Harry si svegliò presto, dato il suono della sveglia sul cellulare e si allungò verso esso per spegnerlo, sperando che il sonno di Louis non venisse turbato dal suono fastidioso. Purtroppo vide l'espressione rilassata del liscio farsi corrucciata, per poi trasformarsi in un lungo e profondo sbadiglio, che Harry sentì dalla schiena del ragazzo.
«Buongiorno Louis» Harry rimase fermo nella posizione iniziale, mentre Louis si girava e lo poteva finalmente guardare negli occhi. Mugolò qualcosa di vagamente simile ad un buongiorno, per poi stringersi più al petto del maggiore e chiudere nuovamente gli occhi.
«Okay piccolo, dormiamo ancora» Harry gli baciò i capelli e chiuse di nuovo gli occhi anche lui.
Dopo qualche secondo sentì il liscio sobbalzare e svegliarsi definitamente.
«L-la scuola... D-obbiamo al-zarci» si agitò qualche secondo, congelandosi nell' istante in cui Harry gli posò leggermente un dito sulle labbra.
«Tranquillo, oggi niente scuola e neanche per tutto il resto della settimana, ordini del dottore.» Louis si sentì sollevato a quell'affermazione, tornando ad accoccolarsi sul petto del maggiore.
«Harry....» mugolò ancora qualche minuto dopo, non riuscendo a riprendere sonno.
«Mh...»
«Ehm... facciamo c-colazione?»
«Okay, ma solo se me lo chiedi senza balbettare e poi mi dai un bacio.» disse il grande con la voce ancora impastata dal sonno.
«O-ehm volevo dire Okay. Harry... facciamo c-colazio-ne?» si impegnò molto, ma senza risultato. Si lamentò sul petto tatuato del maggiore, prima di essere invitato a provare un'ultima volta.
«Harry... facciamo colazione?» chiese parlando lentamente, sorridendo sornione non appena si accorse di esserci riuscito.
«Bravo bimbo, ora il bacio del buongiorno» sorrise Harry con gli occhi ancora chiusi.
Le labbra morbide del più piccolo si arricciarono su quelle carnose del maggiore, lasciandoci un sonoro schiocco sopra.
«Oh, ma vieni qua» Harry prese i fianchi del liscio portandoselo completamente sul petto, facendosi sovrastare dal suo piccolo corpo.
«Un bacio come si deve» ora i suoi occhi verdi erano aperti, lasciando che quelli ghiacciati del piccolo esplorassero la foresta che celavano prima di chiudersi e prima che Louis facesse combaciare le loro bocche un'altra volta, tenendo con le mani il viso caldo del maggiore. Le mani grandi del ragazzo cingevano la vita del più piccolo, premendoselo addosso. Passò la lingua sul labbro superiore di Louis, facendogli intuire quello che intendeva e subito il liscio lo lasciò fare, lasciando che le loro lingue iniziassero a danzare assieme, in un tipo di bacio che non gli era mai appartenuto, ma che da quel momento sarebbe diventato di sicuro usuale.
«Ecco quello che intendevo bimbo» Harry sorrise appena i due si staccarono, prendendo per i fianchi il minore e guidandolo in cucina. Louis andò a sbattere un paio di volte sugli stipiti delle porte che attraversarono, facendo ridere Harry.
«Louis tutto okay?» disse tra una risata e l'altra.
«Ehm... s-si, devo solo... mettermi gli occhiali e tutto sarà più... nitido» sorrise imbarazzato il piccolo, frugando nelle tasche del suo borsone, una volta tornato in stanza. Inforcò gli occhiali e tornò velocemente in cucina, da dove proveniva un buon odore di caffè.
«Tè o caffè? Chiese Harry, con il grembiule a coprirgli il torso nudo.
«T-tè» balbettò ancora il piccolo. Il riccio lo guardò malaccio, facendo intendere che doveva smettere di balbettare.
«Tè» disse risoluto, senza traccia di balbuzie.
«Bravo» il grande gli lasciò un bacio a stampo sulle labbra, prima di notare quanto potesse essere carino Louis con gli occhiali rettangolari a incorniciargli il viso.
«Stai bene con gli occhiali» disse distratto, mentre preparava il tè ed i pancake.
«Non mi piacciono... sembro un secchione»
«Figuriamoci! Payne è un secchione e non porta gli occhiali, perché dovrebbero essere da secchione?»
«Non lo so... Non mi piacciono» concluse velocemente prima di prendere in mano la tazza che Harry gli stava porgendo con qualche bustina di tè, per poterlo far scegliere.
In una mezz'ora circa avevano fatto colazione e stavano lavando le tazze.
«Merda stasera devo uscire... Quasi mi dimenticavo... Beh dirò che ho avuto un contrattempo» il riccio guardò per un attimo il suo telefono, che aveva appena ricevuto una notifica per poi guardare maliziosamente Louis, proprio sul "contrattempo".
«N-no... vai pure... io starò qui tanto mi addormento subito, lo hai visto...»
«No, non ti lascio a casa da solo, sei impazzito? Assolutamente no.» poi Harry s'illuminò.
«Potresti venire anche tu! Che idea. Ti andrebbe?» si entusiasmò subito.
«Io ehm... non so se è una buona idea...»
«Dai Louehh!! Ci saranno i miei amici, vedrai, sono simpatici!» ormai il riccio era partito in quarta e Louis non potè che acconsentire.
«Evviva! Lo dico subito a Niall» e si mise a scrivere freneticamente sulla tastiera dello smartphone.La mattinata fu piuttosto tranquilla, passata tra un film e l'altro. Ci fu un momento in cui Louis si sentì infreddolito, ma subito Harry lo notò e lo invitò ad appoggiarsi sulle sue gambe, per poi coprire entrambi con una coperta di pile azzurra.
Il pomeriggio fu piuttosto movimentato, invece. Harry decise che doveva trovare qualcosa di bello da mettersi e Louis non si spiegò tutta questa preoccupazione per una serata tra amici. Probabilmente Doveva essere così ogni volta che si trattava di uscire.
Si provò una decina di magliette, qualche paio di pantaloni e davvero tantissimi stivaletti. Louis non si capacitò di quante paia di scarpe avesse il ragazzo dagli occhi verdi. Il minore si rassegnò quando Harry scelse dei semplici skinny jeans neri, una felpa grigia e degli stivaletti scuri, ed intanto si era fatta sera.
«Siamo pronti!» esclamò entusiasta cercando approvazione negli occhi del liscio.
«Ci metti sempre così tanto? A prepararti intendo» chiese allora.
«Nono di solito ci metto di più ma stasera mi andava di provare qualcosa di diverso» rispose Harry. Nella mente di Louis balenò l'idea che Harry si vestisse sempre più o meno nello stesso stile e quindi non capiva cosa potesse esserci di tanto diverso.
«Andiamo a piedi, tanto Zayn abita qui vicino» l'unico problema era che le gambe lunghe di Harry erano dure da seguire, soprattutto per la statura di Louis.
«Okay bimbo, siamo quasi arrivati, vedrai, saranno simpatici» disse il maggiore, dopo una ventina di minuti di camminata decisamente veloce. Bussò alla porta e un ragazzo biondo aprì con un sorriso a trentadue denti.
«Heilà! Io sono Niall, e tu devi essere Louis, giusto?» il biondo porse la destra a Louis con un accento decisamente irlandese.
«S-si, p-piace-re» il liscio s'intimidì, porgendogli la mano.
«Venite, Zayn è... in realtà non lo so, è scomparso...» Niall li fece accomodare con una leggera confusione in testa, facendo ridere Harry e sorridere leggermente il piccolo Louis.
«ZAAAAY» urlò l'irlandese, ricevendo solo un tonfo come risposta, poi notando che un ragazzo dalla pelle olivastra era inciampato nell'angolo del divano, imprecando furiosamente.
«Ehm... sì... lui è Zayn» sorrise Harry, mentre Louis ed il moro si stringevano la mano.
«Manca qualcuno... Liam?» chiese il ricciolino curioso.
«Oh ha detto che stasera non poteva venire, doveva studiare» rise leggermente Zayn.
«Beh allora la serata comincia» disse Harry, senza lasciare un secondo la mano di Louis, che la stringeva forte.
«Wo wo wo wo. Prima di tutto vorrei annunciarvi che stasera offro io, ho alcol e fumo, ci divertiremo!» esclamò Zayn euforico.
Merda.
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Semicolon {L.S.}
FanfictionCosa succederebbe se un banale simbolo di punteggiatura, come un punto e virgola, diventasse simbolo di un amore? Cosa realmente accadrebbe se le cicatrici sulla pelle di un ragazzo scomparissero proprio a causa di quell'amore?