14 - Sei un fiore, che non ha solo un colore

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Tu, bel giovane, non potrai mai finire il tuo canto
sotto a quegli alberi, che mai saranno spogli;
E tu, amante audace, non potrai mai darle un bacio,
nonostante tu sia a un passo dalla tua meta, ma non affliggerti.
Lei non potrà mai sbiadire *, e anche se tu non hai avuto il tuo bacio,,
continuerai ad amarla in eterno e lei sarà per sempre bellissima.

-John Keats, Ode on a Grecian Urn
*(nel senso di invecchiare)

"Sono davvero felice per te Nana, te lo meriti."

Avevo appena raccontato a Sam, tutto quello che era successo la sera del 31 dicembre.
Erano già passati un po' di giorni da quel magico momento, era il 4 gennaio. 
Mi ci era voluto un po' di tempo per metabolizzare la cosa e per raccontarla a qualcuno. Era tutto così strano e nuovo per me.

"Grazie, amica mia."

"Spero solo che ti tratti davvero bene come ti ha promesso."

"Sam, scusami, ma adesso ti devo proprio salutare." dissi guardando l'orologio e accorgendomi di quanto fosse tardi. "Leo ed io ci vediamo tra poco e.."

"Va bene, ho capito, vai tranquilla."

"Ciao Sam, ti voglio bene."

"Anch'io."

°°°

Io e Leo stavamo viaggiando da un po'. Quella era la prima volta che ero salita nella macchina dei suoi genitori, con lui al volante.
Amavo come guidava, era prudente e andava alla giusta velocità, né troppo veloce e né troppo lento.
Il suo sguardo attento sulla strada, il suo allungarsi in avanti per vedere bene a destra e a sinistra agli stop, e le sue mani che scorrevano sicure su quel volante. E la cosa più bella era essere al suo fianco e vederlo così indaffarato.

Non sapevo dove stessimo andando, non me lo aveva voluto dire.

Lo guardavo, lui con quei suoi folti riccioli castani, la pelle chiara, l'espressione tranquilla, così 'impegnato' nel suo lavoro.

Con voce dolce e sorridendomi si voltò verso di me e mi chiese : "Cosa c'è? Va tutto bene?"

"Va tutto benissimo, Leo."

Lui poggiò la sua mano calda sulla mia guancia, per poi tornare velocemente a metterla sul volante.

"Guidare con due mani mi rassicura, non ci riuscirei con una sola."

Il nostro viaggio era accompagnato dalla musica di un cd e dalle nostre voci, ma cercavo di evitare di parlare per non distrarlo.
Mi piacevano quelle canzoni, erano di vari generi e di diversi anni, ma non le conoscevo tutte. Leo era buffissimo quando cominciava a cantare sottovoce, credendo che io non lo sentissi.

D'un tratto cominciò una nuova canzone, che non avevo mai sentito. La melodia era dolce, iniziava col suono leggero di una chitarra seguita da una voce maschile che faceva ..

"Difficile perdermi se so, che un tuo pensiero piccolo.."

Leo allontanò la mano dal volante per un attimo e pigiò il tasto della radio per andare avanti, notai che era diventato tutto rosso.

"Perché hai cambiato canzone?" chiesi incuriosita.

"Perché.. " Lo vidi impappinato, era imbarazzato e non sapeva che dirmi.

"Secondo me era una bella canzone.."

"Allora rimettila.. te la dedico, piccolo fiore."

Pigiai il tasto indietro e la melodia partì di nuovo, quel dolce ritornello che rimase impresso nella mia testa:

Petali di Ciliegio - Romeo + GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora