Te lo giuro

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Pov's Federico
Vedo Ben strano, non risponde alle domande e fa movimenti meccanici, non so perché si sta comportando così, sarà forse quella ragazza che lo rende demoralizzato e pensieroso?
Be, sinceramente manca anche a me, ma a lui sicuramente di più. Sono le 19.30, mancano poche persone e l'instore è finito.
Pov's Benjamin
Questo instore non ha senso per me, non sono in grado di poter sorridere veramente oggi, mi manca qualcosa, sono pensieroso, è possibile che mi manchi lei? Forse mi mancano i suoi occhi verdi come gli smeraldi, forse i suoi sorrisi timidi oppure i suoi abbracci pieni di affetto? Forse tutto. Mi manca tutto di lei, mi manca lei, e non c'è niente che mi possa tirare su di morale, o forse si...?
Pov's Ornella
Sono le 20.00 e sicuramente avranno finito, perciò decido di chiamare lo zio e dirgli di andare, così gridai dall'altra stanza
- Zio sono le 20.00, andiamo!- gridai in modo elettrizzato, così mi diedi una rinfrescata per poi uscire di casa con mio zio e Veronica, anche lei era emozionata, ma gli ho messo le cose in chiaro: prima dammi spazio a me o ti faccio estinguere. Si sono troppo carina con le persone, lo so!. Il tragitto in macchina durò dieci minuti, e scesi vedendo alcune ragazze ancora li e gli chiesi
- È finito l'instore?- chiesi cercando di non sembrare agitata. Una ragazza rispose
- Si, e se ne sono già andati, stiamo cercando di capire dove sono andati!- esclamò quest'ultima guardandomi, allora io sorrisi e le dissi cercando di essere realista
- Ma già loro sono in Hotel, come sempre d'altronde, sicuramente saranno in quello centrale!- esclamai recitando la mia parte, cercando di indirizzarle nella parte sbagliata, cavolo che sanguisughe, non capiscono che vogliono privacy!. La più oca del gruppo allora disse
- Hai ragione, perché non ciò pensato prima?- domandò più che altro a se stessa, <forse perché non hai un cervello gallina?> disse la mia coscienza aggressiva, successivamente si allontanarono tutto il gruppo salutandomi ed io controllai il telefono. Avevo due messaggi, uno da Benji e uno da un numero sconosciuto. Il numero sconosciuto constatai che era Fede, come cavolo aveva il mio numero? Ma la vera domanda me la feci su quello che aveva scritto, lo lessi bisbigliando
- Ehy ciao, sono Fede! Volevo solo dirti che Ben era strano oggi all'instore, non so che gli sia preso, forse con te si potrebbe aprire- lessi tutto e poi gli risposi con "Ci parlerò presto, grazie di avermelo detto!", scrissi mentre ero preoccupata, ci avrei parlato mooolto presto, esattamente tra cinque minuti. Lessi anche il messaggio di Ben che diceva "Ho finito, sono al Bar, molto carino", gli risposi con un "Ok ben, riposati, a dopo". Detto questo mi incamminai verso il bar, che distava due minuti da li, appena entrata vidi Ben di spalle e Fede che parlava, restai li per un po' a guardarli, finché, con le mani tremanti, scrissi a Benji "Girati", in quel momento vidi lui aprire il telefono e irrigidirsi e guardarsi intorno, finché si alzò e non si girò verso me. In quel momento il tempo si fermò, il mondo si estraniò da noi, c'erano solo i nostri sguardi, nessuno. Inizialmente stupito mi fissò, ma dopo con il suo sorriso mi fece capire il suo essere contento, e li mi precipitai tra le sue braccia aperte, sentendo brividi che non si provano con un semplice abbraccio!. Scoppiai in lacrime, e Ben sentendolo mi alzò il viso verso di lui per rassicurarmi, ma l'effetto fu tutt'altro. Mi persi in quei pozzi profondi, come sempre, non smetterò mai di dirlo...
Restammo così per attimi infiniti, poi lui parlò
- Che bella sorpresa, non mi abituerò mai...- mi sussurrò vicino l'orecchio, in quel momento lo strinsi più forte, finché non mi staccai e guardai Fede. Era allegro come non mai, perciò decisi di correre verso di lui e respirare il suo profumo, sentendo il calore di quegli abbracci dove dormire. Prima di staccarmi gli sussurrai un "ciao Fefè", per poi staccarmi. L'istante dopo mi sedetti e iniziai a raccontare ai due budini curiosi, quello che è successo alle loro spalle. Dopo questo arrivammo ad un altro discorso, domani dovevano partire FUORI dalla Sicilia, questo voleva dire che non ci saremmo più potuti vedere...
A quel punto mi demoralizzai e dissi
- Questo significa che non possiamo vederci più...- sussurrai rattristita da quelle parole. Fede subito intervenì dicendo rivolto a me e Benji
- Non pensare che non verremo a trovarti! Per noi sei un'amica importante!- disse serio per poi dedicare uno strano sguardo a Benji, che non riuscì a decifrare
Pov's Federico
-... per noi sei un'amica importante- dissi guardando Ben e la sua reazione, come credevo appunto a quelle parole riservò una smorfia di disapprovazione, come se per lui non fosse una semplice amica, come pensavo...
Pov's Benjamin
Un'amica? Certo! Ma è così che la pensavo? A parte che quando ha abbracciato e guardato negli occhi Federico mi ha... dato... fastidio?. Basta Benjamin, non puoi dire questo!.
Pov's Veronica
Ornella non uscì più perciò entrai e la vidi seduta al tavolo con i due, fa un effetto strano questa situazione!. Vedendo che stavano parlando evito di andare a disturbarli per una stupida foto ed esco fuori sorridendo per lei.
Pov's Ornella
Il tempo è un gran bastardo, erano già le 22.00 e io dovevo rientrare. Mi alzai salutando Fede stringendolo forte a me e guardandolo sussurrando "grazie di tutto", amavo i suoi abbracci, ma quelli di Ben...
Sciolto l'abbraccio mi girai verso di lui, che si propose per accompagnarmi fino alla Feltrinelli, dove mio zio mi aspettava impaziente. Mi prese per mano, facendomi diventate un pomodoro, ogni volta che lo faceva, e io ricambiavo stringendogliela. La luna illuminava lievemente i nostri corpi, che si muovevano nel buio con solo poche luci dei negozi attorno a loro. I nostri passi erano lenti, come se volessimo bloccare il tempo e restare infinitamente insieme. Arrivati dietro la Feltrinelli ci fermammo e ci mettemmo uno di fronte l'altra, guardandoci tristemente, non per sempre, ma sicuramente per l'ultima volta prima che passi molto tempo. Benji allora parlò piano, come per non rovinare il momento
- Questo non è un addio, te lo giuro...- disse sussurrando per poi stringermi in un abbraccio pieno di sentimento e malinconia. L'ultimo sguardo fu quello che ci fece salutare, silenziosamente, i nostri occhi parlavano da soli, così lentamente, come la sera prima, mi allontanai senza mai girarmi, perché avrebbe fatto male e mi avrebbe fatto cambiare idea, ma sentivo il suo sguardo bruciare su di me, su i miei movimenti, così appena salì in macchina, in preda a troppe emozioni mai provate, pensavo a lui, ai suoi occhi e alle sue parole, "te lo giuro", anche io te lo giuro Ben, anche io...

È troppo triste questo capito vero? Be, tranquille che non vi lascio per sempre in lacrime, presto vi verranno le palpitazioni, vi dico questo e nient'altro.
Baciii😘

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