"Ho delle infradito che sono più intelligenti di lei"
~Heather~Arrivarono a casa di Gwen dopo mezz'ora e si sistemarono nella sua camera, in attesa che Mary facesse da mangiare insieme al marito.
-Gwen, non ti smentisci mai! È tutto in disordine!- esclamò Courtney storcendo il naso alla vista dei libri di scuola lasciati per terra malamente, dei fogli sparsi sulla scrivania e delle magliette e delle felpe abbandonate sulla sedia che creavano una piramide talmente erano ammassate tra loro.
-Per una volta concordo con lei! E poi questi li chiami vestiti? Sono degli stracci che nemmeno la tua specie metterebbe- aggiunse Heather Wilson, inorridita, riferendosi ai gotici come la sua compagna.
La diretta interessata alzò gli occhi al cielo, stufa delle stesse e continue critiche... Dopotutto perché non poteva vestirsi come voleva? Erano nel ventunesimo secolo ed era libera di esprimersi a suo modo, con le cose che più le piacevano. Nessuno le avrebbe tolto il disordine e il nero. Nessuno.
-Certo, mamme. Dopo mangiato pulirò tutto e andrò da Gucci per rifare il guardaroba- rispose incrociando le braccia al petto, squadrandole.
-Temo che nemmeno Gucci potrebbe salvarti, ma l'idea di andare a fare shopping non mi dispiace- rivelò la calcolatrice, rammentandosi che l'ultima volta in cui era andata in un centro commerciale risaliva a settimane prima, quando c'era Duncan a consigliarla, a sbuffare, a reggere i suoi sacchetti, a sbuffare, ad insultarla specificando che non gli avrebbe più fatto da cagnolino, come d'altronde gli ripeteva sempre, e... a sbuffare.
Sorrise mentalmente all'immagine di quella scena, ma durò poco, ricordandosi in che situazione fossero adesso.
-In effetti, io e Gwen non siamo mai andate a fare compere insieme!- svelò Courtney, che nemmeno lei era tanto amante di quei centri, ma erano grandi e moderni, e almeno una libreria la si trovava. Per giunta era stufa di andarci sempre con sua madre e suo padre che non facevano altro che dirle cosa prendere e non prendere.
-Non mi sorprende...-
-Sentite, se avete così tanta voglia di andare a fare shopping, nessuno vi trattiene!- sbottò la dark, sul punto di una crisi di nervi.
-Ma io voglio andarci con te! I miei sono noiosi e non riesco mai a comprarmi le cose che voglio e non necessariamente un centro commerciale deve essere qualcosa per ragazze all'ultima moda, puoi trovarci di tutto. Anche la tua musica rock o punk... o come vuoi chiamarla!- le ricordò l'amica, sperando di convincerla.
-Va bene... Ma staremo lì solo un'ora e non di più!- le concesse Gwen, sospirando.
-D'accordo!-
-E non azzardarti a insultare la mia musica!-
Prima che Courtney potesse rassicurarla, una voce alle loro spalle richiamò l'attenzione.
-Cos'è tutto questo entusiasmo?- le sorrise Mary, entrando in camera.
-Andremo a fare shopping!- esclamò Heather, entusiasta come non mai, tanto da far venire i brividi alle due compagne.
Nemmeno quando fu eletta presidentessa del comitato studentesco l'avevano vista così felice e pimpante.
-Oh, mi fa piacere! Infondo siete sempre cariche di studio e avete anche voi diritto a svagarvi!-
-Magari lo pensassero anche i miei genitori...- mormorò Courtney.
-I miei neanche so cosa pensino di me- la contrastò Heather, facendola voltare nella sua direzione, con un'espressione confusa.
-Bene, ragazze. Venite a mangiare che è pronto e dopo potrete andare dove volete- disse la madre di Gwen, non cancellando il suo sorriso e invitandole a seguirla al piano di sotto.
Heather scese con lei, mentre Courtney trattenne l'amica per un braccio.
-Tu sai qualcosa sui genitori di Heather?- sussurrò per evitare di farsi sentire.
-Solo che sono spesso in giro per lavoro- alzò le spalle, disinteressata.
-Sì, ricordo che aveva accennato che facessero gli attori.-
-Già... E parlando di lei, chi diavolo l'ha invitata ad uscire con noi?-~~~
Un paio d'ore più tardi le ragazze erano pronte per uscire, ognuna con propositi differenti.
Heather era entusiasta e già pronta a svaligiare i negozi più alla moda; Courtney era desiderosa e curiosa di poter soffermarsi sui libri di ogni genere; Gwen era rassegnata e speranzosa di trovare musica del suo genere e magari comprare delle nuove cuffie.
-Bene, ora prendiamo l'autubus e alla quarta fermata scendiamo. Ci sarà un pezzo di strada a piedi ma è corto. In venti minuti massimo saremo arrivate- spiegò l'asiatica, portandosi indietro i capelli e rimettendosi gli occhiali da sole.
-Wow, sei informata...- ironizzò Gwen, sbuffando.
-Altroché! Conosco tutti i centri commerciali della città e so che ne apriranno uno nuovo tra qualche mese!- rispose eccitata.
-Ok, Heather... Spegni la versione buona di te perché sei inquietante- le fece notare la dark, senza ottenere risposta in quanto la diretta interessata era già andata avanti.
-Aspettaci!-
Come predetto da Heather, in una manciata di minuti arrivarono a destinazione e la mora era già pronta per fare da guida turistica in quell'immenso posto.
-Prima passiamo dal mio negozio preferito perché ho visto degli stivali favolosi in saldo, poi andiamo alla gioielleria accanto, che non potete immaginare i nuovi accessori che sono usciti l'altro ieri, poi...-
-Poi lasci spazio anche a noi, se permetti...- la troncò Courtney, incrociando le braccia al petto.
La mora non poté fare a meno di arrendersi e concedere anche a loro la scelta dei negozi.
-Bene. Ma voi mi terrete le borse!-
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La bulla, la secchiona e l'emarginata
FanfictionTre ragazze completamente diverse una dall'altra. Un solo destino che unirà le loro vite. Sarà un bene o un male? «Ti aveva regalato rose bianche pensando di essere originale. In realtà a te piacciono quelle rosse, perché, che tu lo voglia ammetter...