11 - Luci di Natale

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"Avresti potuto benissimo dirmelo che non saresti venuta!"
Stavo camminando serenamente per tornare a casa, quando i miei pensieri furono interrotti dalla voce di Dario.

Mi voltai e lo vidi.

Avevo evitato di passare da Piazza Beccaria, per non rischiare di incontrarlo, invece eccolo lì, vicino al parco, che mi camminava dietro.

A parte l'imbarazzo nel vederlo, in quel momento ero anche piena di dubbi.
Come faceva Vanessa a sapere che dovevo incontrarmi con lui?
Quella ragazza cominciava a spaventarmi e a darmi sui nervi.

Guardai Dario non sapendo cosa dirgli.

"Ti ho aspettato più di mezz'ora al freddo. Potevi avvisarmi almeno.."

"Scusami Dario, non volevo, comunque io.."

"Ci sono rimasto male." Disse in tono sincero e triste.

"Scusami davvero, io però.."

Per un attimo mi sentii davvero tremendamente in colpa, poi tutto cambiò.
Dario però no, lui era sempre il solito, mi chiedevo il motivo che mi avesse spinto a 'legarmi' a lui per così tanti mesi.

"A parte che nessuna ragazza mi aveva mai dato buca, e poi.. pensavo di piacerti, visti i tuoi continui inseguimenti a scuola insieme alla tua amica!"

Era il solito sbruffone, quello che crede di avere tutte ai suoi piedi solo per la sua bellezza e il suo fascino.
E forse ci ero cascata pure io, anche se lo credevo diverso.
Non sembrava il solito 'fighetto'.

Finsi di sorridere per non esplodere : "Mmm, inseguimenti dici? Non è che forse sono state solo coincidenze?"

"Nah, non penso. Eravate sempre negli stessi luoghi in cui andavo io, soprattutto durante la ricreazione.."

"Guarda che non esisti solo te al mondo!"

"Dici, piccola?" Si avvicinò a me accarezzandomi la guancia.

Era arrogante, ma maledettamente affascinante e la sua presenza mi rendeva nervosa.
Ero confusa.
I miei sentimenti del passato si stavano confondendo con quelli del presente.

"Natasha cosa ti sta succedendo?" Chiedeva una vocina all'interno della mia testa.

Dario mi stava guardando negli occhi, non sapevo quali sarebbero state le sue intenzioni.
Si stava avvicinando sempre di più al mio viso, ma questa volta io non chiusi gli occhi.
Ero agitata, nervosa, ma non provavo lo stesso turbinio di emozioni come con Leonardo.

"Dario!" Mi allontanai da lui, togliendo la sua mano dalla mia guancia. "Ti prego, non farlo!"

"Perché?"

"Perché non sarebbe giusto!"

"Ma io pensavo di piacerti.."

"E io piaccio a te?"

"Beh, ecco.."

"Proprio come credevo. Senti, facciamo finta che non sia successo nulla, okay?"

"Ma, ho sbagliato qualcosa? Io pensavo che visto che mi venivi sempre dietro.."

"Senti, mi sa che ci siamo sbagliati entrambi. Scusami, ma devo andare. Grazie ancora delle rose. Ciao Dario."
Lo salutai, lasciandolo lì nel parco e senza sentire la sua risposta.

°°°
"Brava la mia Nana. Sono davvero felice per te. Il riccioluto si è dimostrato davvero in gamba! Comunque io lo sapevo.."

"Sapevi cosa Sam?"

"Sapevo che ti piaceva Leonardo, già da dopo la gita di Verona, anche se te continuavi a sostenere che ti piacesse Dario."

"Eh?"

Petali di Ciliegio - Romeo + GiuliettaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora