentre manda giù l'ultimo boccone di quello che -probabilmente- è il suo terzo Double Cheesburger. È un pozzo senza fondo.
-Dovevi vederlo, è sbiancato quando il coach mi ha confermato il ruolo. Ma infondo, nessuno può battere Luke Hemmings.
Il mio cuore perde, non uno, ma almeno cinquecento battiti a causa del suo occhiolino e il moo sguardo saetta frettolosamente verso il McBacon nel mio vassoio.
-Sei sempre il solito.
Ma questa volta non riesco a trattanere un sorriso.

Hate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora