Prologo

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-Non dovresti studiare?
Mia madre cerca di attirare la mia attenzione, posizionandosi davanti alla tv.
-Spostati!
Sibilo mentre sposto la testa freneticamente, cercando di intravedere lo schermo. Sbuffo, quando mi rendo conto di esser stata presa dalle guardie imperiali.
-Mamma!
-Sia maledetto il giorno in cui tuo fratello ha comprato quell'aggeggio, è una macchina infernale!
Ribatte lei gesticolando e sbattendo per aria lo strofinaccio. Alzo gli occhi al cielo e riporto la mia attenzione sulla PS3 che ho davanti.
-Rassegnati, sto mettendo da parte i soldi per comprare la 4.
-Un'altra di quelle cose demoniache non la voglio, in casa! Esci e fatti una vita, non potrai restare su quel divano a poltrire per sempre!
-Sai com'è, la PlayStation non ti giudica come tutti gli esseri umani!
Lancio il joystick dall'altro lato del divano e mi alzo, frustrata e scocciata, per poi dirigermi verso la mia camera.
Comincio a fare avanti e dietro, probabilmente consumando il pavimento della stanza, mentre sbollisco la rabbia.
Tutti giudicano tutti.
Per questo odio il contatto con la gente, lo scambio di opinioni e le chiacchierate di conoscenza.
Può essere per il colore della pelle, per la voce, per i propri gusti o persino per la musica che si ascolta. La gente è sempre pronta a criticare e a buttar giù sentenze, senza nemmeno conoscerti.
Quando sento la porta d'ingresso sbattere, come al solito, mi rilasso ed esco dalla mia stanza, pronta a rivedere il viso annoiato di mio fratello.
-Mike, stasera è il mio turno.
Comunico, appoggiata allo stipite della porta, quando lo vedo raggiungere il corridoio.
-Non se ne parla, sis, ho invitato i ragazzi a cena.
Sbuffo e gli alzo il medio, sorridendo gentilmente.
-Avevamo deciso di rispettare i turni, bro, potevi avvisarmi almeno. Comunque più tardi verrà Calum per il progetto di biologia, non voglio troppo casino.
-Vorrà dire che giocheremo tutti insieme.
Ridacchia Michael, passandosi una mano fra i capelli tinti di bianco e blu, per poi darmi un bacio sulla guancia.
Un'espressione schifata si fa spazio sul mio viso a quel contatto, causando la sua fragorosa risata. Sa benissimo che odio qualsiasi tipo di dimostrazione d'affetto.
-Ti castro, idiota.
Lo minaccio, strofinando la mano sulla guancia scherzosamente.
-Ti voglio bene anch'io, Chris!
Urla lui, già chiuso nel suo rifugio e  pronto a strimpellare con la sua chitarra elettrica.
Sarà una lunga giornata.

Spazio autrice

Ave gentaglia, I'm _lifwithapenguin_ e sono qui con una nuova storia! (L'ho scritta tipo mesi fa, ma dettagli🐧)
Si, sarà su un pinguino di nome Luke Hemmings e ci sarà tanto, ma taaanto disagio.
Non odiate lei o lui, sono degli idioti ma hanno il loro perché.
Detto questo, vado a farmi una pizza da Ash e spero vi interesserete a questi personaggi ambigui come ho fatto io (si, Ash ha una pizzeria).

E niente, mi struggo perché voglio Future Hearts ma non ho i money...TAKE MY MONEYYY

_lifewithapenguin_

(Quanto è stuprabile Mike nella foto?)

Hate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora