Capitolo 27

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Alex uscì di casa affiancandomi

"Ma cos.. " iniziò ma la bloccai prima che continuasse

"Sa tutto, qualcuno glielo avrà detto. Oddio Alex che casino" dissi ormai nel panico, mi sorrise e si girò verso il padre

"Allora papà possiamo spiegarti tutto, noi.. " il padre la bloccò

"Noi un corno, ti avevo avvisata Alex... e anche a te Jessica" mi gelai sul posto

"Per quale motivo non avete completato il dossier? Alex ti avevo spiegato l'importanza di quel fottuto dossier" rimasi ferma sul posto e quasi mi scappò da ridere, poco prima stavo sudando freddo e volevo solo sprofondare credendo che il padre avesse scoperto tutto e invece? Ha fatto tutto questo casino per un dossier di cui non ricordo l'esistenza. Il mio cuore un giorno si vendicherà di tutto questo.

"Che? Ahh il dossier ehm... Si papà scusa, me ne sono completamente dimenticata" disse Alex riprendendosi

"Sisi certo. Ora muovetevi" disse per poi entrare dentro casa.

"Oddio ti giuro che stavo per avere un attacco di cuore" dissi mettendo una mano al petto ridacchiando leggermente

"Sbaglio o avevi detto che non ti importava?" disse incrociando le braccia con uno sguardo serio

"Si però... Tuo padre mi inquieta e vederlo in quel modo mi ha fatto gelare il sangue. Dai... Non ti incazzare" rimase impassibile

"Inginocchiati e chiedi perdono" disse seria. Cosa? No ma seriamente?

"Che? Ma sei pazza Alex? Ma che.. " mi bloccò e scoppiò a ridere

"Stavo scherzando Jess, oddio dovevi vedere la tua faccia. Però a dir la verità non sarebbe stato tanto male vederti in ginocchio, così sei all'altezza" mi guardò in un modo malizioso e capì al volo il doppio senso

"Alexandra Smith, sei una fottuta pervertita" dissi sentendo le guence bruciare... Qui è il colmo.
Lei in risposta continuò a ridere

"No basta, io me ne vado... Mi rifiuto di stare ancora qui in presenza di una simile ehm... pervertita" mi voltai e iniziai ad andare verso la macchina ma Alex mi cinse i fianchi per poi abbracciarmi da dietro appoggiando la testa sulla mia spalla

"Scusa Jess, non lo faccio più. Non andartene, ho bisogno di te... Ti prego" mi supplicò stringendomi a se. Uff perché deve essere fottutamente illegale ma allo stesso tempo cosi dolce?

"Perché hai bisogno di me?" domandai curiosa, mi baciò la guancia e si allontanò leggermente

"Ehm.. Ecco... Non lo so okay? Me ne sono dimenticata ma sono sicura di aver bisogno di te" disse passandosi una mano fra i capelli agitata, ridacchiai

"Certo Alex, puoi essere illegale quanto vuoi ma a mentire sei peggio di me" dissi incrociando le braccia al petto, lei in risposta ruotò gli occhi

"Uff voglio solo stare con te. Mi è vietato passare un pò di tempo con la mia ragazza? No perché se qualcuno me lo vieta si ritrova una sedia in testa" scoppiai a ridere, Alex mi guardò male

"Ragazze che ci fate qui fuori? Cosi prendete fresco e vi ammalate" urlò la madre di Alex facendo gesti con le mani tanto che mi sembrò che fece un dito medio ad Alex ma forse è la mia immaginazione, dopotutto... perché dovrebbe fare un dito medio a sua figlia? Però ha ragione, fa in pò freddo fuori

"Mamma per te prendiamo fresco anche con 40° all'ombra" si lamentò Alex ruotando gli occhi

"Poi non ti lamentare quando starai bloccata al letto con il naso che manco la cascata del Niagara" ridacchiai, erano davvero divertenti quelle due insieme

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