Capitolo 23

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Alexandra's pov

Emily Emily Emily... quanto avrei desiderato che le scale fossero diventare magicamente scivolose. Okay okay stavo esagerando, basta pensare a un modo per far sparire Emily... Basta.

"Alex calmati, hai uno sguardo degno di un serial killer" alternai lo sguardo da Jessica a Emily che era di spalle

"Okay pic.. " il mio telefono cominciò a squillare, guardai Jessica e lei annuì andandosene in cucina dove credo ci fosse la madre di Emily

*********

"Papà  ma ti pare chiamarmi a quest'ora?" dissi ruotando gli occhi

"Sei sveglia quindi non ti lamentare. Comunque domani Hemilton si dovrà presentare all'azienda cosi può fare il suo primo giorno di prova, tienila sott'occhio okay?" sorrisi

"Oh certo non preoccuparti papà, gli starò addosso" un sorriso perverso si fece strada sul mio viso quando pensai al doppio senso

"Bene, la sua divisa.. " lo bloccai

"Lo so papà è quella di Dinah, lavoro da 5 anni nell'azienda qualcosa me la ricordo senza dire che so tutto data la tua fissazione" sentì un sospiro

"Ora che ci penso... Dove sei?" sgranai gli occhi... Merda.

"Ehm con Dinah e alcuni amici, molto probabilmente dormirò da lei" mentii sperando che Dinah non fosse ancora nell'azienda

"Mmh va bene, sii puntuale domani e chiama Hemilton per avvisarla" sospirai sollevata

"Certo, adesso la chiamo e se non risponde gli mando un messaggio. Ora devo andare, a domani" ricambiò il salutò e riattaccai

*********

Andai il cucina e notai Jessica armeggiare ai fornelli e stranamente era sola

"Mmh cosa cucini? Non fai incendiare mezzo vicinato vero?" scherzai abbracciandola da dietro

"Sto facendo un tè, sarebbe il colmo incendiare casa e... Non faccio poi cosi schifo a cucinare" disse mettendo il broncio

"Se lo dici tu" dissi baciandogli la guancia, lei in risposta si girò completamente verso di me posando le sue labbra sulle mie in un dolce bacio, la spinsi leggermente indietro bloccandola fra me e il mobile

"Okay non andiamo oltre, non vorrei che ci interrompessero di nuovo e questa volta sarebbe su un mobile" scherzo ridacchiando baciandomi ripetutamente

"Guastafeste, tu ed emily siete delle guastafeste" mi lamentai baciandola nuovamente, le sue labbra erano una fottuta droga.
Qualcuno tossì attirando la nostra attenzione, questa volta era la madre di Emily e dio... Sarà di famiglia questa fissazione nell'interrompere le persone nei momenti meno opportuni

"Credo che il tè sia lì da troppo tempo" disse indicando i fornelli

"Merda.. " urlò Jessica voltandosi di colpo e colpendo con il braccio il contenitore sui fornelli facendola cadere

"Jessica mai una volta che la fai giusta" disse la donna ridendo

"Merda merda merdaaa" continuò a sclerare per il disastro mentre io cominciai a ridere

"Stronza al posto di ridere perché non mi aiuti?" l'aiutai continuando a ridere

"Direi che sei proprio un disastro in cucina" mi fulminò e mi lanciò lo straccio bagnato in faccia

"Cristo santo Jess era bollente, mi vuoi sfigurare per caso?" ridacchio

"Non sfigurerei mai 8° meraviglia del mondo di mia proprietà" mi sorrise stampandomi un bacio

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