Capitolo 30

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Jessica's pov

Entrai dentro la mia macchina seguita da Alex

"Quanto manca? Che ora sono?" dissi cercando di apparire il meno agitata possibile

"Mmh circa 30 minuti, dai Jess... Calmati" disse Alex guardandomi divertita

"Ehy tuo padre tiene alla puntualità e come minimo, se arrivo in ritardo, mi prenderà a calci in culo e Ves? Quella donna mi ammazzerà" sclerai partendo per dirigermi a casa mia

"Bhe si.. Ves ti ammazzerà" la guardai sconvolta mentre ridacchiava

"Oh ma grazie, sei di grande aiuto signorina sticazzi dei ritardi"

"Di niente piccola" ridacchiò come se mi stesse prendendo in giro

"Dio quanto sei irritante, perché mi sono innamorata di te? Ceh sarei stata più tranquilla se mi fossi innamorata di qualcun'altro che magari non sia figlia dell'uomo che mi potrebbe cacciare dall'azienda da un momento all'altro" dissi sbattendo la testa sul manubrio, Alex poggiò la sua mano sul mio ginocchio messaggiandomelo delicatamente e per un momento mi rilassai completamente

"Mmh Alex questo non vale" mugolai, lei in risposta ridacchiò ed iniziò a far salire la sua mano

"Dio Alex sto guidando, togli quella mano birichina di lì" urlai cercando di concentrarmi nella guida

"Ma tu lo vuoi? No perché se io stessi guidando e non volessi... questo, avrei preso la manina del criminale e l'avrei tolta. Ma tu non lo stai facendo perché ti piace" disse con voce roca il che voleva significare che nella sua mente stavano viaggiando immagini in ultra HD su quello che mi doveva fare

"Merda.. " passai circa 10 minuti con Alex che mi provocava, stuzzicava ed eccitava, può sembrare una cosa stupenda,da paradiso, ma la realtà è un'altra perché mentre stai guidando è bello ma allo stesso tempo una fottuta tortura perché non puoi reagire al tutto. Finalmente la tortura finì quando arrivai davanti casa mia, scesi di corsa e mi cambiai, indossai una camicia bianca, una giacca nera e dei jeans neri.
Andai nel salotto e sul punto di uscire qualcuno mi chiamò

"Jessy.. " mi voltai di colpo riconoscendo la voce di Emily, indossava una felpa grigia decisamente più grande di lei, dei leggins neri ed era scalza.. Il perché? Non lo so ma il tutto la rendeva così buffa, in più aveva anche il trucco sbavato

"Scusa.. " disse singhiozzando, andai verso di lei e l'abbracciai ma lei si allontanò

"Non puoi essere sempre cosi buona con me. Sono una stronza e faccio di testa mia.. ho mandato la lettera e.. " la bloccai e sorrisi

"È tutto okay Emily, ho parlato con mio padre e ha detto che magari posso fare un salto da loro per parlare con mia madre e non so, magari cambierà idea. Dovrei ringraziarti, fai sempre quello che ti dico di non fare" dissi ridendo ed asciugando le sue lacrime con i pollici

"E poi una come te non dovrebbe piangere. Ceh una Emily che piange, che santo è sceso?" ridacchiò e mi guardò sorridendo, ricambiai

"Ma lo sai che facendo cosi mi fai solo innamorare di più?" disse con un sorriso triste sul volto, abbassai lo sguardo e l'abbracciai

"Ma come fate ad innamorarvi di me? Ceh dovete essere proprio fusi di testa, non vi faccio stare meglio anzi.. vi faccio stare solo male" lei si accoccolò a me

"Alexandra è felice con te, sembra che stai facendo tutto bene e l'avete fatto quindi.. " un altro singhiozzo lasciò la sua bocca, non pensavo che provava un sentimento cosi forti nei miei confronti tanto da piangere.

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