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Naomi

Dopo i festeggiamenti siamo stremati e anche un pò su di giri per le emozioni accumulate in giornata e lo champagne bevuto. Ma riusciamo comunque ad arrivare a destinazione: casa nostra.

Percorriamo circa metà vialetto poi quando meno me l'aspetto mi ritrovo a mezz'aria tra le sue braccia.

"Almeno questa di tradizione rispettiamola" sghignazza. Entriamo in casa e mi porta direttamente in camera da letto per innagurarla ovviamente.

non mi da nemmeno il tempo di varcare la soglia che sue labbra sono contro le mie. Siamo entrambi stanchi, sfiniti ma affamati l'uno dell'altro. Del resto è passato un pò dall'ultima volta.

Mi bacia dolcemente il collo posizionandosi dietro di me e con una pazienza infinita sbottona gli innumerevoli bottoncini del corpetto lasciando poi cadere il vestito hai miei piedi. Lo raccolgo sbattendo di proposito il sedere contro Jason e lo metto sulla poltrona all'angolo.

"Sembri così innocente" sussurra contro la mia pelle, indosso una canottierina in pizzo bianco che lascia intravedere tutto e delle mutande del medesimo tessuto. Semplice ma d'effetto. Mi sfiora appena, il suo tocco è così delicato eppure ciò che causa sono dei veri e proprio terremoti. Mi bacia a lungo accarezzando ogni lembo di pelle e intanto tolgo i suoi di vestiti, la sua pelle che strofina con la mia mi è mancata più di ogni altra cosa. Toglie anche gli ultimi indumenti che ci separano e con una lentezza spossante entra dentro di me. Mi bacia, morde le mie labbra, sento le sue mani ovunque, perfino nell'anima che modella ogni mia emozione. Ci prendiamo tutto il tempo del mondo per viziarci e poi sfiniti ci addormentiamo abbracciati.

Una sensazione di benessere e solletico mi svegliano, sorrido quando vedo Jason che mi lascia teneri baci per svegliarmi.

"Buongiorno"

"Perchè sei vestito? Spogliati" mugolo mettendo il broncio.

"Sono andato a prenderti qualcosa da mangiare e devi vestirti pure tu, dobbiamo riportare Sole a casa, e tu devi prenderti i vestiti, e tuo padre ci vuole lì"

"Lo sa già? E perchè devo prendere i vestiti?"

"No, ma ho risposto io al tuo telefono. E ti servono i vestiti perchè oltre a tuo padre ha chiamato anche il pilota del Jet, gli ho detto di spostare l'ora del volo e anche la destinazione, andiamo in luna di miele bambolina quindi su o faremo tardi."

"Ma sono nuda" faccio gli occhioni dolci cercando di convincerlo a tornare a letto.

"Lo vedo, e sei perfetta ma devi alzarti lo stesso, pigrona" sospiro sconfitta prima di tirarmi giù dal letto, faccio una doccia veloce e indosso il cambio pulito che mi sono portata dietro. Durante il viaggio invece mangio la mia colazione che ormai è diventata parte del pranzo che salterò sicuramente per litigare con tutti i parenti. Sono già pronta a questo, ma nessuno intaccherà minimamente il buon umore. Anche impegnandosi con tutte le forze non ci riuscirebbero. Arriviamo sul vialetto di casa e sospiro vedendo varie auto. Percorriamo il vialetto tenendoci per mano appena siamo dentro liberiamo Sole in giardino che corre subito a rotolarsi ovunque felice di poter tornare a ronfare nella sua cuccia. All'entrata mi scontro con papà che saluto velocemente prima di trascinare con me Jason che si scusa anche per me. Vista la partenza avevo già preparato tutto perciò non resta che caricare le cose in macchina e così faccio in modo da essere pronta alla fuga qualora le cose dovessero farsi pesanti.

Quando entriamo in salotto guardo compiaciuta il livido sul volto di mio fratello che non è felice di vedermi con Jason mentre Loren mi manda occhiate acide. Che stronza malefica.

L'aria è abbastanza pesante già di suo e i continui incoraggiamenti da parte di tutti a farmi parlare con Hayden non aiutano.

"Naomi è dispiaciuto"

"Può parlare da solo" ricordo a mio padre che sospira.

"Non serve che tu vada via di casa, riporta pure le tue cose qui, tanto finchè c'è lui io qui non ci vengo" dice con riluttanza.

"Di certo non vado via di casa per te, a quanto sembra ancora il cervello non ti è ripreso a funzionare, Jason farà parte della mia vita, non sei tu a dover decidere."

"Scusami tanto se sto cercando di evitare che tu commetta i miei stessi sbagli rovinandoti l'esistenza con questo stronzo." un boato si innalza nella stanza e Loren lo guarda sconvolta.

"C'è un grossa differenza tra noi e voi e se non la vedi sei un deficiente, nessuno ti ha obbligato a sposarla, e lo avete fatto solo per Prado, non vi amate ma noi si e solo perchè la tua vita è una merda non deve esserlo anche la mia santo cielo!"

"Sei tu che la stai rovinando con le tue mani e io mi rifiuto di stare a guardare. Riuscirò a farti vedere chi è realmente lui, non permetterò mai che mia sorella sposi un personaggio del genere."

"Non si può cambiare il passato Hayden rassegnati" ringhio.

"Passato di che parli?"

"Sono già sposata con lui, mettiti l'anima in pace." urlo più forte di quanto non ha fatto lui. Un urlo di mio padre ci interrompe. Ed entrambi lo guardiamo stupiti non è solito alzare la voce, infatti dopo un urlo che fa tremare la pareti per zittirci si risistema e torna a parlare con l sua solita voce calma.

"Dovete smetterla, mi state facendo ammattire. Una cosa per volta, inanzi tutto perchè hai fatto bagagli e che vuol dire che siete già sposati?"

"Ci siamo sposati e basta, nulla da dire, Elliott ha fatto il video della cerimonia, vi farete bastare quello. E ho fatto i bagagli perchè stiamo partendo per la luna di miele."

"Perchè la tua faccia è seria, perchè ho come l'impressione che tu non stia scherzando?"

"Perchè mi conosci e sai che non sto scherzando, mi avete chiesto perchè non vi ho informato prima del matrimonio, ve lo detto due mesi prima e siete quasi riusciti a mandarmelo a monte, e io lo sapevo perciò stavolta ho fatto come avrei dovuto fare fin dall'inizio, non vi ho detto niente"

"Questo sei stato tu" ringhia contro Jason Hayden.

"Ascoltami bene, quando avrai fatto pace con il cervello, sarò ben lieta di accettare le tue scuse e ascoltare quelle che farai a mio marito, ma fin quando continuerai a non approvare la mia scelta puoi scordarti di me. E lo stesso vale per voi. Ci vediamo al matrimonio di Cameron" sbuffo prima di prendere Jason per mano e voltarmi per andare via.

"Aspettate, non abbiamo partecipato al matrimonio ma almeno un brindisi anche solo per augurio ce lo concedete?"

"Ma ti è dato di volt-" sbotta Hayden ma mio padre lo zittisce.

"Muto, casa mia comando io. Tanto lo sapevo che qualcosa doveva combinarla è stata buona per troppo tempo.Almeno stavolta non ha attentato alla sua vita, facciamo progressi no. Allora champagne?" domanda e annuiamo. Per una volta ho messo la mia felicità al di sopra di tutto sarò stata egoista ma ogni tanto bisogna anche esserlo. Brindiamo, e nonostante le occhiate di Hayden anche Jason sembra a suo agio. Dopodichè siamo pronti a partire. 

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora