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Guardo Jason, è seduto perso nei suoi pensieri è da un pò così ormai, strano. Mi sembra una pellicola già vista, solo con personaggi diversi.

Questo dovrebbe giocare a mio favore, dovrei sapere come comportarmi ma invece no, mi sento ancora più persa, forse perchè conosco già il finale e non posso impedirlo? Forse dovrei prepararmi all'impatto così da renderlo meno doloroso? Ma come, non credo sia possibile farà fottutamente male.

Provo a immaginare la vita senza di lui, sarei lo stereotipo perfetto di donna sola,piena di soldi e annoiata, troppo ferita per provarci di nuovo ma troppo orgogliosa per farsi abbattere dagli altri e che quindi si rinchiude nella sua torre d'avorio bacchettando tutti quelli che le stanno intorno nei suoi vestiti perfetti e capelli perfettamente raccolti, con dei muri così spessi da non far passare nemmeno un velo di allegria. Sarà davvero così il mio futuro?

Questo pensiero fin troppo realistico di me mi causa come una contrazione allo stomaco seguito da una forte nausea e ansia, una lacrima, una sola corre dal mio occhio destro lungo tutto il viso per poi schiantarsi contro la mia gamba. La storia della mia vita insomma, io che corro sperando di raggiungere qualcosa e poi mi schianto e muoio dentro.

Mi alzo in fretta e mi dirigo frettolosa verso il bagno.

"Ehi, è successo qualcosa? Perchè piangi?" chiede il moro accigliato con un voce dolce.

"Non sto piangendo, non è successo niente stavo solo andando a prepararmi un bagno, sono stanca"

"Stenditi sul letto, faccio io, ti chiamo quando è tutto pronto"
"No, faccio da sola" dico atona prima di chiudermi a chiave nel bagno, faccio in tempo appena a girare la chiave che le lacrime iniziano a cadere incontrollate e calde. Apro l'acqua calda e mentre attendo che la vasca si riempia mi siedo li a terra rannicchiata a versare lacrime per non so nemmeno io cosa.

Davvero Jason sarebbe in grado di tradirmi? Forse sono solo mie fisime mentali eppure è strano è un dato di fatto e lo è da quando c'è lei, questo non l'ho immaginato purtroppo anche se crederlo fa sicuramente meno male. L'acqua è pronta e io mi immergo, che ne sarà del matrimonio? Non oso immaginare quante chiacchiere ci saranno in giro dopo, grazie al cielo sarò lontana abbastanza da non dover affrontare l'umiliazione. Forse sarebbe il caso di parlarne con lui, si decisamente ma non adesso.

Finisco il mio bagno, ed esco dalla vasca, mi asciugo abbondantemente ma il solo pensiero di dover uscire da quella camera mi fa venire i conati talmente forte da finire per vomitare davvero. Che bell'immagine, sola, triste e abbracciata al cesso quando dovrei essere al settimo cielo per i preparativi del mio matrimonio.

Mi lavo i denti e lavo il volto cercando di darmi un calmata e ed esco dalla porta, per dirigermi direttamente nella cabina armadio.

Mentre sono intenta a scegliere cose mettere sento la sua presenza dietro di me, si avvicina lentamente e mi cinge i fianchi lasciandomi qualche bacio sul collo, quando però le sue mani scivolano tra le mie gambe mi stacco leggermente.

"Scusa ma sono in ritardo." mi giustifico lasciandolo di sasso.

"Sicura che va tutto bene?"

"Certo che si, pranzo fuori con mia madre oggi, non aspettatemi" asserisco mentre prendo lascio cadere a terra l'asciugamano e indosso la biancheria e un vestitino a fiori con un paio di sandali alti. Non lo guardo nemmeno, mi do una pettinata ai capelli e prendo la borsa precipitandomi fuori da quella casa che sembrava opprimermi.

Mia madre mi attende al centro commerciale, mi accoglie con un abbraccio e al momento è l'unico calore positivo che ho sentito oggi allo stomaco. Mi guarda sospettosa, ma non mi dice nulla, si limita a trascinarmi di negozio in negozio per decidere il suo di vestito per un matrimonio che probabilmente non ci sarà. Dopodichè andiamo a pranzo in un ristorante carino li vicino, ma non riesco a ingurgitare quasi niente, solo lo stretto indispensabile.

"Cosa succede Naomi?" chiede dolcemente mia madre.

"Nulla, perchè?"

"Sei triste, è inutile negarlo e hai mangiato come un canarino" prendo un sospiro profondo, meglio dargliela subito la delusione.

"Credo che Jason si veda con un altra"

"Ne avete parlato?"

"No,ma ne sono certa mi sembra di rivivere la situazione con Cameron, lui è strano, pensieroso e poi c'è quella maledetta ragazza che gli ronza intorno, gli è sempre piaciuta. Ho fallito ancora una volta come puoi vedere."

"Oh, Naomi, non colpevolizzarti così, io non credo che Jason possa aver fatto ciò che pensi, ti ama davvero, ma anche se dovesse essere così vuol dire che non era destino. Non c'è niente di sbagliato in te." dice dolcemente, è la prima volta che mi dice una cosa del genere di solito e brava a trovarmi difetti, i capelli, i vestiti, il mio stile di vita. E' bello sentirmi dire da lei per una volta che non c'è nulla che non va in me, ma mi risulta difficile crederle quando vedo la mia innata capacità nell'essere scartata.

"Naomi, Margaret che strano vedervi, qui insieme" La voce di Diana giunge alle nostre orecchie mentre si avvicina con Clair, vorrei risponderle che di sicuro è più strano vederla qui con lei con tutto quello che gli dice dietro infondo io sono con mia madre.

"Siamo state per negozi" le dice mia madre, solo ora mi accorgo di quanto Diana il realtà le stia sulle balle. Dopo aver scambiato qualche chiacchiera di cortesia lei e Clair spariscono e io continuo il pranzo con mio madre.

Quando torno a casa, Jason con c'è e non posso che essere sollevata e turbata in parti uguali dalla cosa. Non faccio che chiedermi se è con lei, Fred Larry e Ruxy oggi ne hanno approfittato per andare al mare a Brighton con Elliott e Molly quindi avrebbe tutte le libertà del mondo di farsela come come vuole in quella casa del peccato.

Il telefono squilla distogliendomi dai miei pensieri malsani e noto il numero di Cameron.

"Ehy"

"Ehy, cosa stai facendo? Clair mi ha detto di averti vista oggi"
"Si ero con mi madre, senti posso farti una domanda?"
"Certo sunshine"
"Hai visto per caso Jason da quelle parti?"
"No, ma posso chiede al portiere se vuoi, sto uscendo ora di casa"
"Si per favore" dico di getto e subito dopo sento chiedere informazioni al portiere, discutono qualche attimo e poi ritorna a parlare.

"Si è stato qui fino ad un attimo fa, come mai non sai dov'è il tuo ragazzo?"

"So dov'è a quanto pare, ho il fottuto sesto senso per certe cose"
"Stai indagando però non ti fidi?"
"Adesso come adesso non mi fido neanche della mia ombra,quindi si sto facendo stalking ossessivo compulsivo, non giudicare e non gongolare perchè mi sento morire, stasera saremo in quel locale di merda come ogni fottuta sera, vieni anche tu con il moscone?"
"Se me lo chiedi tu come posso rifiutare? E non sto gongolando, per quanto mi piacerebbe vedere mister kebab fuori dalle palle preferisco il tuo sorriso"

"Smielato, non farmi sviolinate che potrei vomitare da un momento all'altro." dico seria, fin troppo solo a sentir parlare di romanticherie mi viene il volta stomaco. Chiudiamo la chiamata e mi metto sul letto a pensare alle manacce delle bionda toccare il mio ragazzo e fare l'amore con lui.

Si, sono una maestra nel farmi male da sola.

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora