<Bulma?> la chiamò Goku entrando nella sua stanza.
Erano passate quasi tre settimane dall' iniziò degli allenamenti in comunità, se così si possono chiamare.
Bulma non si era presentata nemmeno una volta ai loro allenamenti e Goku era leggermente preoccupato.
Così, con una scusa in più per stare fuori casa, si era diretto al suo laboratorio per andarla a trovare, sapendo chiaramente che qualcosa non stesse andando bene.
Ultimamente a casa niente andava per il verso giusto, lui e Vegeta, ormai, non si scambiavano più nemmeno una parola diversa dai secchi "si" e "no".
I piccoli erano tristi per la situazione creatasi tra i due genitori, Goku lo sentiva, ma non poteva non sentirsi tradito dal marito.
Sapeva di starsi comportando come un bambino di cinque anni e di star perdendo tutti gli ultimi momenti che poteva avere con la persona forse più amata della sua vita ma, nonostante ci avesse provato più volte, non era riuscito a scambiare una sola parola col principe, consapevole che sarebbe scoppiato in un pianto disperato.
<Bulma?> la chiamò di nuovo cercandola tra il buio della sua stanza.
<Goku> lo chiamò lei in un singhiozzo facendolo subito accorrere al suono. <L'ha fatto di nuovo Goku, sono stata una cretina> disse Bulma scoppiando in un pianto disperato mentre Goku la stringeva forte a sé.
<Shh, sta tranquilla> la rassicurò Goku mentre le accarezzava i capelli sentendo come la sua tuta si stesse bagnando dalle lacrime della terrestre.
Non gli importava, per la sua migliore amica sarebbe andato fino in capa al mondo.
<Perché sono così stupida Goku?> gli chiese lei disperata fissando i propri occhi azzurri colmi di lacrime con quelli neri di Goku. Nonostante il buio rendesse impossibile tutto ciò, lei riusciva a sentire lo sguardo di Goku sul suo, le sue braccia che la stringevano come solo un fratellone sa fare.
<Non sei stupida Bulma, sei solo innamorata> le disse Goku sentendo anche lui un vuoto allo stomaco.
Perché, anche se non esplicitamente come avvenuto con Yamcha, anche Goku era stato tradito, o meglio, sarebbe stato tradito a breve e questo non riusciva a sopportarlo.
<Quando si è innamorati si diventa ciechi> aggiunse stringendo Bulma a sé mentre una lacrima solitaria gli cadeva sulla guancia.
Piangere in quel momento non sarebbe stata la mossa più abile da fare, soprattutto con la fragilità emotiva di Bulma al momento; per questo ricacciò dentro tutte le lacrime pensando di più alla sua migliore amica.
<Devo smetterla di dare sempre tutto> si rimproverò la turchina facendo ridacchiare il Son.
<Così però non saresti più Bulma> le ricordò facendo ridacchiare tristemente anche lei, distratta per un momento dalla sua tristezza.
<Vai agli allenamenti, Vegeta ti starà aspettando> gli disse Bulma dopo essere un po' ricomposta.
Goku rimase per un momento senza fiato prima di dire con un sorriso <Tu adesso sei più importante>
***
<Junior> lo chiamò Gohan cercandolo nella foresta.
Si era aggiunto anche lui nel gruppo dei saiyan e anche lui era stato scelto, con più sua grande sfortuna, come esca.
Gli allenamenti erano duri, anche perché Brok, come spesso faceva Vegeta, voleva che tutto fosse perfetto.
Il mezzosangue si bloccò un momento spaventato da due occhi neri che lo fissavano intensamente.
<Ciao Junior!> lo salutò dopo aver riconosciuto quelle antenne verdi con le quali spesso aveva voluto giocare.
<Ciao Gohan> ricambiò Junior uscendo dal suo nascondiglio.
Entrambi avevano avuto una pausa dagli allenamenti e Junior stava mangiando qualche frutto colto dagli alberi per ricaricare le proprie forze.
<Vuoi?> offrì il namecciano porgendo una mela a Gohan. <Volentieri!> rispose il saiyan prendendo la mela.
Nel momento in cui le loro mani si sfiorarono, entrambi sentirono una scia di brividi percorrergli tutta la schiena.
<Stancante vero?> commentò Junior, una volta seduti a terra per mangiare, riferendosi agli allenamenti.
<Si, quasi peggio di quelli che mi facevi fare tu> disse Gohan ridacchiando facendo ridere leggermente anche il namecciano.
I due si guardarono intensamente non riuscendo a smettere di sorridere.
Il mezzosangue si sentiva bene in sua compagnia perciò compì un atto pazzo. Piano piano si avvicinò al maestro fino a posizionarsi a cavalcioni su di lui che rimase sconvolto dall'azione compiuta del mezzosangue.
<Gohan vattene, non sai quello che fai> lo avvertì Junior sentendo il suo cuore fare le capriole.
<Invece lo so bene> sussurrò Gohan al suo orecchio prima di poggiare dolcemente le sue labbra su quelle del namecciano.
Junior, dopo un primo momento di stupore, iniziò a ricambiare il bacio circondando i fianchi del saiyan con le braccia per posizionarlo meglio sopra di lui.
Era tutto sbagliato, lo sapeva, Gohan non meritava uno come lui al suo fianco, aveva bisogno di una bella ragazza come Videl. E quel bacio si stava prolungando per troppo tempo.
<Basta!> disse Junior sulle labbra di Gohan prima di staccarlo da sé e alzarsi velocemente.
<Vattene> disse voltandosi in modo da dare le spalle a Junior. <Ma come?> chiese Gohan scoraggiato dalla reazione del maestro.
<Ho detto vattene!> esclamò Junior prima di volare il più lontano da quel saiyan mezzosangue che gli aveva mandato in pappa il cervello.
<Ma...> sussurrò Gohan toccandosi le labbra <Credevo che tenessi a me> disse mentre del vento gli accarezzava i capelli come a dimostrare la sua compassione per il loro piccolo amore.
***
<Domani è il grande giorno> disse Vegeta al marito mentre indossava una canottiera per dormire.
Stava veramente male per Goku, per lui. Non voleva lasciare sulla terra la persona che più al mondo amava.
<Mh> disse Goku stendendosi sul letto dando, come al solito nelle ultime settimane, la schiena a Vegeta.
Vegeta sospirò pesantemente spegnendo la luce per poi stendersi anche lui sul letto.
Ad un certo punto si sentì stretto da due braccia muscolose che gli fecero mancare il fiato per un momento.
<Non te ne andare> lo supplicò Goku mentre si lasciava andare ad un pianto disperato che si infranse sulla canottiera di Vegeta.
<Non te ne andare, ti prego> disse ancora stringendo di più il suo amato.
Gli era mancato tutto di lui: il suo profumo, la sua dolcezza, la sua stupidità; tutto.
<Io ho bisogno di te, non puoi lasciarmi solo> disse ancora piangendo mentre anche Vegeta si era lasciato andare qualche lacrima di disperazione.
I due rimasero a piangere, uno silenziosamente per non essere scoperto e quindi non far cadere la maschera da sadico principe dei saiyan, e l'altro rumorosamente, esprimendo tutto il suo dolore.
Goku avrebbe preferito non avere più i genitori piuttosto che dover dire addio a Vegeta.
PREMETTO CHE ODIO DI FINALI TRISTI.
Detesto quando le storie finiscono tristi o aperte perché non so precisamente come finiscono.
Comunque, tra poco ci sarà lo scontro finale: come reagiranno di nostri Gogeta? E i nostri Juhan? (Nome inventato al momento sarebbe Junior e Gohan, rido) Brok recupererà la calma? Ci saranno morti?
Boh, le informazioni leggete il prossimo capitolo
*voce da tizia delle pubblicità*

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Non Te Ne Andare
FanfictionSequel di Stupida Terza Classe Un desiderio esaudito dal drago Shenron. Delle vite risorte inconsapevolmente. Un nuovo nemico. "Ce la faremo?" "Non lo so, ma tu restami sempre accanto" "Sempre"