CAP.22 L'ANGOSCIA

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******Scorri la foto, Music: "B3", Placebo

Durante la notte sono irrequieta, continuo a girarmi e rigirarmi nel letto senza riuscire a chiudere occhio.
Penso al suo sguardo di ghiaccio che mi fissa, alle sue mani forti che mi sfiorano, alle sue labbra sensuali che mi baciano. Flash di ieri sera mi ossessionano durante il giorno, mi sento in colpa per non essere riuscita a lasciarmi andare, tutto per colpa dei miei ingombranti traumi.

Comunque oggi è domenica e dalla finestra entra il sole, per questo decido di andare a correre per scaricare un po' di tensione. Mi infilo le scarpette, metto la tuta, le auricolari e parto.
E' rassicurante il vento sulla faccia, sento che a breve sarà primavera.
Percorsi i miei dieci chilometri, rientro in casa e mi accorgo di aver ricevuto un messaggio: " E' inutile che scappi, tanto ti troverò". Il numero di telefono dal quale proviene mi è sconosciuto, in cuor mio spero si tratti di uno scherzo. La mia più grande paura è che possa trattarsi di quella bestia, del mio stalker, di quell' incubo, che sta usando un altro numero per terrorizzarmi. La tensione nervosa mi fa barcollare, ho le vertigini. Devo stendermi poichè mi gira la testa e tremo.

"Cos'hai cara?!", esclama Queen mentre si accorge che sto male. "Niente, ehm... sono andata a correre, è solo un calo di zuccheri, non preoccuparti ", invento una scusa per giustificare questa sorta di collasso.
"Ho ricevuto questo messaggio", le mostro il telefono.
"Prova a chiamare, senti chi ti risponde", suggerisce.
"Ci ho già provato una volta ma squilla a vuoto", ribatto.
Inconsciamente non ci riproverei più.
"Prova chiamando in anonimo, magari così risponde", replica, non ha tutti i torti.
Aspetto che Queen esca dalla stanza e, nonostante io abbia una paura profonda e viscerale, faccio come ha detto lei: ho il cuore in gola e spero con tutta me stessa di non riconoscere la sua voce. Dopo parecchi squilli non risponde e tiro un sospiro di sollievo!
Qualche attimo dopo il telefono comincia a suonare e mi balza il cuore in gola ... fortunatamente è Damon!

"Pronto?!"
"Ciao", mormora affettuosamente. "Stai bene? Ti sento strana...", continua.
"Si, sto bene, a te come va?!", rispondo.
"Male, devo vederti. Posso venirti a a prendere?".
Tutt'a un tratto mi si schiarisce la giornata, sono felice che non ce l'abbia con me.
"Ok, quando?!", chiedo.
"Arrivo!"
Odio le improvvisate, ma sono talmente contenta che posso sopportare. I miei capelli sono indecenti per cui decido di legarli con una coda.
Giusto il tempo di infilarmi un paio di jeans e una camicetta che suona il campanello, è lui!
Appena apro la porta mi appare più sexy del solito: porta un paio di jeans strappati all'altezza delle ginocchia, una camicia di jeans un po' aperta che lascia intravedere la clavicola e un giubbotto nero di pelle. Mi sorride, i suoi occhi scintillanti sembrano ancora più azzurri ed io mi sciolgo come la neve al sole.

"Andiamo a casa mia", sussurra nell'orecchio avvicinandosi, sfiorandomi la guancia.
"Va bene".

The Smoking Girl #wattys2022Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora