Un anno

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Pov's Narratore esterno
L'estate è finita per i quattro. Tutte le giornate trascorse hanno lasciato il segno nelle loro vite. Anche se con malinconia, sono tornati tutti alle loro vite. Benji, Fede e Ornella sono tornati a Modena. Gaia è tornata alla sua solita solitudine. Insomma, tutto è tornato monotono e triste. Per quanto gli possa dispiacere, devono accettare la realtà e aspettare dei possibili incontri per potere passare del tempo insieme. Era ormai quasi passato un anno dal loro incontro, quello che aveva stravolto le loro vite. Ormai era tutto una routine. Ornella aveva compiuto sedici anni. Per quanto riguarda la sua età, c'erano stati alcuni discorsi tra i fan, ma tutto risolto. Dove si vede una coppia fidanzata ufficialmente composta da una ragazza di sedici anni e un ragazzo di ventiquattro? Al giorno d'oggi troppe critiche. Federico si è fidanzato con Gaia il 3 Agosto, ha capito che era la ragazza giusta per lui, che lo sosteneva e lo faceva stare bene. Anche lui adesso soffre a causa della distanza, niente è perfetto nella vita. Benji e Ornella erano ovviamente partiti per la Spagna per una settimana.
Pov's Ornella
- Basta, non ce la faccio!- urlai esasperata. Lanciai il libro in aria e andai a prendere la Nutella. Avevo bisogno di cibo, ero affamata e nervosa. Ben scese le scale di corsa e mi guardò preoccupato. Lo fissai interrogativa, poi disse
- Cos'erano quelle urla? Perché hai gridato?- domandò. Scoppiai a ridere e dissi
- Tranquillo amore, la solita routine, colpa dei compiti.- risposi. Sospirò di sollievo e disse
- Dai, ti aiuto io piccola.- sorrise e ricambiai. Preparai quattro panini con la Nutella, due per me e due per Benji. Li mangiammo mentre facevamo i compiti. Dopo due ore, abbandonai tutto e andai a buttarmi sul divano. Ben mi seguì a ruota e quasi mi uccise schiacciandomi. Lo picchiai svariate volte e poi finalmente riuscì a farlo spostare da me. Ci accoccolammo e guardammo un po' di tv. Dopo un po' il buio si fece spazio tra i miei pensieri, mi addormentai.
Ore 19.35
Aprì gli occhi e un brivido salì lungo la mia schiena. La temperatura si era abbassata, ormai era quasi metà Ottobre, e qui al Nord le temperature non erano come in Sicilia. Mi alzai dal divano, non trovando Ben, e andai a mettere una felpa leggera (ovviamente di Ben eheheh). Mi incamminai di nuovo verso la cucina, e vidi Ben uscire dal bagno. Mi sorrise e abbracciandomi mi diede un dolce bacio. Insieme andammo in cucina e prendemmo seriamente in considerazione di cenare, la fame si faceva sentire. In questo periodo, come se non bastasse, stavo ingrassando, come se già non fossi una vacca obesa. Con lo stress della scuola mangiavo tante schifezze. Benji invece diceva che non era vero. Non potevo crederci che continuava ad abbracciarmi e a baciarmi come mesi fa, di solito un rapporto va morendo. Uscì il pollo della sera precedente dal frigorifero e lo misi al forno per riscaldarlo. In cinque minuti fu pronto e lo impiattai. Stranamente quella sera eravamo entrambi silenziosi, perciò mangiammo senza proferire parola, immergendoci nei nostri pensieri.
Pov's Benjamin
Una settimana dopo...
Oggi usciva l'album, era il 24 Ottobre, e sarebbe uscito il nostro nuovo album. Ancora oggi mi ricordavo 0+, sembrava passato poco ma era già un anno dalla sua uscita. Si ricominciava con gli instore, ero consapevole che oggi a Modena ci sarebbero state davvero tante persone, più dell'anno scorso. Ci stavamo recando nel luogo dell'evento, e con noi c'era Ornella. Arrivati, le presi la mano e uscimmo fuori. In un attimo delle urla si alzarono per aria e delle guardie ci trascinarono dentro la struttura. Ornella si sedette al lato nostro, e piano piano, tra lacrime e foto, l'instore iniziò.

Iniziai a sentite la stanchezza, erano le 18.23. Ogni tanto Ornella fulminava qualche ragazza e mi mandava strani sguardi. Ora che sono fidanzato capisco che alcune ragazze esagerano a volte. L'instore proseguì, e finalmente alle 21.45 terminò, mi sembrava peggio. L'uscita fu peggio dell'entrata. Fummo accompagnati all'auto ancora più in fretta, correndo, perché le ragazze e i ragazzi iniziarono a correrci dietro. Sani e salvi in macchina, sospirammo di sollievo e ci allontanammo il più possibile da li. In queste situazioni non smetterò mai di ringraziare Ornella per il suo sostegno, anche per lei sta diventando pesante uscire, tutti la seguono. Andammo dritti a casa dei miei genitori, e finalmente mi potei riposare.
Cinque giorni dopo...
Oggi era il 29 Ottobre, e avevamo un altro instore. Si sarebbe tenuto a Palermo, avevo fatto di tutto per farlo capitare di quel giorno. Prima dell'instore avrei portato a fare un giro a Ornella, e avremmo cenato al Charleston. Ormai il Charleston per noi era "il nostro posto". I proprietari erano diventati nostri amici, avevamo passato l'estate li in pratica. Stavo mangiando la mia fetta biscottata con la marmellata alla fragola, quando la mamma di Ornella entrò in cucina dandomi il buongiorno. Siccome eravamo nella sua città per l'instore, ne aveva approfittato per stare con sua madre. Per farla felice eravamo partiti ieri dopo l'instore, infatti eravamo arrivati a Palermo alle 2.30 di notte stanchi morti. Sua mamma preparò due caffè e me ne porse uno. Sorrise e la ringraziai prendendolo. Si sedette di fronte a me, e dopo alcuni minuti di silenzio mi disse
- Sai... nonostante lei sia un po' piccola, sono felice che stia bene con te. So che la ami, adesso è certo. Prima ero un po' scettica, mi sembrava qualcosa da niente, ma mi ero sbagliata. Oggi come oggi, non mi pento delle decisioni che ho preso per lei. Sono felice di averla accompagnata al bar quella sera e di averle permesso tante cose a volte impossibili, come averla mandata da te, a Modena...- sussurrò. Sorrise e feci qualcosa di spontaneo: le afferrai le mani tra le mie e le dissi
- È per questo che la ringrazio signora. Io ho tante ragazze ai miei piedi, ma non sono mai stato così bene nella mia vita con una ragazza. Se non fosse stato per lei, Ornella sarebbe un ricordo malinconico e un desiderio impossibile da realizzare. Grazie per averci sempre sostenuti, è una madre meravigliosa.- dissi sinceramente. Staccai le mie mani dalle sue e in quello stesso momento in cucina entrò Ornella. Mi alzai ed andai ad abbracciarla, sussurrandole un "auguri piccola" all'orecchio. Sorrise e lasciandomi un dolce bacio veloce sulle labbra, disse
- Anche a te cucciolo, ti amo...- sussurrò staccandosi e andando a fare colazione.
Pov's Ornella
Stavamo passeggiando per il centro. Entrambi eravamo "travestiti". L'evento si sarebbe tenuto come sempre alla Mondadori, che si trovava appunto al centro, quindi eravamo circondati da Dreames, dovevamo stare attenti, rischiavamo tanto.

Non so con quale fortuna, ma non ci avevano scoperti, ma adesso eravamo già dentro la Mondadori. L'Instore era già cominciato da un'ora, alcune ragazze che passavano ci facevano gli auguri, che dolci! Poi ci sono le oche/arpie che erano "gelose" e mi lanciavano sguardi di odio mentre si appiccicavano a Ben. Troie, ops. Adesso il bisogno del bagno si faceva sentire. Dissi velocemente a Ben che stavo andando in bagno e scesi le scale. Mentre stavo scendendo, giusto in quel momento, stavano salendo le ragazze dell'altro gruppo. Alcune vedendomi mi salutarono, altre vennero ad abbracciarmi, e altre ancora mi sparlavano con l'amica. Pf, invidiose. Ormai comunque mi ci ero abituata, tanto Benji era mio stupide trooo... censurati Ornella. Appena finito di salutare tutte, mi giro e continuo a scendere le scale per andare al terzo piano, dove c'era il bagno. Una voce fastidiosa e oca, mi arrivò da dietro le spalle
- Spostati stupida oca!- esclamò. Io oca? Neanche il tempo di girarmi e prenderla per i capelli, che una spallata che assolutamente non mi aspettavo, mi fece perdere l'equilibrio, dato che ero in punta allo scalino. Il terreno mi mancò sotto i piedi, e in un attimo rotolai giù per l'ultima rampa di scale, formata da dieci scalini. Successe tutto in un attimo. Un fortissimo dolore alla pancia mi costrinse a stare immobile sul suolo. Avevo sbattuto la testa e stava per esplodermi. Tutto iniziava a vedersi sfocato. Mille grida confuse mi arrivarono alle orecchie, ma non capivo bene le parole. Chiusi gli occhi, mi sentivo sempre di più mancare. L'ultima cosa che sentì prima di svenire, fu la voce di Ben, che disse
- Oh Dio! Cosa cazzo è successo?-
Pov's Federico
Un grande macello arrivò persino alla sala evento. Il gruppo di ragazze che stava salendo, iniziò ad urlare dal panico. Io e Benji ci guardammo e in un secondo ci precipitammo fuori, seguiti dalle guardie. Iniziammo a spingere le ragazze che nonostante ci vedessero accanto a loro, non stavano piangendo dalla gioia ma dalla paura. Lo spettacolo che ci si presentò davanti, mi fece gelare il sangue. Subito dopo, Ben disse
-Oh Dio, cosa cazzo è successo?- domandò in lacrime correndo verso Ornella. La sicurezza chiamò l'ambulanza, e portò via la folla di ragazze che avevamo dietro.

Avevamo interrotto l'Instore. Eravamo nella sala di attesa dell'ospedale. Ormai stavano visitando Ornella da un'ora. Finalmente il dottore ci diede il permesso di entrare nella stanza. Notai subito la figura immobile e incosciente di Ornella sul lettino. Ben andò verso lei e le poggiò un delicato bacio sulla guancia, quasi come non volesse farle del male. Si girò verso il dottore che era rimasto alle nostre spalle per tutto il tempo, e disse
- Dottore, mi dica che sta bene e che non è niente di grave!- esclamò tremando. Il dottore lo guardò con sguardo triste, ma come da professione cercò di mascherarlo, e disse
- Le sue condizioni fisiche sono buone, niente di rotto, ma... mi dispiace, il bambino non ce l'ha fatta.- il mio cellulare cadde a terra, strabuzzai gli occhi. Cosa aveva appena detto? Guardai Benji in cerca di risposte, ma la sua faccia era una maschera di incredulità.

Se parlo mi fate sbranare dai cani? No? Ok, allora parlo. Non so cosa ne pensiate sinceramente... forse è troppo scontato?. Spero vi piaccia ugualmente, sono forse stata troppo avventata?.
Buona Epifania! E grazie per le mille letture!.
Baciii😘

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