Capitolo 1

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Yulya

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Yulya

Dal momento esatto in cui Kain si è staccato da me ed è andato via, una voragine si è aperta nel mio cuore, come una ferita che non smette mai di sanguinare e quando credi che finalmente sia guarita, ritorna beffarda a fare male. Io ed Amy ci siamo immerse negli allenamenti e stranamente la nostra cattiva sorte ci ha unite, non abbiamo parlato molto, lei sembra l'ombra di se stessa ed io mi sento spenta ed immotivata. I giorni sono trascorsi così velocemente, che quasi non riesco a ricordare il viaggio che ci ha riportate ad Albanuova. Ricordo solo il grigiore delle giornate, la tensione nell'aria, come se ci fosse una muta aspettativa e la stessa natura reclamasse quel sacrificio, che Amy sta per compiere.

L'indifferenza di Akim è una delle cose che accresce maggiormente la mia sofferenza, non riesce ad accettare il modo in cui ho affidato tutta me stessa a Kain, gli ho donato il mio cuore incondizionatamente, non conoscendo i sentimenti che il mio migliore amico nutriva per me. Ma anche se li avessi conosciuti, sarebbe cambiato realmente qualcosa? Ne dubito. Nell'istante esatto in cui ho posato i miei occhi su quell'uomo, sapevo già che mi avrebbe sconvolto la vita e l'ha fatto, in un modo distruttivo e meraviglioso. Ha preso il mio cuore di ghiaccio e l'ha trasformata in lava incandescente, ci ha messo passione, desiderio, ci ha messo l'amore che mai avrei creduto di poter provare.
Osservo il paesaggio dal finestrino che ci conduce verso la tenuta Deveraux, ripensare all'ultima volta in cui sono stata qui è così strano, sembra un'altra vita e forse lo era. L'auto procede spedita dalla città verso il piccolo paesino, attraversando le strade antiche e così insolite per questo tempo. Tutti sono in silenzio, forse perché sappiamo cosa sta per succedere e che le parole non potranno cambiare nulla.

Quando l'auto si ferma di fronte alla grande casa di Amy, vediamo le finestre illuminate, probabilmente dalla servitù, Amy si avvia velocemente verso il portone ma poi si blocca. Sembra non avere nemmeno il coraggio di bussare, la capisco, una volta entrati tutto avrà inizio e non si potrà più tornare indietro. Mi avvicino a lei e le poggio una mano sulla spalla stringendola.

-Coraggio, sei arrivata fin qui. Noi siamo con te- la sicurezza nel mio sguardo e nelle mie parole deve averla motivata in qualche modo, infatti sospirando bussa alla grande porta.

Una donna di mezza età in divisa viene ad aprirci, sembra non credere ai suoi occhi, ci invita ad entrare iniziando a parlare velocemente. Io ed Akim ci limitiamo a salutare, standocene in disparte. La mia attenzione viene catturata nuovamente, soltanto quando Amy inizia a correre verso una stanza, lungo il corridoio, lasciandosi dietro lo sguardo insospettito e stranito della governante. Jess ed Aiden le sono immediatamente dietro e dopo un po' con uno sguardo, io ed Akim decidiamo di seguirli.
Notiamo il passaggio segreto aperto nello studio e lo imbocchiamo.

-Credi che tornerai a parlarmi prima o poi?- Domando di getto, mentre camminiamo.

Lui sospira -non mi sembrava che ti interessasse tanto parlare con me, mentre scopavi con il futuro custode!- Esclama infastidito.

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