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Arrivo in palestra con il fiatone, Alan seduto al solito sgabello appena mi vede brontola subito qualcosa prima di lanciarmi dell'acqua.che afferro al volo e non perdo tempo a ingurgitare visto che stavo per morire disidratata.
"Mi dispiace essermi dispersa ieri, ma ho litigato con Hayden ho dimenticato il the" dico subito, questa cosa mi pesava troppo, Alan è troppo buono.

"Si me l'ha detto Cameron, dovresti scusarti per quel coso che roba è? non mi dire che sei diventata una di quelle che dopo la palestra mangia la barretina energetica che ti caccio di qui a pedate" dice solenne guardando male il cardiofrequenzimetro.
"lo so ma mi aiuta a sapere quanti chilometri ho fatto, sta tranquillo, dopo gli allenamenti mangio sempre la pasta da mille calorie al grammo e penso al mio Vecchio Alan" porto gli occhi al cielo mimandomi un 'paracula' e mi porge le chiavi della saletta.

"Mi dovevi portare Jason oggi o sbaglio?"
"Gli ho lasciato l'indirizzo appena si sveglia sarà qui"

"E io come diavolo faccio a sapere che è lui?"

"Moro, tratti leggermente orientali, molti tatuaggi, faccia da schiaffi, barba lo riconosci tranquillo, anche se di sicuro si perderà per arrivare qui, quindi non preoccuparti." dico e lui annuisce sovrappensiero tornando con il naso nel suo giornale.

Procedo per la mia vecchia saletta, è tutto esattamente come lo ricordavo, ci sono ancora perfino i miei guantoni, non perdo tempo ad indossarli, e dopo aver messo il telefono in riproduzione casuale inizio a colpire il sacco. un vociferio si largo nella stanza, mi sembra di riconoscere le voci ma non ci bado, sono chiusa nel mio mondo adesso.

Continuo a colpire fin quando non sento delle urla e infine una qualcuno che mi si lancia addosso, mi sveglio dal mio stato di trans in cui c'eravamo solo io e il sacco e sento la rossa inveirmi contro mentre cerco di parare i suoi colpi che non farebbero male ad una mosca. Li per lì penso di spegnerla con un sonoro pugno in testa, ma opto per non farle del male la faccio semplicemente cadere con il sedere a terra per poi mettermi sopra di lei.
"SI può sapere qual'è il tuo problema?"
"Io ti strappo tutti i capelli, togliti di dosso" trilla con la sua voce minuta e acuta.

"Ti dai una calmata? Qual'è il tuo problema? Per quale razza di motivo mi ti sei lanciata addosso?"
"Vuoi farmi credere che non aspettavi Cameron? Mi sono scocciata di te hai capito?"
"Io sto aspettando Jason, e giusto per precisare non è l'idea più geniale del mondo prendere a pugni qualcuno che fa Boxe da anni con cui non hai precedenti amichevoli." si calma e la lascio andare. Mi tiro su e libero le mani dai guantoni. Solo in quel momento noto Cameron sulla porta che ci scruta attentamente attraverso la mano che si è portato sugli occhi, probabilmente temeva l'avrei fatta fuori.
"Devi stare lontano da Cameron" scandisce tirandosi su tutta imbronciata.
"Clair non avevo appuntamento con lei, non sapevo fosse qui, e lei sta aspettando lo gnomo malefico, puoi venire qui prima che con un pugno ti attacca ad un palo come un koala?"
"Certo farò finta di crederci, ma vi tengo d'occhio e se scopro che vi vedete farò l'impossibile per prendermi il tuo di fidanzato e sai che ci riesco"
"Tu non ci devi nemmeno provare, se scopro che provi soltanto ad avvicinarti a lui, a respirargli vicino, a guardarlo più del dovuto o anche solo a seguirlo sui social e io ti metto nell'azoto liquido fin quando non diventi briciole e ti do impasto alle formiche così manco il padre eterno ti trova."
"Un tantino gelosa?"

"Io non sono gelosa, ma ti assicuro che non ho alcuna remora nello strapparle la carotide ancora pulsante se si avvicina al mio ragazzo." rispondo a Cameron che non sembra particolarmente felice di come sto marcando il territorio, la verità e che la gelosia mi logora il solo pensiero di lui con un altra mi incendia come le fiamme dell'inferno. Se poi di mezzo c'è Clair perdo ogni logica. Esco dalla stanza lasciandola a loro e vado da Alan che ovviamente non perde tempo a piazzarmi sotto il naso una pila enorme di pancake che inizio a divorare non per fame ma per nervoso seduta sullo sgabello.

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora