Capitolo 23

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Amy

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Amy

Arriviamo al porto alle prime luci dell'alba. Non c'è quasi nessuno in strada, i banchi di legno del mercato sono ancora abbandonati, in alcuni angoli dei mendicanti si stringono coperte logore per proteggersi dal freddo. Una nave enorme, di quelle che ricordando i vascelli nelle bottiglie troneggia al centro. In lontananza riconosco una carrozza, è dei Deveraux e poco distanti ci sono due figure incappucciate.

-Frederick lì!- Indico, scendendo da cavallo e lui fa lo stesso.

-Credi siano loro?- Domanda.

-Ne sono certa, sulla carrozza c'è lo stemma di famiglia, andiamo- prendo il suo braccio e ci avviamo.

-Madre!- La chiamo e lei si volta subito sgranando gli occhi, è una bella donna alta e dai capelli biondi come i miei. Li porta legati in una sofisticata acconciatura ed è avvolta in un vaporoso abito riccamente ornato.

-Anita? Cosa ci fai qui e lui perché è con te?!- Indietreggia inorridendo -cosa ti ha fatto? Cosa vuole?!-

-Madre, madre calmatevi. Ho usato il pugnale, ora è libero dai flussi negativi. Non è lui che dobbiamo affrontare- cerco di spiegarle.

-Custode Deveraux! Due amuleti così vicini è inaudito! E come sapete tutte queste cose sul pugnale?- Un uomo alto e robusto coperto da un cappuccio ci interrompe. Vedo l'amuleto dalla pietra gialla al suo collo ed una fitta di potere mi colpisce, facendomi gemere. Lui fa lo stesso, capisco di trovarmi davanti al Custode Kireyev, antenato di Yulya.

-Ascoltatemi vi prego non c'è tempo da perdere, io non sono solo Anita Deveraux e lui non è soltanto Frederick Van Dalen. Noi siamo Amy Deveraux e David van Dalen e veniamo dal futuro- a quelle parole mi fissano increduli.

-Questo non è possibile- risponde scettico l'uomo.

-Sto dicendo la verità e se non ci aiuterete, tutti i nostri sforzi saranno stati vani. Abbiamo utilizzato l'antico rito per tornare indietro- cerco di essere convincente.

-Nemmeno i futuri Custodi userebbero l'antico rito con tanta leggerezza, state attenta a ciò che dite donna- ribatte lui duramente. Irritata da questa affermazione sto per rispondere in malo modo, ma David mi stringe un braccio per farmi tacere.

-Nemmeno se l'equilibrio si fosse definitivamente spezzato? Stavamo per morire tutti, non avevamo altra scelta- allora il dubbio si dipinge sui loro volti.

-Ma com'è possibile? Insomma avete preso i loro corpi? Il corpo della mia Anita?- La donna infuriata si avvicina a me.

-Vi sbagliate madre, sono sempre io. Soltanto che oltre la mia vita, ne ho vissuta un'altra. Frederick ci ha maledetto entrambi o ci meledirà, sono alquanto confusa al momento... Comunque sia dopo che mi sono pugnalata per evitare di sposarlo, con il potere del mio amuleto mi ha fatta rinascere nel corpo di Amelie Deveraux, nell'anno 2128. L'aver utilizzato l'amuleto in questo modo, facendolo sfruttare successivamente dai membri della sua futura famiglia, per ottenere ancora più ricchezza e potere ha incrinato sempre di più l'equilibrio. Poi c'è stata la mia rinascita, una strenua lotta che mi ha riportata di nuovo all'amuleto. Ma ormai era troppo tardi, nemmeno distruggere l'artefice di tutto questo ha ristabilito l'ordine. Avremmo dovuto capirlo dalla Terza Guerra che ha colpito il mondo decimandolo, che l'equilibrio era compromesso...- Cerco di essere il più riassuntiva possibile e dalle loro facce cineree capisco che stanno iniziando a credermi.

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