10 - Non mi conosci

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Your eyes are so intimidating
My heart is pounding but
It's just a conversation
No, girl I'm not wasted
You don't know me
I don't know you, but I want to.

Sam Hunt – Take your time

(Se vi va di ascoltare questa canzone: )


Arrivò il fatidico mercoledì.

Evitai di parlare con Sam della faccenda dell'appuntamento, anche se lei mi continuava a bombardare di domande. Io facevo finta di essere interessata alle lezioni e le dicevo che ne avremmo parlato più tardi.  Non le parlai della mia decisione, le dissi solo che l'avrei chiamata dopo cena, per raccontarle tutto quello che sarebbe successo.

Nel pomeriggio, giunsi al luogo dell'appuntamento prima dell'orario stabilito.

Erano le 15.45.

Cercavo di non pensare a quello che sarebbe accaduto di lì a poco. Cercavo di tenere la mente impegnata guardando le macchine e le persone che passavano lì nei dintorni.

Lui arrivò dieci minuti dopo. Camminava frettolosamente, come se fosse in ritardo, ma non ne capivo il motivo, dato che non erano ancora le quattro.

"Hey!" lo salutai con la mano, però lui, che era dall'altra parte della strada, non mi sentì, o fece finta di non sentirmi.

"Leo!" lo chiamai "Sono qui!" sorrisi agitando la mano.

Lui si guardò intorno, come a chiedersi se stessi chiamando proprio lui.

Attraversò la strada e mi venne incontro.

"Ciao!" disse, per poi allontanarsi a passo svelto.

"Leo scusa dove stai andando?" Io lo seguii, ma lui non mi rispose.

Io gli camminavo dietro, cercando di reggere il suo passo.

Sembravano Tom e Jerry.

"Leo, ti vuoi fermare?" aumentai il passo e riuscii a toccargli il braccio.

"Natasha, cosa c'è?" Mi rispose in tono seccato.

"Io.. beh ecco.. tu.."

"Scusa, ma non ho tempo."

"Noi due dovevamo incontrarci al bar, te ne sei dimenticato? Non capisco dove stai scappando così di corsa."

"Noi due? Al bar?" La sua voce si sciolse nel ripetere quelle due parole: noi due.

"Sì, noi due." Sottolineai.  "Ti avevo lasciato un biglietto nella tasca della tua felpa. Non l'hai letto?"

"Ah già, grazie di avermi riportato la felpa." Riprese a parlare col suo tono serio.

Io gli sorrisi: "Grazie a te."

"Comunque io non so niente di biglietti vari. Scusa, ma adesso devo andare via! Ciao, ci si vede."

"Leo, aspetta un attimo." Gli presi la mano.

"Per favore non chiamarmi più Leo." Volle staccare la presa, ma gli strinsi la mano ancora più forte.

"Ma cosa ti succede? Cos'è tutta questa freddezza così d'improvviso?"

"E me lo chiedi anche?"

Petali di Ciliegio - Romeo + GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora