CAP.39 ANNEGARE I DISPIACERI

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"Non sei che una pazza stalker molestatrice di uomini e, se fosse per me, ti lascerei marcire in galera a vita. Ora, togliti dai piedi!", urlo.
"Non sai niente, e se pensi che lui possa essere felice con una piccola e insignificante puttanella venuta da fuori città ...", arriva sul punto di scagliarsi su di me quando, improvvisamente, viene afferrata con violenza alla gola da Damon.
Diventa livida.
"La devi smettere, Lilith!", la sua voce è minacciosa.
Lei lo guarda insistentemente:
"questa non va bene per te, Damon!", urla isterica la psicolabile.
"Come cazzo pretendi di sapere cosa va bene o non va bene per me?!", risponde lui con la bile alla bocca.
"Io sola posso darti ciò di cui hai bisogno, quando lo capirai?", la sua voce diventa ad un tratto tanto dolce quanto da farmi venire il vomito e i suoi occhi si trasformano in due languidi laghetti.
"Pensi di essere tu la donna giusta per me, che dici?", la sua voce è piena di disprezzo ma molla la presa per evitare di strozzarla.
Lilith fa un respiro e continua a tenere gli occhi spalancati da squilibrata, si raddrizza e fa un passo verso di lui.
"Lo capirai che l'unica donna per te sono io, nessun' altra! Ti piaceva scoparmi, non è vero? Sei solo un misero assassino, ho fatto di tutto per te, io ucciderei per averti!".
Damon diventa bianco come un cencio.
"Era solo ginnastica, Lilith, con te era tutto vuoto, come sei vuota tu!".
Sono a disagio e mi sento un'intrusa. Lo so che scopavano prima che arrivassi io, ma sentirlo dalla sua boccaccia e' proprio una doccia fredda! E poi credevo di essere la sola a sapere del suo tremendo passato... mi ha mentita.
"Non sono mai stato tuo, se non in quel modo. Ora vattene via altrimenti chiamo la polizia!", la sua voce è implacabile.
Il tempo sembra essersi fermato mentre loro due si fissano con occhi ardenti di rabbia.
Stranamente Lilith si volta e se ne va.
Mi sento spaesata, il sangue martella le mie vene e avverto un senso di soffocamento, ultimamente è la sensazione più frequente.
Questa è senza alcun dubbio una delle circostanze più penose ed umilianti della mia vita. Il confronto tra il mio ragazzo e la sua ex amante, psicopatica. Cosa faccio ora?
Giro i tacchi offesa e vado via come mio solito, oppure provo ad esaminare la situazione con calma? In fondo è una donna inutile e debole, non posso credere alle sue crudeli parole.
Chiudo gli occhi per un attimo e... penso che io sia la donna giusta per lui!
Damon ha il volto tirato e stanco, ci ritroviamo occhi negli occhi: "credevo fossi l'unica a sapere del tuo passato", esclamo delusa.
"Non gliel'ho detto io, è stato mio fratello. All'epoca aveva l'abitudine di fare colpo su qualcuna gettando fango su di me!", replica a tono.
Penso che Kol sia proprio una brutta persona, perché queste cose non si raccontano. Resto sempre più allibita!
"Allora, che si fa adesso che lei è tornata alla carica?", gli chiedo, stringendogli la mano e avidamente, fissandolo inquieta.
"Adesso chiamo la clinica nella quale era ricoverata, voglio sapere perché l'hanno già dimessa", risponde afferrando il suo smartphone.

Si mette in contatto con il reparto di psichiatria e gli riferiscono che è stata rilasciata per buona condotta.
Dopo così poco tempo? Ma siamo impazziti?
Purtroppo è così, dobbiamo convivere con questa situazione e farcene una ragione.
"Non pensarci, almeno per stasera!", esclama chinandosi su di me e baciandomi dolcemente. Mi sciolgo. Sorseggiamo vino rosso, mai come stasera voglio davvero annegare tutti i dispiaceri nell'alcol ... e ci riesco.
La tensione dell'ultima ora se ne va, lentamente, e ci resta soltanto una cosa da fare... quella cosa che ci riesce meglio...

The Smoking Girl #wattys2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora