Si riveste come se nulla fosse passando a me la camicia, sistema i capelli e mette perfino il rossetto mentre io vado a tentoni con i bottoni e cerco di ricomporre ciò che è appena successo, è stata di sicuro la sensazione più intensa che io abbia mai provato, mi sento stordito.
"Ehi, dove vai dobbiamo parlare" farfuglio recuperando un attimo la lucidità.
"E' stato bello averti nella mia vita per un pò, torna da lei adesso. Addio Jason" sfreccia via e rimango di sasso per quanto i suoi occhi sembrano distanti da me, quanto lei sembra totalmente lontana. Mi risistemo in fretta mentre mi tornano in mente le parole che mi diceva. Quel 'ti mancherò' mi rimbomba in testa più che mai. Devo trovarla.
Una volta sistemata alla buona la camicia esco dal bagno e inizio a cercarla per tutta la casa intera, passo di sala in sala, scorgo anche alcuni dei nostri amici che mi lanciano occhiate confuse ma di lei nessuna traccia.
"Dov'è Naomi?"
"Lo chiedi a me non eri tu che dovevi starle dietro?"
"E l'ho fatto fin quando non vi ho visti sparire in bagno, poi francamente me ne sono andato di lì conoscendola non credo ti stava facendo vedere le piastrelle e pensavo aveste chiarito."
"No, mi ha solo subdolamente fottuto il cervello per poi sparire, la cerco ovunque da più di un ora ormai."
"A quanto pare non solo il cervello. Hai un succhiotto sul collo che non passa inosservato. Senti facciamo così tu continua a controllare qui io invece vado a cercare la sua assistente e cerco di scoprire da dove partirà così almeno se non la troviamo in giro la becchiamo lì di sicuro, ti tengo aggiornato."
"Si ok" borbotto mentre con il cellulare mi guardo il collo attraverso lo schermo, non ne ha fatto solo uno a quanto vedo e sul petto ne ho altri, almeno mi ha lasciato il segno addosso. La cerco senza sosta fino a che non vedo tutti gli invitati andare via e mi rassegno al fatto che Naomi non è lì. Maledico me stesso mentre le sue parole a mente lucida mi rimbombano in testa fino allo sfinimento.
"Santo cielo vuoi calmarti prendere a pugni il muro non risolverà i tuoi problemi ne la farà comparire magicamente, Cameron ti ha detto che ti farà sapere qualcosa giusto? Quindi mettiti in quella macchina e andiamo in hotel ad aspettare." mi urla addosso Blake, era un addio il suo. Mi ha plagiato mi è entrata in testa voleva lasciarmi il segno, confondermi dirmi addio e io non l'ho capito. Lascio a lui le chiavi e lo faccio guidare al momento sono fuori di me. Durante il tragitto mi chiede che cosa è successo e brevemente gli spiego quanto è subdola. Alcune volte è davvero impressionante dove il suo cervellino possa arrivare. Arriviamo a destinazione ma la situazione non sembra migliorare cammino per tutta la stanza e mi maledico per non avere il numero di Cameron, chiamo Margaret ma lei non sa nulla ne tanto meno conosce il numero.
Proprio quando sono al limite della pazienza ricevo la chiamata da un numero sconosciuto e contemporaneamente qualcuno bussa alla mia camera. Ignoro chiunque sia dall'altro lato della porta e rispondo subito sperando sia lui.
"Cameron? L'hai trovata?"
"Non esattamente"
"Che significa?"
"So dov'è, ha anticipato il volo è partita cinque minuti fa per il Giappone, ho provato a lasciarle un messaggio in segreteria dove le spiegavo tutto mentre correvo in aeroporto ma non so nemmeno se ha il telefono. Mi dispiace"
"A me di più fidati" dico con un filo di voce mentre riattacco e sprofondo sulla sedia. E' andata via, senza voltarsi, senza sapere se ritornerà. Alla porta qualcuno bussa di nuovo ma lo ignoro, è andata via, insieme ad ogni speranza. La rabbia che ho dentro per tutti gli ultimi avvenimenti mi prende e mi stritola lo stomaco. Non doveva andare così io sarei morto per lei, e ora è andata via portandosi il meglio di me perchè infondo il mio meglio era proprio lei. I colpi alla porta si fanno più forti e ripetitivi e mi costringono ad alzarmi. Chiunque sia sta per essere usato come capro espiatorio. A grandi passi raggiungo la porta e giro la maniglia, sto per iniziare a sbraitare quando due braccia mi si gettano al collo.
La rabbia che fino a due secondi fa incendiava il mio sangue vola via mentre quel profumo familiare mi si insidia nelle narici. Il sollievo che provo è tale che sento gli occhi inumidirsi.
"Ti prego, perdonami" sussurra e resto spiazzato, solo adesso realizzo che è qui, che mi sta abbracciando e che i suoi occhi sono lucidi.
"Ma non eri partita? Per cosa devo perdonarti? Io non ci sto capendo nulla, forse non sei nemmeno davvero qui"
"So di Hayden, non avrei dovuto credergli, mi dispiace di aver rovinato tutto" la guardo negli azzurri che riesco a vedere il dolore ma anche il sollievo, è qui non so come ma è qui non le rispondo nemmeno e faccio unire le nostre bocche, finalmente ritorno a vivere. La attiro a me con forza e richiudo la porta alle nostre spalle per poi fare aderire la sua schiena al muro, quanto mi era mancata questa bocca, la sua lingua dolce, le labbra gonfie e morbide.
"Mi ami ancora?" chiede timorosa.
"Si, ma ti amo molto più di prima, ho temuto davvero di perderti"
"Anche io,quindi stringimi forte e non lasciarmi andare più, questo posto, questa gente ci ha quasi distrutto."
"Quasi, ma noi siamo ancora qui no?" annuisce contro il mio petto e mi stringe a se, finalmente il groppo in gola sembra sciogliersi e l'aria sembra più leggera. Sorride è nel mio cuore torna il sereno cancellando ogni traccia della tempesta degli ultimi giorni.
"Ho dato un pugno in faccia a mio Fratello"
"Se lo è meritato."
"E adesso che succede? Che... facciamo?"
"Succede, che ti amo più di prima e facciamo, che non ci lasciamo più" Sorride e lo faccio anch'io quando mi stringe forte e improvvisamente su questa terra nessuno conta più un cazzo.
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Look Past the End 3
Romance(Sequel) Impegnata nell'organizzazione del suo giorno più bello, Naomi si concentra nel rifinire gli ultimi dettagli della sua vita per iniziarne una nuova affianco all'uomo della sua vita. Ha un sacco di sogni e finalmente riesce a vedere un futuro...