Capitolo 20

3.7K 286 55
                                    

Yulya

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

Yulya

Quelle parole hanno fatto scendere nella sala un raggelante silenzio. Non so assolutamente come comportarmi in una situazione del genere. Mi volto verso Kain, cercando una conferma, lui annuisce ed io mio malgrado provo un pizzico di risentimento. Quanto dolore ci saremmo risparmiati? Perché non hanno confessato prima la verità? Mi stacco leggermente da lui confusa. Kain mi blocca e mi stringe nuovamente a sè.

-Sai che questa vita per me è un enorme fardello, con quale cuore credi avrei potuto condannare la mia amata sorella a questo?- Mi chiede con il dolore impresso sul volto.

Abbasso il viso, so di essere egoista, probabilmente non avendo un fratello o una sorella non posso capire il suo punto di vista, poi lo sguardo mi cade su Akim. Per salvare colui che considero al pari di un fratello, io cosa avrei fatto? Il dubbio inizia ad insinuarsi in me, dubbio che in un secondo diventa una certezza, avrei fatto esattamente la stessa cosa.

-Sai che non te lo permetterò Briana- la mia attenzione viene nuovamente catturata da entrambi.

La ragazza fa un sorrisetto e si porta i lunghi capelli dietro le spalle, poi inaspettatamente sfodera una  delle lame che teneva nascoste. Si mette in posizione di attacco facendo sussultare tutti, lo sguardo deciso e fiero mi ricorda tanto quello di suo fratello. Sono gemelli, era così palese.

-Sapevo che l'avresti detto. Ma dovrai combattere con me fratello, secondo le leggi è mio diritto rivendicare il mio ruolo- sta per avanzare ed i genitori sgranano gli occhi, sua madre si porta una mano al cuore, dal suo viso sembra essersi materializzato il suo peggiore incubo. Kain si irrigidisce, sembra stravolto ed indietreggia inorridendo.

-Non posso combattere contro di te!- Alza le mani, probabilmente non credeva che Briana arrivasse a tanto. Sinceramente nemmeno io, anche se le leggi sono tutte dalla sua parte. Nel caso dei gemelli entrambi devono essere cresciuti da custodi e nella competizione più spietata, competizione che sfocerà raggiunta la giusta età in un combattimento, che potrebbe essere all'ultimo sangue.

-Allora automaticamente il tuo ruolo passa a me- afferma austera. Lo vedo irrigidire la mascella e prendo il suo braccio per consolarlo, sento i muscoli tesi sotto le mie mani. Dei bisbigli cominciano a diffondersi nella sala, tutti disapprovano questa situazione "è inconcepibile" sento borbottare. Vorrei urlare a questi uccellacci del malaugurio di starsene zitti e tornare alle loro faccende! Li fulmino con lo sguardo stizzita.

-Figli miei vi prego, prendetevi del tempo per pensarci. Queste sono considerazioni da fare in privato- cerca di farli ragionare il padre.
Entrambi però sono così testardi da non dargli ascolto e continuano a guardarsi in cagnesco, a questo punto decido di prendere in mano la situazione. Mi stacco da Kain e mi avvicino a Briana, così fa affiancarmi a lei.

-In quanto attuale Custode in carica del Secondo stato, chiedo a nome mio e della Custode Deveraux- dico, aspettando un suo cenno d'assenso che non tarda ad arrivare -di lasciarci immediatamente soli. Abbiamo molto di cui parlare e sono questioni da decidere ai vertici, pertanto invito tutti ad uscire- li fisso minacciosa, nessuno oserebbe mai contraddirmi. Inoltre se solo osassero farlo mi divertirò molto a togliermi qualche sassolino dalla scarpa, non ho dimenticato come mi hanno trattata poco fa. Lentamente escono tutti, tranne i genitori di Kain, Alekseij, Jess, Aiden, David ed Akim. Vedo Kain avvicinarsi nervosamente a noi una volta rimasti soli.

Remind: Il Compimento del Destino Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora