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Quattro donne devono scegliere un vestito che vada a bene a tutte. Questa frase dovrebbe essere sinonimo di tragedia, immaginavo una cosa semplice e veloce infondo non hanno mai avuto particolari problemi con lo shopping grazie a Dio sono tutte dotate di bei fisici altrimenti non oso immaginare quanto si sarebbero prese dai capelli.

"Ma non è giusto! Io sono bianca come una mozzarella, questo colore mi fa sembrare un cadavere sopratutto accanto a lei" bofonchia Molly indicando Anne che grazie alla sua pelle caffè-latte sta da Dio con il color champagne addosso, stessa cosa per Alisha.

"Questo vestito mi fa un sedere che neanche la kardashian, dai è immettibile" bofonchia Anne guardandosi allo specchio con aria schifata.

"Cosa vi lamentate voi? Guardate me sembro Paris Hilton, mi manca solo il volpino di pomerania nella borsa" sbotta Summer inorridita facendo ridere le altre tre mentre io mi massaggio la fronte.

"Allora vanno bene" chiede la commessa con un sorriso più falso delle sue scarpe Dolce e Babbana e non posso fare a meno che immaginarmi il suo cervello come uno grossa scatola con al centro due neuroni: Uno che si nasconde e l'altro che lo cerca. Hanno espresso tutto il loro disgusto per l'abito come potrebbero andare bene?

"No, non vanno bene, senti perchè non vai a prendere tutti gli abiti champagne che avete e me li porti qui?"
"Lunghi o corti?"
"Corti, la cerimonia è di giorno" dico sbuffando le avrò ripetuto questa cosa almeno un centinaio di volte, non trovo cosa più orribile dell'abito lungo, salvo abiti estivi in lino e similari, di giorno. Se si chiama abito da sera ci sarà un motivo no? Va messo di sera, ma a quanto pare a molta gente sfugge questo piccolo semplice concetto.

"Gentilmente potete cercare di trovare un punto di incontro? Il colore è quello quindi Molly rassegnati, vorrei sposarmi tra meno di due mesi se è possibile" piagnucolo disperata mentre sprofondo sulla poltroncina, grazie al cielo almeno Ruxy mi ha dato libera scelta, affidandosi a noi altre. Lei si che mi da sempre soddisfazioni.

La tizia ritorna con un inter asta ricolma di vestiti, e io lascio libera scelta alle ragazze che dopo essersi scannate, come delle iene affamante difronte all'ultimo cosciotto di zebra, prendono una decisione, un abito semplice che mette d'accordo tutte, avrei preferito qualcosa di più particolare ma non ci tengo minimamente a ricominciare con le ricerche è un vero miracolo averle messe tutte d'accordo.

"Domani prenderò appuntamento per delle lampade, e piscina tutti i giorni, vediamo se mi abbronzo o no" borbotta Molly fra se seguita da Summer e dentro di me so già che nei prossimi giorni sembreranno delle aragoste, perchè le due galline si ustioneranno. Ma le lascio nella loro convinzione, non sarebbe carino distruggere i loro buoni propositi.

 Grazia al cielo la scelta delle scarpe mette subito d'accordo tutte, a quanto pare tutte veniamo conquistate da un paio di sandali di Laura Biaggiotti. Ovviamente mi occupo io del vestito di Ruxy, dopo mesi di shopping insieme ho constatato che abbiamo la stessa taglia quindi mi premuro di provare io le cose per lei sperando che questo basti.

Quando finalmente abbiamo terminato questa impresa quasi impossibile e torno a casa, mi spalmo sul divano senza badare a nessuno. Ho bisogno di cinque minuti di silenzio assoluto infatti faccio segno hai presenti di darmi un attimo di tregua.

Dopo venti minuti il mio cervello ritorna a lavorare a ritmi normali e sono pronta a svolgere le mie normali attività.

"Salve famiglia" dico entrando in cucina dove il tavolo è già imbandito per la cena, e attendeva solo me.

"Ben tornata sul pianeta terra" ridacchia mio padre facendo subito dopo cenno a Magdalia di servire la cena, solo adesso mi accorgo di aver saltato il pranzo e di avere una fame assurda. Infatti mi faccio riempire il piatto come se dovessi prepararmi ad un digiuno ventennale.
"Riuscirai davvero a finire tutta quella roba?" chiede mio padre indicando il mio piatto.

"Ho saltato il pranzo" mi giustifico.

"Come mai, da come sei conciata sembra tu abbiamo lottato in una gabbia di leoni" chiede Jason notando il viso stanco e stravolto, accompagnato da i capelli tutti sparsi per la testa come se avessi preso la corrente e i vestiti leggermente stropicciati.

"Peggio, abbiamo scelto gli abiti delle damigelle, e ciò equivale a dire ribaltare l'intero negozio, hanno provato ogni singolo abito color campagne perchè ognuno di essi aveva qualcosa che non andava bene, c'è stato un attimo in cui ho seriamente pensato di impiccarmi con un foulard di Carlo Pignatelli ma poi hanno scelto grazie al cielo. Molly e Summer si sono messe in testa di doversi abbronzare per diventare delle stessa tonalità di tua sorella. Prevedo già quanto male si faranno nei prossimi giorni." dico accennando un sorriso sulla parte finale, ci sarà da divertirsi, quelle due insieme sono una combinazione letale.

"Meglio fare scorta di Aloe vera, prevedo due aragoste bionde e doloranti" Borbotta lui e non posso che dargli ragione. Finiamo la cena continuando a chiacchierare del più e del meno e quando finiamo mi metto a lavorare ai miei articoli, sto cercando di scriverne il più possibile in modo da averne di già pronti, in caso i miei impegni non mi permettano di scrivere.

Quando mi sento abbastanza stanca raggiungo Jason a letto, mi chiedo come sarà quando compirò tale gesto a casa nostra, quando sarò sua moglie. Non cambierà assolutamente niente è vero, ma sapere di avere quel titolo mi fa andare il sollucchero.

Mi infilo sotto il lenzuolo leggero, e intreccio le mie gambe alle sue prima di poggiare la testa sul petto.
"Oggi Cameron ha voluto parlarmi" dico tranquillamente, so di poter parlare di tutto con lui.

"Volente o nolente questo ragazzo farà sempre parte della tua vita in un modo o in un altro per l'amicizia che lega le vostre famiglie, quindi suppongo sia inutile farci la guerra, non mi fido di lui ma di te si, fin quando parlate in amicizia mi sta bene infondo siamo adulti ed è giusto comportarci da tali"

"Abbiamo parlato appunto di questo, mi ha chiesto di non negargli la mia amicizia, e non sono riuscita a rifiutarmi, credo che abbia capito che non può avere altro, mi ha detto chiaramente che non è un modo per riavvicinarsi. Sinceramente non mi fido troppo, ma lo conosco fin da bambina gli voglio bene e alla fine ho ceduto, spero solo di non sbagliare"

"Per quanto tu faccia la dura, sei troppo buona, fa parte di te, e come ti ho già detto non sono geloso se siete amici, credo in noi due e questo mi basta ma se allunga le mani gliele mozzo." dice chiaro e so che lo farebbe davvero, ha sempre avuto una gelosia particolare per Cameron, ma riesce ad essere razionale, e sa che una tregua infondo è la cosa migliore.

"Puoi stare tranquillo, ci sono solo due mani che voglio addosso per tutto il resto della mia vita, e non sono le sue" ammetto gattonando sopra di lui che mi rivolge un occhiatina maliziosa.

"Sai che è proprio carino questo pigiamino, cos'è seta?" chiede mentre fa scivolare una spallina della cannottierina in seta nera che insieme a dei pantaloncini da a comporre il mio pigiama. annuisco lievemente e lui continua la sua opera togliendo la parte la superiore lasciandomi a petto scoperto vista l'assenza dell'indumento intimo.

"Si davvero carino, ma ti preferisco comunque nuda" Ammette malizioso sfilando il pantaloncino e le mutande.

Non mi stancherò mai di quest'uomo

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora