Diciannove - Luke

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-Non ho mai mangiato così tanto in vita mia, sul serio.
Un sbuffo lascia le labbra della ragazza al mio fianco, mentre usciamo dal covo di adolescenti in piena fase ormonale che non hanno fatto altro che fissarmi in modo inquietante per tutta la serata.
Ridacchio, facendo passare una mano tra i capelli, quando improvvisamente la vedo cambiare direzione. La guardo, confuso, ma lei si limita ad indicare un punto preciso infondo alla strada. Come immaginavo.
-Luke, Luke, Luke, ti prego, diamo un'occhiata!
Le si illuminano gli occhi, non appena ci avviciniamo ad un enorme poster appeso al vetro di un piccolo negozio.
Final Fantasy XV. Ci avrei scommesso tutto.
-Mi sembrava strano che né tu né tuo fratello avesse ancora dato di matto. È uscito due giorni fa.
-Sbaglio o ti sei dimenticato un piccolo, essenziale particolare? A causa di quell'idiota di mio fratello, che ha intelligentemente speso tutti i soldi che avevamo messo da parte per colpa di quella brutta copia di Gigi Hadid, non abbiamo una PlayStation 4.
Inarco un sopracciglio, incontrando le sue iridi verdi.
-Beh, io ce l'avrei...E hai davvero paragonato Stephanie a Gigi Hadid?

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-La prossima volta mi assicurerò di chiamare il carro attrezzi per trascinarti via.
-Ma c'era l'action figure di Haruka in offerta, ti rendi conto?! Non potevo perdere quest'occasione!
Stringe al petto il suo nuovo modellino, soddisfatta dell'acquisto, ed io sorrido come un'idiota nell'osservarla.
Gli occhi scintillanti, lo sguardo spensierato, la pelle candida in contrasto col rossore sulle sue gote e col colore roseo delle labbra carnose. La sua passione è sempre stata insolita, una caratteristica che l'ha sempre resa particolare, ma anche un po' stravagante. Eppure mi ritrovo ad ammirare la particolarità di questa ragazza con interesse ogni singola volta.
Senza rendermene conto, mi soffermo sui suoi piccoli gesti, come il modo in cui si riavvia i capelli tinti dietro le orecchie o come si morde il labbro inferiore per trattenere un sorriso.  Piccoli particolare che non avevo mai notato prima, ma che adesso mi sembrano la cosa più interessante del mondo.
Improvvisamente la mia mente si indirizza verso la scena di qualche giorno fa, quando l'ho vista piangere silenziosamente in camera sua mentre disegnava, per poi raggiungere in fretta la chiacchierata in camera sua, il pranzo da Ashton, il momento in cui le nostre labbra si sono incontrate.
E solo Dio sa quanta voglia io abbia di sentirle di nuovo sulle mie. Ma qualcosa di vero, di reale. Non un bacio rubato, o stronzate simili. Qualcosa di consapevole.
-Chris, c'è una cosa che dovrei dirti...
Le parole scivolano fuori senza che io possa ripensarci, mentre il pentimento mi attanaglia già lo stomaco.
Mi odierà più di quanto non abbia mai fatto.
Ma davanti alla sua espressione serena, che la fa sembrare quasi una bambina, sento il cuore stringersi ed i sensi di colpa farsi spazio dentro di me. Faccio decisamente schifo, per aver dato il primo bacio ad una ragazza -che sottolineo essere la sorella del mio migliore amico, la quale dovrei teoricamente odiare- senza che lei ne sia a conoscenza. Già, faccio proprio schifo.
Beh, pazienza, non cambierà niente da solito. Forse.
-Luke? Ci sei?
La sua voce mi distrae dai miei pensieri, mentre l'idea di ammettere ciò che ho fatto mi fa rabbrividire. Sono un codardo, ma è crudele anche per me prendere in giro così una ragazza.
-Uh...ehm...Ti andrebbe di andare in un posto?
Improvviso nel vano tentativo di rimediare, ma i miei movimenti mi tradiscono. Mi gratto nervosamente la nuca -questa ragazza risveglia troppo spesso il tredicenne alla sua prima cotta che è in me- balbettando e facendo vagare lo sguardo lungo la strada.
-Non vuoi buttarmi giù da un burrone, vero?
Ridacchio e scuoto la testa, divertito e sollevato.
-Vuoi vedere qualcosa di veramente magico?
Annuisce vigorosamente, un bagliore di curiosità negli occhi, le labbra aperte in un sorriso rilassato.
-Allora ti piacerà sicuramente.
Non so se mi farà sentire un po' meno uno schifo, ma lo spero, perché il cielo di notte visto dal Sydney Harbour Bridge, mentre si rispecchia nell'acqua limpida e calma, è davvero lo spettacolo più bello che io abbia mai visto.
Dopo un certo paio di occhi color smeraldo.

Hate || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora