Capitolo 19

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Yulya

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Yulya

Mi stringo a lui, mai, mai mi sono sentita pienamente di qualcuno. Mi tiene incollata al suo corpo e mi sento così felice ed in colpa allo stesso tempo.

-Non pensarci, ci siamo solo io e te- sussurra dandomi un bacio sulla tempia.

-Io, te ed il resto del mondo da proteggere Kain- sospiro affondando il viso nel suo collo e respirando il suo profumo, sento l'amuleto poggiato sul mio petto pendere come una condanna. Passo una mano sulla sua guancia, sfioro il filo di barba che la ricopre.

-Come hai fatto a sopravvivere?- Aggiungo incuriosita cercando di distrarmi. So già che se mi fermassi a pensare correrei via a gambe levate da questa camera. Lui è la mia debolezza ed io ci sono ricaduta, nel momento più sbagliato, quello in cui ho iniziato a ricoprire il ruolo per cui sono nata. La vecchia me si sarebbe presa a calci da sola.

-Ero in condizioni gravissime, quasi disperate ed ero privo di sensi. Quando stavo per morire mio padre non ha avuto il coraggio di lasciarmi andare- abbassa d'un tratto la voce.

-Ha usato l'amuleto vero?- Stringo ancora di più la sua mano. Che conseguenze avrà tutto questo?

-Non giudicare troppo male la mia famiglia Yulya, non è facile veder morire uno dei tuoi figli davanti ai tuoi occhi- sembra quasi indurire la sua espressione, come a voler difendere suo padre.

-Ora capisco perché l'ha fatto, non hai bisogno di darmi spiegazioni. Secondo le nostre leggi essendo tu il successore degli Annelsey, lui aveva il diritto di fare di tutto per salvarti- a quelle parole la sua espressione diventa triste -ma detto francamente non credo che Amy avrebbe qualcosa da ridire ed essendo io la nuova Custode, ti posso assicurare Kain Annesley che non ho nessunissima obiezione- dico, salendo sul suo corpo e ricominciando a baciarlo, affondo le mani nei suoi morbidi capelli lunghi e mi godo il sapore divino delle sue labbra.

-Perché io?- Domanda d'un tratto ed io non posso fare a meno di interrompermi. Blocco le sue mani ai lati della testa con un sorrisetto furbo.

-Insicuro futuro Custode Annesley?- Domando impertinente.

-Pura curiosità- glissa.

Riprendo a baciare il suo viso ed il suo collo -perché tu chiedi? Ci ho messo molto per rispondermi...- Spiego tra un bacio e l'altro - perché dalla prima volta che ti ho visto era come se vedessi la copia di me stessa. Impavido, coraggioso, passionale, ma allo stesso tempo eri tutto ciò che io non ero e che non sapevo nemmeno di voler essere- mi fermo guardandolo negli occhi e mettendo finalmente a nudo i miei pensieri più profondi.

-Eravamo così simili ma tu eri molto più coraggioso di me. Tu non avevi paura di dire ad alta voce ciò che pensavi, di mostrare la tua insoddisfazione. Mentre io me ne stavo rilegata nei confini che mi ero costruita, senza neanche rendermi conto che mi stavano stretti- poggio la mia fronte sulla sua. Sembra soddisfatto della mia risposta, si libera le braccia e le affonda nei miei fianchi, stavolta è lui a baciarmi ed a condurre il gioco. Questa è un'altra cosa che adoro, mi tiene sempre testa, con lui è una sfida continua. Brividi, calore e cuore impazzito, ecco cosa provavo durante queste ore e cosa provo adesso. È una droga, un irresistibile veleno di cui non posso fare a meno.
Non vorrei staccarmi mai, eppure improvvisamente mi ritorna in mente Akim. Lui ha passato gli ultimi giorni a vegliarmi e merita che sia io a digli di essermi svegliata! Così decido di alzarmi e staccarmi da lui in uno scatto, o non avrò più il coraggio di farlo.

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