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Presente...

Naomi.

Tornare a casa e dormire in un vero letto non mi è mai parso così bello. La mia schiena non è mai stata messa così a dura prova come in questi due giorni e svegliarsi stamattina senza dover cercare di ricomporre le vertebre non mi ha fatto che bene.

Arrivo dopo una lunga corsa in palestra da Alan che appena mi intercetta mi blocca subito per impormi di mangiare senza accettare repliche e mi trascina in cucina, dove a chiacchierare tranquilli ci sono Taylor e Cameron. Ovviamente i due pigroni preferiscono i pancake a gli allenamenti, e come biasimarli?

"Prima o poi mi devi dire dove lo metti tutto quel cibo"
"Non sta un attimo ferma è normale che pesa quanto un candelabro di Ikea candele escluse. "

"Ho avuto molte cose da fare, un matrimonio non si organizza da solo e neanche una casa di arreda sola sapete?"

"Chiamala casa tu quella, tra un pò Gordon Ramsey ti chiederà i diritti per registrare le prossime puntate di Master chef a casa tua per quanto è grande la cucina. Quindi avete terminato i preparativi?"

"Si, abbiamo concluso, da adesso in poi e tutto in mano alla wedding planner e mia madre che le sta con il fiato sul collo, adesso posso concentrarmi sul libro, o meglio devo."

"E' un successo, goditelo. Sai che Taylor non vuole farmi da testimone? "

"Perchè non vuoi?" chiedo al ragazzo con la bandana ridacchiando mentre mi lancia uno sguardo contrito.

"Oltre al fatto che non voglio prendere parte a quella farsa in cui questo idiota si è lasciato trascinare ho rifiutato sopratutto perchè col cavolo che indosso una cravatta o un gilet fucsia evidenziatore, passi quel maledetto color champagne ma il fucsia proprio no"

"Ehi campagne è un bellissimo colore."

"Si fin quando tua madre non mia ha fatto provare quarantotto diverse tonalità di questo maledetto colore lo credevo anch'io, e non ho contato i tessuti altrimenti impazzivo. quattro giorni per scegliere una maledetta cravatta, volevo morire" si lamenta facendo roteare gli occhi, e io rido conoscendo mia madre, quando si mette lì con tessuti e colori è la fine per chiunque.

"Sempre meglio di me che ho dovuto convincere quattro ragazze a scegliere un vestito, li hanno provati tutti e alla fine non sono nemmeno soddisfatte, non hai visto come si sono combinate quelle due decerebrate mentre cercavano di abbronzarsi? Tutto perchè secondo loro alle sorelle di Jason che sono più scure stava meglio, a proposito di sorelle e fratelli, ho visto la macchina del riccio fuori, come mai non è qui?"

"Si sta allenando, sembra preoccupato per qualcosa a dire il vero è un paio di giorni che è così, prova a parlarci magari a te dice che gli succede." sospiro afflitta. Le cose tra Loren e Hayden non vanno bene ormai da tempo, o meglio non sono mai andate bene, hanno avuto problemi fin dal principio e con Prado sono aumentati ovviamente perchè nessuno dei due è pronto per essere genitore anche se, in questo caso devo ammettere che mio fratello si è dimostrato il più maturo tra i due, si prende cura di Prado al meglio nonostante con Loren non faccia lo stesso ma nemmeno lei gli rende le cose facili. Non si amano è questo il loro problema ma continuano a far finta di nulla per Prado e anche per Diana che potrebbe morire di crepacuore per un loro eventuale divorzio.

"Sarà il solito, Loren che non gliela da tua madre che si impiccia di continuo, e tuo padre che infila il dito nella piaga"

"Almeno ti ho risparmiato mia madre ringraziami" brontola ironico.

"assolutamente, anche se non credere ai nonni di Jason non vado molto a genio."

"Naomi Ryan che non piace a qualcuno? E' impossibile, cosa hai fatto per farti voler male da due anziani?"

"Javadd dovevi sposare una ragazza musulmana, e invece guardala e bianca e bionda e sopratutto non musulmana, non hai preso insegnamento da tua madre? Lei è stata punita da Halla per aver rinnegato il suo unico Dio, vuoi fare la stessa fine? Non conosce la nostra religione, la nostra cultura, e indossa i pantaloni, va a scuola, e lavora le donne così non crescono figli, una donna musulmana non farebbe mai simili scempiaggini." borbotto imitando la voce grossa di suo nonno.

"Javadd? ma sono tutti così i musulmani?"
"E' il suo secondo nome, lo chiamano così perchè Jason è troppo poco pakistano. Comunque no che non sono tutti così, ma lui è un estremista vecchio stampo. Per non parlare di sua nonna, cucina solo piatti tipici del pakistan, e ovviamente io sono un incapace perchè non so cucinarli. Che poi a me fanno anche schifo tutto quelle spezie, curry sopratutto, che devo saperli cucinare a fare? Spero solo di tenerli lontano da mia nonna, probabilmente solo a vederla gli prende un infarto."

"Dovrai sopportarli per tutta la vita" rincara la dose Cameron.

"No sta tranquilla sono vecchi, più prima che poi schiattano" dice liquidandoci Taylor.

"Taylor!" lo reguardisco. "Non mi stanno simpatici ma non voglio che muoiono Jason ci starebbe malissimo."

"Prima o poi tutti muoiono. Io ho solo detto un ovvietà. Non è che solo perchè tu non li vuoi morti diventano magicamente immortali." dice facendo spallucce e io mi massaggio la fronte esasperata.

Finisco i miei pancake mentre Alan brontola contrariato su ciò che ha detto il nonno di Jason e poi raggiungo nella saletta il riccio, che in effetti sempre parecchio agitato. Ha il corpo imperlato di sudore e i capelli corti legato in un mini codino rosa appartenente a Prado. Indossa solo dei pantaloncini che gli ricadono sui fianchi mettendo in mostra il petto scolpito, l'ultima volta che l'ho visto aveva la pancia segno che si deve essere allenato parecchio.

"Naomi, mi hai fatto prendere un infarto" sobbalza scorgendo la mia figura sull'uscio della porta. senza dire nulla mi precipito da lui e lo saluto con un bacio sulla guancia come facevo quando eravamo piccoli e lo vedevo triste per qualcosa.

"Qualcosa non va piccolo cupcake?" lo canzono.

"Nulla di nuovo, perchè?"

"Mi sembri più agitato del solito"

"Sono più stanco del solito, sai com'è no? Quando la corda viene tirata troppo finisce per spezzarsi. Ho sentito che Jason parte domani, come mai?"

"Deve prendere alcuni documenti a Bradford, starà via un paio di giorni tutto qui"

"O bene, volevo chiederti un favore a dire il vero, se non hai da fare ovvio."

"Hayden anche se ho da fare mi libero, sei il mio cupcake sai che farei di tutto per te."

"Loren voleva andare un paio di giorni in campagna con Prado, nella casa dei Dallas, mi ha chiesto di accompagnarla ma oltre a non avere voglia, non posso lasciare il lavoro, tu sai meglio di me che quando si avvicinano le scadenze diventa un inferno, ti va di accompagnarle? Così non resterai da sola ora che lui non c'è."

"Em, si certo, tanto non è lontano dalla città per me va bene, ne approfitto per scrivere qualche articolo e passare un pò di tempo con la piccola." dico accennando un sorriso che lui ricambia di buon grado dicendo che avviserà subito Loren e che partiremo domani anche noi.

Look Past the End 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora