Sorpresa

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Pov's Benjamin
- sono qui adesso piccola, shh!- le sussurrai accarezzandole i capelli, quei capelli ricci che mi sono mancati tanto. Dopo interi minuti di silenzio, che veniva interrotto dalle nostre lacrime, si staccò da me, toccandomi il viso, come per assicurarsi che fossi veramente qua con lei. Appena riuscì a calmarsi un po' mi guardò, ancora con gli occhi lucidi, e mi disse
- Finalmente sei qui con me amore mio, sei davvero qui, mi sei mancato così tanto, non ho parole per descrivere la mia felicità...- sussurrò abbracciandomi di nuovo. Finalmente potevo sentire il suo profumo dopo tre lunghi mesi, tre mesi che passarono lenti come la più brutta delle torture. Ad un certo punto la vidi sbarrare gli occhi e arrossire, dicendo
- Ben, siamo davanti a tutta la scuola, e ci stanno fissando...- sussurrò timidamente staccandosi, non cambierà mai, amo il suo essere timida. Dopo queste parole le presi la mano, e fregandomene degli sguardi di tutti, la portai con me davanti la macchina, e la feci salire. Appena saliti, dando il segnale di partire all'autista, le dissi
- Amore, stiamo andando a pranzare al Charleston, devo dirti una cosa, anzi due, tranquilla non è niente di cui preoccuparsi!- esclamai vedendola sorridere, quanto lo amavo il suo sorriso!.
Pov's Ornella
Per tutto il viaggio stetti appoggiata con la testa sulla sua spalla, e pensavo a cosa mi avrebbe dovuto dire, ma soprattutto pensavo al Charleston, il luogo in cui ci siamo baciati per la prima volta...
Mia mamma ha preso bene la nostra relazione, è felice per me! A proposito di mamma, la devo avvisare dell'accaduto, e quindi le scrivo un veloce messaggio che dice "sono con Ben, poi ti spiego", scrissi senza allungare il discorso. In venti minuti arrivammo e scendemmo, e entrammo nel locale sotto braccio, sedendoci nel primo tavolo libero che il cameriere aveva indicato. Ordinai un piatto di anelletti al forno, e lui le solite lasagne, ne va pazzo!. Ad un certo punto inizia a parlare
- Volevo dirti una cosa importante, siccome appena ricominceranno i concerti, la prima data sarà in Sicilia, vorrei che tu fossi la mia ospite sul palco, accanto alle ragazze disabili, e vorrei anche che fossi tu la ragazza a cui dedicheremo la canzone, e...- io annui felice e gli feci cenno di continuare, successivamente disse
- E li, davanti a tutti, vorrei rivelare il nostro fidanzamento, in modo che sia ufficiale!- disse titubante, come se avesse paura della mia reazione. A quel punto, la mia felicità salì alle stelle, e finalmente, potei sentire di essere amata, voleva presentarmi al mondo, voleva farmi capire in tutti i modi che mi amava, e io avrei fatto lo stesso con lui, qualsiasi cosa. Mi alzai dalla sedia ed andai ad abbracciarlo, dopo di che gli risposi
- Ma certo che si, non aspettavo altro, io voglio stare con te, e non c'è niente che ce lo impedirà!- esclamai quasi commossa da quella confessione. Arrivati i nostri piatti, e impazienti di poter parlare, finimmo in fretta, per poi lui, come sempre cocciutissimo, andare a pagare il conto. Appena usciti, ci ritrovammo a passeggiare sulla sabbia, ormai fredda a causa dell'inverno, mano nella mano, come prima. Il venticello invernale punzecchiava i nostri visi, mentre il silenzio parlava per noi. Appena ci fermammo, non curanti di niente e di nessuno, ci sedemmo sulla sabbia, cioè lui lo fece, io mi misi sopra di lui. Mentre ero appoggiata a lui e guardavo il mare, come lui d'altronde, mi carezzava i capelli, una sensazione fantastica, soprattutto se a carezzarmeli è lui. Fui io a parlare per prima, spezzando il silenzio
- Davvero lo vuoi fare?- gli domandai accertandomi che ne fosse davvero sicuro, infatti di tutta risposta mi sussurrò un "certo amore", vicinissimo l'orecchio, per poi continuare e dire, cambiando discorso
- Comunque volevo dirti che... be... tra circa 48 ore io e te saremo a New York.- mi disse esitante. A quel punto mi staccai dal suo petto e strabuzzando gli occhi dissi
- Che cosa? Sei serio?- domandai sbalordita, mentre guardavo il suo volto divertito, finché mi rispose
- Certo, mai stato più serio, sta sera prepara la valigia, perché domani non avrai tempo, dato che ti porterò in uno splendido paradiso chiamato terme!- esclamò facendomi sorridere, e di punto in bianco ci baciammo, ma sta volta con qualcosa di più, passione? Può darsi. Mi girai completamente verso di lui e mi misi a cavalcioni sulle sue gambe, mentre qualcosa di nuovo nasceva, mentre le nostre lingue danzarono per la prima volta. Appeno dopo pochi minuti ci staccammo per prendere fiato, disse in un sussurro
- Ti amo...- a quelle parole mi sciolsi, mi fecero un effetto assurdo, sentirselo dire, così dal nulla, mi portò a sorridere come un ebete per poi rispondere con "anche io Ben, anche io ti amo...", mentre riprendemmo a baciarci. Dopo alcuni minuti ci staccammo, e vidi una scintilla nei suoi occhi, che li rendeva ancora più luminosi. Ben si accorse che lo stavo "mangiando con gli occhi", perciò si mise a ridere, facendomi guardare le sue labbra così carnose e morbide, che veniva da mordere. A quella visione mi morsi il labbro, e all'improvviso Ben si avventò di nuovo sulle mie labbra, e iniziò a baciarmi ancora, per altri minuti, finché io, presa da una specie di scossa, gli morsi il labbro, facendogli uscire un piccolo verso dalle labbra. A quel gesto mi staccai, e un po' mortificata e imbarazzata, mi nascosi nella sua spalla, credendo di avergli fatto male. Dopo un po' Ben iniziò a ridere, facendomi girare verso lui, e dire
- Non ti facevo così selvaggia, mi piace!- disse facendo un sorriso malizioso, che sul suo volto stava ancora meglio. Ad interrompere i nostri sguardi fu il mio telefono, era Federico, Federico? Un po stranita risposi dicendo "pronto?", subito dopo la voce di Federico disse
- Puoi passarmi Ben per favore? Non mi risponde al telefono!- io risi per poi dire
- Si te lo passo!- risposi passando il telefono a Ben. La telefonata da parte di Ben era composta di risposte a monosillabi, appena chiuse la chiamata ridandomi il telefono mi disse
- Fede mi ha detto che sta già in aeroporto, sta andando a trovare sua madre.- io annui, e mi accorsi solo in quell'istante che ero ancora nella posizione di prima, e cercai di spostarmi imbarazzatissima, ma due mani su i miei fianchi me lo impedirono bloccandomi. Benji a quel punto disse
- A me mica da fastidio, puoi rimanere benissimo così, anche per tutta la sera!- esclamò ridendo, con un pizzico di malizia, non potrò mai abituarmi a questa sua parte perversa, ma mi piace devo ammettere!.
Pov's Benjamin
Purtroppo la sera giunse, il pomeriggio passò e ci divertimmo, ma era ora di rientrare, doveva tornare a casa, perciò l'accompagnai. Arrivati scesi con lei, fino ad arrivare al portone. Ci salutammo contenti della giornata trascorsa, contenti del giorno successivo che avremmo trascorso insieme, e contenti del nostro essere di nuovo accanto. Ci scambiammo un dolce bacio, e poi lei scomparì dietro il portone. Tornai in Hotel, e andai a farmi una bella doccia rilassante e calda, che avrebbe concluso questa splendida giornata in bellezza.
Pov's Ornella
Arrivata a casa, felicissima, corsi verso mia madre, e l'abbracciai, raccontandole l'accaduto di oggi, contagiandola con la mia felicità. Erano le 20.30, dato che Ben mi riportò a casa prima di cena, riluttante, perché dovevo fare la valigia, e poi pensandoci anche un'altra valigia dovevo fare, quella per andare a New York... al solo pensiero mi spuntò il sorriso, non potevo ancora crederci!. Cenai in fretta, e alle 21.00 precise, andai a fare le due valigie, dividendo quasi tutti i miei vestiti, reputandoli più adatti per quell'occasione, infatti per le terme, optai per tre costumi (lo so che per un giorno è esagerato, ma io sono così!), e dei capi d'abbigliamento molto più leggeri in confronto a quelli che ho messo nella valigia per New York (sciarpe, cappelli, poncho, maglioni di lana pesante ecc...). Appena finite entrambe le valigie, intorno le 22.30, andai a farmi una bella doccia rilassante, come la chiamo io "anti stress e ansia". Appena finito mi misi il pigiama, e puntando la sveglia alle 7.00, dato che Ben sarebbe passato alle 8.30 a prendermi, mi coricai, sempre con mille pensieri in testa, che però ovviamente sono dedicati tutti a lui, a Ben, infatti il mio ultimo pensiero, prima di cadere tra le braccia di Morfeo, fu propio lui.

Holaa! Como estas? Okay basta, faccio pena in Spagnolo!. Bando alle ciance, vi è piaciuto il loro incontro dopo tre mesi? Ci sono state tante sorprese, e di sicuro c'è ne saranno ancora, mi raccomando tenetevi sempre aggiornate!
Bacino 😘

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