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Dopo quelli che sembrano secoli ormai, riesco ad avere una mattina libera, ormai dormire fino alle nove del mattino sembrava essere solo un sogno.

Mi stiracchio nel letto, e mi godo qualche minuto di relax che probabilmente sarà l'ultimo fino al matrimonio e mi alzo con tutta la calma del mondo. Mi stropiccio la faccia e dopo aver legato i capelli scendo a fare colazione.

MI sembra passato un secolo dall'ultima volta che ho fatto colazione a casa mia, da seduta e in pigiama.

Al tavolo ci sono già Jason e mio padre che oramai sono diventati come padre e figlio, passano molto tempo insieme e parlano in maniera del tutto sciolta. Mi siedo con loro e mi verso del latte ancora caldo aggiungendo dentro una bustina d the alla vaniglia, pura estasi. Ci inzuppo dentro anche qualche biscotto al cacao di quelli che solo Magdalia sa fare e non credo di aver mai avuto risveglio migliore di questo in vita mia.

"Buongiorno tesoro, Jason mi diceva che oggi arrivano i vostri amici, non credi starebbero scomodi in albergo per tutto quel tempo? Mettigli a disposizione casa, tanto a me fa piacere, sono sempre così solo"

"Ci ho pensato in effetti e infatti ho fatto preparare il mio appartamento, quello in centro che avevo preso con Cameron, così potranno fare ciò che vogliono."

"Non sapevo aveste ancora quella casa"
"L'ho comprata dopo l'incidente dal tizio a cui l'aveva venduta Cameron, penso la venderò dopo l'estate ma per il momento mi torna utile" Jason cerca di reprimere il sorriso e non mi spiego perchè, o meglio a cosa esso sia dovuto. Per il momento però non posso chiederglielo. Finisco la mia abbondante colazione aggiungendo altre specialità della casa e salgo a lavare i denti e mettere un costume per raggiungere gli altri in piscina. Oggi verrà anche Jason ma prima deve andare a prendere gli altri che sono arrivati ieri sera in hotel e non conoscono la strada.

Una volta pronta freccio via sulla mia moto lasciando a Jason l'auto.

Arrivo al club, mi cambio velocemente e per la prima volta in vita mia non sono in ritardo. Informo una delle cameriere di preparare altri quattro posti e vado a salutare subito il mio angioletto biondo seduto nella sua piscinetta rosa di gomma che schizza da una parte all'altra.

"Buongiorno anche a te sorella, è un vero piacere vederti, io sto bene grazie per averlo chiesto tu come stai? E sopratutto grazie di aver degnato tutti noi del tuo saluto"

"Certo che il tuo papà è proprio un piaga, vero che lo è?" la piccolina rida e guarda Hayden con gli occhi che le brillano. "Ciao fratello, e ciao anche a voi esseri immondi" dico guardando la marea di gente che c'è lì, Molly e Elliott che sono sotto il sole come due lucertole. Loren che ha un enorme cappello ed intenta a leggere non si sa cosa. Clair, la sorella e il suo gruppo di amici che mi guardano male, e un posto libero che deduco sia di Cameron. La cameriera bionda sorride insieme alle altre sue ancelle e porta le quattro sdraio con l'ombrellone e mi indica se il posto va bene e io annuisco semplicemente.
"Alla fine Summer e Carter si sono decisi a venire?" chiede Cameron che sbuca da non so dove con un vassoio in mano, manco fosse un cameriere che deve portare i cocktail a quel gruppo di sfigati.

"No, sono andati al mare a Brigthon" rispondo tranquillamente, ci avevano chiesto di andare con loro ma sapendo della fobia di Jason di tutto ciò che contiene più acqua di questa piscina ho evitato, voglio che sia una bella giornata rilassante anche per lui.

"E allora per chi sono quei posti? Per Jason e?" chiede Molly.

"Sono indecisa se dirtelo o aspettare che arrivino per vederti urlare." dico ridacchiando mentre anche Elliott si tira a sedere e mi guarda confuso. Mi siedo alla sdraio e ignoro le domande che il resto del gruppo pone. Mi metto semplicemente a prendere il sole con gli occhi chiusi e cercando di rilassarmi.

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora