Una fiaba

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Pov's Benjamin
Sto ridendo come un matto. Basta davvero poco per farla felice, ma questo viaggio a Catania è solo una scusa. Siccome il nostro nuovo album uscirà tra un mese, faremmo uscire un brano prima, cioè il singolo, perciò dobbiamo girare il Videoclip. Ovviamente vi starete chiedendo: ovvio, e allora?. La risposta è semplice: girerà il videoclip con noi, che sarà di una canzone che ho scritto per lei, e non lo sa, non gliel'ho fatta sentire.
Pov's Federico
Non potete capire la velocità in cui si è preparata Ornella, ci ha messo si e no cinque minuti, e questo è... oltre mondo? Esattamente. Rido quando la vedo uscire correndo dal bagno, e me ne impossesso io, chiudendo la porta. Oggi si respira un clima calmo, anche se c'è la tensione del viaggio in aria. Non se lo sarebbe mai aspettata, e sinceramente neanche io che Ben volesse fare il videoclip a Catania, sull'Etna. La cosa ancora più incredibile è la canzone, è davvero stupenda, non aveva mai scritto una canzone tutto solo e per giunta così bella. È davvero piena di sentimenti, sono davvero sbalordito, anche perché è cresciuto musicalmente, perciò è ancora meglio il testo. Quella che aveva dedicato a Ilenia è niente in confronto a questa, sul serio...
Finisco di farmi la doccia, e finisco di pensare. Mi asciugo e vesto, sistemando i capelli nel solito ciuffo. Esco e cedo il posto a Ben, che mi dedica un veloce sguardo "ansioso". Lo ammetto, è proprio innamorato, ha così tanta ansia che sembra che gli debba chiedere di sposarla, già! Lo rassicuro con una pacca sulla spalla e vado in cucina. Subito noto Ornella seduta scomposta sul divano, che batte un piede insistentemente a terra. Rido e mi siedo accanto a lei, per poi dirle
- Calmati oppure si macina il pavimento!- esclamai, la sua fronte si corrucciò e i suoi occhi si calarono verso la direzione del suo piede, e accorgendosi che era la verità smise. Mi rilassai sulla spalliera del divano e insieme ad Ornella aspettammo quella lumaca di Benjamin. Dopo dieci minuti, Ornella sbuffò sonoramente, e alzandosi in piedi esclamò
- È ancora dentro, adesso ci penso io!- disse andando verso il bagno con cattive intenzioni, ma la porta si aprì di scatto, quasi colpendola e facendole davvero male, ma lei si scansò. Iniziò a imprecare contro Benji, ma lui strafottente la ignorava, facendola arrabbiare ancora di più. Riuscì a farla stare zitta quando afferrò la valigia, aprì la porta e se la caricò di peso sulle spalle come un sacco di patate. Iniziò a dimenarsi, ma l'unica risposta da parte di Benji erano delle grandi risate, accompagnate dalle mie. Ornella Mi guardò malissimo, e disse
- Smettila tu! E prendimi la valigia stupido Federico.- disse mentre i passi di Ben le facevano muovere i capelli sulla faccia, era così buffa. Annuì e cercai di soffocare le risate causate dalla sua espressione, e li seguì. Arrivammo in macchina, e Benji la buttò letteralmente sul sedile posteriore, e si mise accanto a lei dopo avere caricato le valigie dietro la macchina. Salì e misi in moto la macchina. Nessuno proferì parola, e Ornella continuava a tenere il broncio, sembrava proprio una bambina. Ogni tanto Ben cercava il suo sguardo, ma non lo incontrava, perciò sbuffava e ricominciava a guardare fuori dal finestrino. Ad un'ora e mezza dall'inizio del viaggio in macchina, dal nulla si sente gridare un sonoro
- Ue guagliuncè, un fa accussì! *significato: ehi ragazza, non fare così!*- subito mi girai contemporaneamente ad Ornella, e dopo attimi di silenzio, una risata sommessa che successivamente diventò senza contegno, si fece spazio dentro la macchina. Mi sa che Ben la conosce bene, riesce a capire come farsi perdonare, infatti chi ride adesso come una pazza scatenata è proprio Ornella. La sua risata contagia anche me, e piano piano la macchina si riempie delle nostre tre risate. I due infine fanno pace, e un abbraccio invasivo di Ben la fa sorridere e poggiare su di lui, per tutto il resto del viaggio.
Pov's Ornella
Abbiamo appena imboccato la strada principale per l'Etna, non potrei essere più felice di così! È da dieci minuti che salto sul sedile della macchina come una bambina, da quando in pratica siamo arrivati a Catania. Da qui già riesco a vedere la neve sull'Etna, oh mamma che bello! Amo la neve, a Palermo non ha mai nevicato, meno male che ho portato i maglioni, sono in montagna e c'è freddo. Non ci posso credere, finalmente stiamo posteggiando! Inizio a sentire freddo, perciò indosso il mio giubbotto bianco che avevo preparato prima, e lo stesso fanno gli altri. Spalanco lo sportello della macchina, e Subito mi catapulto fuori, grande sbaglio. Subito scivolo e rischio di cadere rovinosamente sul suolo gelato e bagnato, ma due braccia me lo impediscono. Alzo lo sguardo guardando il mio salvatore, e due occhi azzurri come il ghiaccio mi guardano preoccupati. Ritorno sulle mie gambe e dico
- Grazie mille Federico, a quest'ora sarei arrivata al Polo Sud!- esclamai sospirando di sollievo, mi sorrise e mi disse
- Tranquilla, adesso entriamo dentro che c'è freddo, nel pomeriggio facciamo qualche piccola escursione, Ben ci aspetta!- esclamò indicandomi la casetta di legno alle sue spalle. Era troppo OMG quella casetta, amavo lo stile rustico, soprattutto con quest'atmosfera "fatata", cioè la neve a Giugno. Comunque ora che ci penso Ben era dentro la casetta a posare le valigie credo, per questo non era qui. Annuisco e entriamo. Rimango a bocca aperta, è davvero bellissima! Dentro è arredata con mobili in legno, ma comunque moderni, un divano gigantesco dove ovviamente passerò il resto della mia vita, una SUPER televisione al plasma, che silenziosamente mi chiedeva: guardami tutta la vita mentre stai seduta su quel fantastico divano con dieci piumoni a mangiare cibo spazzatura, poi muori grassa. Ovviamente non era finita qui! C'era un fottutissimo camino, un vero camino! Sto sognando? Quando ero bambina sognavo sempre di vivere in case come queste, con il camino da dove scendeva Babbo Natale, già... La cucina aveva un grande tavolo al centro, e soprattutto UN GRANDE FRIGORIFERO. Corsi ad aprirlo, e iniziai a cercare cibo, era pieno! Quanto potevo amarlo? Presi la cosa più semplice e buona che conteneva, cioè la Nutella, e sotto il loro sguardo divertito mi condì tre panini, iniziamo benissimo. Aspetta, ora che ci penso: quando è arrivato Benji? Mi auto rispospondo con un "sicuramente mentre avevo la testa dentro il frigorifero", e poi siccome mi sento osservata come se fossi un animale dello Zoo, mi girai verso i due e li fulminai com lo sguardo, come a dirgli: cazzo guardate? Risero e si andarono a sedere sul divano, accendendo la mega televisione, che fin dalla cucina, grazie alle stanze comunicanti, si vedeva. Mentre ero nel mio paradiso, tra cibo e TV, li sentivo parlare a bassa voce tra di loro, ma non me me curai più di tanto. Finito il terzo panino, dovetti usare molto controllo per non mangiarmene un quarto, un quinto e un sesto. Buttai la carta nel cestino, e corsi verso i due, che erano di spalle e non mi vedevano. Saltai su Ben, che fece un salto di due metri e che iniziò a maledirli in tutte le lingue occulte del mondo. Rubai il posto a Benji e mi coricai, così non si sarebbe potuto più sedere, phuhuahah, malvagità portami via. Allora Federico, sempre troppo buono per i miei gusti, cedette il suo posto a lui congedandosi, dicendo
- Vado a disfare la valigia, a dopo.- disse salendo le scale, le scale? C'era un altro piano? Non ci credo! Ero talmente presa dal cibo e dalla mia amata Nutella che non lo avevo notato. I miei pensieri si interruppero quando una balena spiaggiata si arenò sul precedente posto di Fede. Mi guardò per vari minuti, finché si avvicinò a me, e mi baciò. È così lunatico questo ragazzo, davvero. Si staccò e guardandomi con un ghigno disse
- Avevo proprio voglia di Nutella!- esclamò facendomi corrucciare la fronte e dire confusa
- Come scusa? Quale Nutella?- domandai, rise e indicò le mie labbra, dicendo
- Hai mangiato la Nutella e mi andava di mangiarla da li- sorrisi, era sempre il solito stupido. Lo afferrai istintivamente per la maglia, e tirandolo verso me continuai a baciarlo, sorprendendolo. La nostra posizione non era delle migliori. Senza volerlo ormai Ben era completamente sopra di me, tra le mie gambe, mentre ci baciavamo. Era nato tutto da un semplice bacio, non ce ne accorgevamo nemmeno più. Un verso proveniente da dietro di noi ci fece sobbalzare e staccare, era Federico. Che brutta figura! Ci ricomponiamo e ci alziamo in piedi. Ci scambiamo tutti e tre strani sguardi per alcuni attimi, poi Benji disse
- Perché non andiamo a disfare le valigie? Così ti faccio vedere la nostra stanza-esclamò facendomi sorridere come un ebete grazie alle parole "la nostra stanza", faceva sempre uno strano effetto. Annuì felice e salimmo mano nella mano le scale. La stanza era a dir poco stupenda!Un grande letto, ovviamente di legno, si stagliava al centro della stanza; un armadio a tre ante e uno specchio alto accanto; il bagno aveva una vasca gigantesca; c'era un piccolo balcone con una vista stupenda, si vedeva tutto il verde della natura macchiato dalla neve, poca ma c'era. Era un sogno, me lo sentivo, datemi un pizzicotto.
Pov's Benjamin
Mi saltò addosso e iniziò a darmi mille baci su tutta la faccia, non mi lasciava respirare. Risi e dopo un po' si staccò e scese dalle mie braccia lanciandosi sul letto a pancia in giù come una foca. Il pensiero del videoclip mi passò per la mente, e pensai di doverglielo dire, domani si sarebbe girato, perciò dissi
- Emh ecco, volevo dirti una cosa...- dissi un po' in difficoltà, mi guardò stranita e mi fece segno di continuare, così feci
- Ti ho portata qui non solo per una vacanza, ma siamo qui per girare un Videoclip di una canzone che ho... come dire? Inciso per te.- rimase a bocca aperta, e in un attimo saltò giù dal letto e mi saltò addosso, baciandomi con un trasporto e una felicità grandissima.

Ecco quale era lo scolo di Benji, cosa succederà dopo? Come sarà la canzone? Ma soprattutto: come faranno nel Videoclip?.
Ovviamente le sorprese non sono finite!
Al prossimo aggiornamento!😘

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