Ti devo parlare

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Pov's Ornella
Erano le 3.00 di notte, e non riuscivo a chiudere nemmeno un occhio. Avevo un mal di testa insopportabile, perciò sgattaiolai dalle braccia di Ben e andai in cucina. Presi un pentolino e mettendogli un po' d'acqua, lo misi sul fuoco. Appena l'acqua arrivò all'ebollizione, immersi la bustina di tè e aspettai fosse pronta. Versai il contenuto in una tazza, e mi sedetti sul divano a gambe incrociate. Mentre sorseggiavo il mio tè, pensavo a molte cose, ovviamente senza senso. Ad un certo punto mi venne in mente una cosa: Federico, non lo avevo visto tutto il giorno, dov'era stato?. Mentre mi facevo un sacco di film mentali, in cucina entrò Federico. Parli del diavolo e spuntano le corna. Contemporaneamente i nostri sguardi si scontrarono, e ci guardammo come a dire: ma cosa ci fai tu qua sveglio a quest'ora? Restai un po' imbambolata a guardare Federico, ma non ricevendo risposta, parlai io
- Cosa ci fai qui, sveglio a quest'ora?- domandai con faccia perplessa. Perplesso anche lui, dopo avere capito cosa gli avessi chiesto, disse
- Potrei chiedere lo stesso a te, comunque... non riuscivo a prendere sonno, sono un tipo notturno.- disse a bassa voce, evidentemente per non svegliare nessuno. Corrucciai la fronte, davvero era un tipo notturno? Era per caso un vampiro? Risi per il mio strano pensiero e dissi
- Bhe, sinceramente non lo sapevo che ti piacesse "vivere" di notte. Io sono sveglia perché ho un mal di testa terribile, e mi sono fatta del tè.- dissi. Passò il suo sguardo da me alle mie mani, dove tenevo il tè, e annuì, un po' confuso. Ma era drogato? Troppo confuso sembrava. Tentò di sedersi accanto a me, ma subito barcollò e quasi cadde. Subito corsi in suo aiuto e lo sorressi per le spalle, e lo feci sedere delicatamente sul divano. Ok, era ubriaco, e anche tanto. Mi piazzai davanti a lui a braccia incrociate, e richiamando la sua attenzione dissi
- Dove sei stato? Perché sei ubriaco?- domandai guardandolo severamente, a volte sembravo sua madre. Mi guardò assente per alcuni secondi, poi sembrò capire e col broncio disse
- Non sei mia mamma, quindi non farmi la predica pure tu...- pure io? Chi altro l'aveva visto in questo stato? Continuai con le domande, ma mi ignorò completamente, quindi sbuffando me ne andai in bagno. Magicamente il mal di testa si era calmato, ma adesso un groviglio allo stomaco era insistente. Colpa del nervoso. Mi sedetti sul bordo della vasca da bagno, e sbloccai il mio IPhone. Mi ritrovai alcuni messaggi su Whatsapp da parte di Gaia. Li aprì e vidi che erano stati mandati tra le 2.00 e le 2.30. Da poco quindi, strano. Erano tre, e li lessi

*primo messaggio ore 2.10
Ehy, scusa se ti disturbo a quest'ora, ma volevo dirti che oggi mi sono divertita molto con lui. Ti va se domani mattina usciamo tutti e quattro? Magari una bella gita in montagna.
*secondo messaggio ore 2.28*
Non vorrei continuare a disturbarti, ma c'è un problema...
*terzo messaggio ore 21.30*
Mi è arrivato un messaggio di Fede, scritto in modo strano. Ho pensato subito fosse ubriaco, infatti era così. Mi ha scritto delle cose, ho bisogno di parlarti, è importante. Domani ci vediamo al bar sotto casa tua, alle 9.00.

Ok, dovevo preoccuparmi? Uscì dal bagno e tornai in cucina, ma Fede non c'era più. Andai nella sua stanza, e piano piano aprì un piccolo spiraglio di porta, per assicurarmi che fosse a letto. Era li, coricato per metà a terra, con una mano sulla faccia. Risi e chiusi la porta, tornando nella mia stanza, tra le braccia di Ben.
Pov's Gaia
Erano le 8.00, ed ero sveglia da un pezzo, in verità non avevo completamente dormito. Ero troppo scossa dopo avere ricevuto quel messaggio da parte di Fede. Non so come glielo avrei detto, le avrei fatto leggere il messaggio e basta. Entrai in bagno e subito mi preparai, a differenza sua sarei arrivata al bar in quindici minuti, invece lei lo aveva sotto casa, a due minuti. Mi vestì con un semplice jeans bianco, una maglietta Vans rosa, e le mie Superstar anch'esse rosa. Appena pronta scesi di casa, e mi incamminai al bar. Arrivai in quindici minuti precisi, con l'ansia alle stelle. La trovai li, ad aspettarmi seduta al tavolino. Mi sorrise e io mi sedetti, sospirando profondamente.
Pov's Federico
Mi svegliai con la nausea. Corsi in bagno e rigettai tutto l'alcol di ieri, bene. Mi poggiai al muro del bagno, e mi misi le mani tra i capelli. Mi girava tutto, non ricordavo niente di ieri, ma sentivo che avessi combinato qualche cazzata. Mi ricordavo solamente che dopo avere lasciato Gaia a casa, andai a cenare in un locale non molto lontano da casa sua. Una ragazza abbastanza figa iniziò ad attaccare bottone. Parlammo per qualche ora, e le offrì da bere. Non badai il tempo che passava. Drink dopo drink, lo spazio intorno a me iniziò a diventare confuso, e dopo... niente. Oh no! No! No! No!. Cos'altro ho combinato? Mi infilai sotto la doccia, e aprì l'acqua ghiacciata. Piano piano le mie idee si schiarirono, e riuscì a calmarmi. Uscì dalla doccia, mi asciugai, mi vestì, e andai a fare colazione. Mentre mangiavo svogliatamente i miei cereali col latte, con la coda dell'occhio notai il mio telefono abbandonato sul ripiano della cucina. Lo presi, magari avrei trovato qualche foto che mi avrebbe fatto ricordare di ieri. Iniziai a cercare nella libreria, ma niente. Cercai anche sui social, magari avevo pubblicato qualche cazzata o qualcuno mi aveva taggato, ma niente. Sbuffai, e ormai quasi arreso, entrai su Whatsapp per leggere i messaggi che mi avevano mandato. Mentre rispondevo a tutti, scorrendo la lista delle chat, una rapì la mia attenzione. Era la chat con Gaia, ma l'inizio dell'ultimo messaggio non era come lo ricordavo. Aprì e iniziai a leggere quello che le avevo scritto:

Vienimi a prendere così ci divertiamo insieme. Gira tutto ahahahah. C'è una troppa figa che ha i capelli ricci e gli occhi verdi come te ahahahah. Ci stiamo divertendo, vieni e facciamoci una bella bevuta, potreste diventare amiche, vi assomigliate così tanto. È uscita a parlare al telefono, e devo dire che ha un bellissimo culo. Si ma... a chi prendere in giro?Nessuna potrà mai sostituirti, nessuna mai. Lo sai già, so che lo sai. Posso essere circondato da mille ragazze, magari anche il doppio più belle di te, ma sempre tu sarai nei miei pensieri. Ti vorrei qui accanto a me, e sai cosa? Vi ho sentiti ieri, vi siete molto divertiti. Non puoi capire quanto sto male per te, quanto ti vorrei qui accanto a me. Vorrei baciarti e coccolarti, perché non mi vuoi? Cosa ha lui che io non ho? Oggi sono uscito con Gaia, e per quanto mi sia divertito e sia una bella ragazza, non riesco ad andare avanti. So che domani non mi ricorderò niente, ma sappi una cosa... io ti amo. Penso già tu lo sappia.

Cazzo. Merda. Era per Ornella, ma l'ho mandato a Gaia, a parte che non dovevo scriverlo completamente. Sono fregato. Ho commesso due errori in una volta.

Innanzitutto vi auguro buona vigilia di Natale, e buon Natale per domani!.
Vi dico anche un'altra cosa, più che altro è un promemoria: la mia storia, visto che inizia il 29 Ottobre 2016, andando avanti si svolge nel 2017, quindi non rispetta il presente. Ovviamente mi devo adattare e devo dire molte cose modificate, ad esempio gli anni.
Dopo questo breve promemoria, parliamo del capitolo: a me personalmente non fa impazzire, spero a voi si. Non so perché quello che faccio o creo non mi piace.
Buone feste😘

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