Capitolo 5

5.2K 357 59
                                    

Amy

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Amy

Cavalco verso il lago, spero di arrivare presto, la giornata è molto calda ed ho assolutamente bisogno di rinfrescarmi. È una settimana che evito il mio posto preferito, per l'esattezza da quando ho conosciuto quel misterioso conte Van Dalen. Mia madre è stata molto chiara al riguardo, il figlio di Elonore Van Dalen non deve rientrare nella mia cerchia di amicizie, se cerchia possiamo definirla, la mia unica amica è Marie. Odio quelle dame impettite e viziate...

Lego Tulla ad un albero e finalmente mi avvio verso la piccola radura.

Il canto degli uccellini ed i raggi che mi illuminano il viso, mi donano una sensazione di pace. Mi siedo sulle sponde del lago e faccio scivolare le mani tra le acque fresche godendo dell'immediato refrigerio, ne accarezzo la cristallina superficie immersa nei miei pensieri.

-Mi chiedevo quando vi avrei rivista- una voce profonda interrompe il mio rimuginare, facendomi sobbalzare ed alzare immediatamente.

Alza l'angolo della bocca, piegando in un sorriso ammaliante le sue labbra carnose. Quando alzo lo sguardo affondo i miei occhi nei suoi e come l'ultima volta rimango estasiata. Non credo di aver mai visto un colore così particolare e bello, puro argento liquido.

-C... Conte Van Dalen, non dovreste essere qui, credevo foste in viaggio!- Balbetto, volendo subito rimangiarmi quelle parole così scortesi. Ora capirà che lo stavo evitando!

-Siete tornata qui solo perché eravate certa di non incontrarmi?- Mi fissa deluso -Non credevo che la mia persona vi fosse tanto sgradita contessina. Il nostro primo incontro per me è stato oltremodo piacevole invece.-

Mi sento così strana, cosa mi sta succedendo? È solo la seconda volta che lo incontro e già farei qualunque cosa per togliergli quella espressione intristita.

-Ma no... Io ecco... Le nostre madri- cerco di giustificarmi. Mi escono solo frasi sconnesse, vengo sempre accusata di parlare troppo e talvolta di essere eccessivamente sfacciata. Invece ora non riesco a spiccicare una parola, l'ultima volta che ci siamo visti è andata meglio. Forse perché, mio malgrado, ho passato l'intera settimana a sognare due ammalianti occhi di ghiaccio? Oppure perché prima rimuginavo proprio sul nostro incontro?

-Capisco... Vostra madre deve certamente avervi vietato di parlare con me, conoscendo l'astio che c'è tra le nostre famiglie... Ne sono stato messo al corrente qualche giorno fa. Ma sapete contessina, credevo che voi non foste il tipo da accettare di buon grado gli ordini- sorride insinuante.

Dovrei rimproverarlo per aver detto una cosa del genere, dovrei sentirmi offesa. Invece un sorriso sfugge anche dalle mie labbra, perché ha capito perfettamente il mio modo di essere in due soli incontri e stranamente non ne sembra infastidito come la maggior parte dei giovani nobili che ho conosciuto, ne sembra affascinato.

-Siete sfacciato almeno quanto me conte e credetemi, nella mia vita raramente ho incontrato qualcuno che lo fosse- rispondo, sedendomi nuovamente sull'erba umida e lui fa lo stesso.

Remind: Il Compimento del Destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora