Courtney diede un'occhiata fugace a Heather, rivolgendosi poi al cugino.
-Credo tu abbia molto di cui parlare con la tua fidanzata.- Successivamente si voltò verso il punk che non aveva smesso di osservarla neanche per un minuto.
-Quanto a te, farai meglio a starmi alla larga, perché so per certo che tu e la tua amichetta state confabulando qualcosa. E io scoprirò di che si tratta.-
Anche Gwen aveva assistito a tutta la scena, domandandosi cosa potessero avere in comune Duncan e Heather, visti i loro interessi completamente opposti... Tuttavia, gli opposti si attraggono, no?
Sgranò gli occhi, scombussolata. Nelson e Wilson... Insieme? Impossibile. Giusto?
Li guardò meglio, assotigliando lo sguardo: perché tanto mistero?
-Gwen, stai bene?- chiesero all'unisono Alejandro e Courtney vedendola imbambolata, come spesso le accadeva.
-Sì. Tutto bene. Non vi preoccupate- sorrise a loro, notando solo allora una Heather a dir poco accigliata. Si accorse inoltre che la sua attenzione non era rivolta a lei, ma al bel latino che aveva affianco.
Ghignò dentro di sé: la gelosia faceva male, eh?
-Dai, direi che si è fatto tardi. Ti accompagno a casa- le sussurrò all'orecchio Courtney, parecchio annoiata e stanca quanto lei di quella serata che andava sempre più degenerando.
-Concordo. Ci vediamo a scuola- disse salutando Duncan e Alejandro, e lanciando stilettate alla sua nemica, la quale ricambiò senza esitazione.~~~
Era passata un'ora da quando Gwen e Courtney se n'erano andate, e il punk non sapeva come passare il tempo e soprattutto, con chi, visto che la sua cara compagna l'aveva mollato lì, scomparendo con Burromuerto al seguito. Già, chissà dove si erano cacciati...
...
-Ok. Mi dici qual è il problema?-
L'ira si era impossessata nuovamente del corpo snello e slanciato della corvina italo-asiatica, rendendola, a parer di Alejandro, ancora più affascinante. Tuttavia, non glielo avrebbe mai detto. A che pro? L'egocentrismo non le mancava.
-Certamente non devo spiegarlo a te- sorrise maligno.
-Capisco... Quindi corteggi le altre e ignori me? È una strategia?-
-Direi di sì, visto che muori di gelosia...-
Heather non ci vide più. Lei... Gelosa? Per uno montato così? Ma figuriamoci!
-Non sono gelosa! E tu sei un tremendo arrogante!- gli urlò in faccia, fremente di rabbia, prendendolo per il colletto.
L'argentino si scansò leggermente dalla sua presa, sorridendole nuovamente, compiaciuto di come procedeva a gonfie vele il suo piano. Avere sia lei che Gwen in pugno, gli rallegrava la giornata.
Per una volta, avrebbe avuto lui la meglio su suo fratello, l'avrebbe umiliato e deriso come José faceva con lui da anni. Troppi anni.
E quale arma migliore per distruggerlo, se non la sua ex?
A quel pensiero riportò lo sguardo su quello di Heather, la quale non batteva ciglio, in attesa di una sua risposta o di un suo gesto.
-Guarda che mi riferivo a Gwen. Devo farle credere che può fidarsi di me e così facendo, possiamo coglierla alla sprovvista...-
Le parole di Alejandro, miracolosamente, riuscirono a calmare gli spiriti bollenti di lei, attirando la sua attenzione.
-Coglierla alla sprovvista? In che modo? Cosa intend...?-
-Shh, lascia fare a me. Andrà tutto per il meglio...- le sussurrò, avvicinandosi a lei, e scostandole una ciocca di capelli.
Quel gesto inaspettato, destabilizzò completamente Heather. Lei, infallibile stratega, non l'aveva calcolato, non l'aveva calcolato per niente. E non si riferiva alle sue mani calde sulla sua guancia, non si riferiva ai suoi occhi smeraldini incastrati ai suoi, no. Bensì alle sue labbra che si erano delicatamente posate sulle sue, senza chiederne il consenso.
Sgranò gli occhi, presa dal panico, completamente irrigidita e spaesata.
Cosa doveva fare?
Ci pensò, come al solito, Alejandro, a togliere ogni suo dubbio, stringendola di più a sé, e facendola sentire per la prima volta protetta e sciogliendo per quell'attimo, il cuore di ghiaccio che si era promessa di mantenere per sempre.~~~
Courtney aveva appena salutato Gwen, e in cuor suo sperava che tutta quella gente a casa sua se ne fosse andata.
Per una volta i suoi desideri furono esauditi, o quasi...
Vide una massa di persone uscire dalla sua abitazione e salutare i suoi genitori calorosamente.
Perfetto, poteva entrar...
-Principessa! Non mi saluti?-
Non si voltò, continuando per la sua strada. Cosa alquanto inutile, visto che Duncan l'aveva comunque raggiunta, parandosi davanti a lei.
-Cosa vuoi?-
-Sai, non mi è piaciuto come ci siamo lasciati prima...-
-Oh, mi spiace. Non era assolutamente mia intenzione essere maleducata nei tuoi confronti- disse teatralmente, roteando gli occhi e incrociando le braccia al petto. Voleva solo andare in camera sua e dormire.
-Già. Per una volta la pensiamo allo stesso modo...- concordò spavaldo.
-Sei proprio un cafon...-
-Se vuoi, puoi rimediare- ghignò il punk, inumidendosi le labbra.
La secchiona gli si avvicinò beffarda.
-Hai detto bene...- mormorò, a un soffio dal suo viso. -'Se vuoi'... E io, non voglio.- Gli sorrise un'ultima volta, prima di varcare la soglia di casa.
-Tanto cadrai ai miei piedi! È una promessa, princess!- urlò sperando di essere sentito.
Courtney restò a guardarlo dalla finestra finché non se ne andò. Un sorriso spontaneo le dipinse il volto: che stupido. Era veramente uno stupido.~~~
-Ma dove diavolo sono le mie chiavi?-
Gwen stava letteralmente perdendo la pazienza, finché un suono metallico, non la riportò in sé.
Erano cadute per terra! Quella non era la sua giornata.
-Fantastico. Di bene in meglio...-
Cercò a tentoni con le mani, nel buio pesto di quella notte, sul marciapiede gelido e sporco.
-Cercavi queste?-
Una voce alle sue spalle, la fece sobbalzare e voltare di scatto.
-Ehy... Tranquilla. Ecco le tue chiavi.-
Gwen le afferrò velocemente, strizzando gli occhi per adattarsi all'oscurità che si era creata già da qualche ora, e analizzando meglio il suo interlocutore, il quale, passò sotto un lampione, mostrandosi di più.
Sembrava essere un ragazzo della sua età, con capelli neri a spazzola, occhi verdi con qualche sfumatura tendente al giallo, un'altezza modesta, scarpe e maglietta sportive.
-G-Grazie- rispose titubante.
E se fosse stato un maniaco?
-Di nulla. Dalla tua voce capisco che sei un po' a disagio. Ti posso assicurare che non faccio male a una mosca. Mi trovavo da queste parti perché sono andato in un bar a suonare. Sai? Io e la mia chitarra siamo inseparabili e...-
La dark si era mossa un poco, almeno per arrivare alla maniglia di casa sua, ma se ne pentì.
-Scusa. Ti sto annoiando... Passa una buona serata. Anzi, deduco sia già notte...-
-Deduci? Non vedi che buio c'è?- si lasciò sfuggire.
Il ragazzo sorrise.
-No. Purtroppo a causa di un incidente vedo ben poco... Anche se man mano sto riacquistando di più la vista...- mormorò quasi impercettibile.
-Mi dispiace...-
Gwen avrebbe tanto voluto darsi delle bastonate in testa. Che stava facendo?! Doveva andare a casa, non chiacchierare con uno sconosciuto!
-Non dirlo...-
-Dire cosa?- chiese interdetta.
-Che ti dispiace... Perché non è vero. Non puoi dispiacerti per un estraneo. Per cui, non dirlo. Detesto la falsità.-
Gwen alzò un sopracciglio, quel tipo aveva dei seri problemi.
-Come vuoi tu.- Fece per aprire la porta, ma si bloccò. -Ah, un'ultima cosa...-
-Trent.-
-Ok. Trent, sappi che io falsa non lo sono mai stata... Notte.-
Lui sorrise rincuorato, forse non aspettandosi una simile risposta.
-Notte...-
-Gwen.-
-Notte, Gwen- le augurò, riprendendo poi il suo cammino....
Tadaaan! Ilaria ce l'ha fatta ad aggiornare! Che meraviglia, eh? Spero di poter continuare presto questa storia perché ci tengo veramente tanto a portarla al termine. Come già detto, la quinta ti uccide lentamente, sia fisicamente che mentalmente. Non vedo l'ora di finirla! Sono arrivata al limite di sopportazione...
Comunque, non devo parlare di me, bensì della storia... E sì, lo ammetto: ho messo una parte Aleheather che c'era in A tutto reality il tour perché mi piaceva troppo e ci stava a pennello con la storia. Ho anche in mente di mettere a inizio di ogni capitolo, una citazione dei personaggi di ATR, che ne dite? Ne ho tante di Heather, ma ne cercherò anche di altri personaggi, ovviamente.
Dunque, ritornando alla storia, di nuovo, c'è il primo bacio Aleheather (parte lo sclero), un lieve accenno di Duncney che vedrete di più nel prossimo capitolo perché... Ah, già, non ve lo dico (^-^), e infine Gwen fa "conoscenza" con Trent. Ma attenti, i personaggi non sono finiti qua ;)
Spero di essermi fatta perdonare per l'enorme ritardo T.T
Dovrete farci l'abitudine, ahimè... Io però sono innocente! È colpa dei prof! Lo giuro! >_<
E tanto per conoscerci meglio, voi che scuola fate? A che anno siete? :)
Io sono al quinto di ragioneria... Una faticaccia! Ahahah
Ah, per chi fosse interessato, ho scaricato da un paio di mesi Instagram (meglio tardi che mai), mi chiamo Ila22_87!
Ok, ho finito!
Baci,
Ila
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La bulla, la secchiona e l'emarginata
FanfictionTre ragazze completamente diverse una dall'altra. Un solo destino che unirà le loro vite. Sarà un bene o un male? «Ti aveva regalato rose bianche pensando di essere originale. In realtà a te piacciono quelle rosse, perché, che tu lo voglia ammetter...