Capitolo 2

1.3K 69 1
                                    

<Andiamo Kakaroth, concentrati!> lo sgridò il principe per l'ennesima volta mentre si asciugava il sudore sulla fronte con la manica della tuta.

<Scusami> disse Goku, come risvegliatosi da un sogno.

La mente del Son era tutta da un'altra parte in quei giorni e Vegeta se ne era accorto; dalla vista del video aveva beccato più volte il marito con la testa tra le nuvole e, a volte, saltava addirittura i pasti dicendo di non avere fame; cosa impossibile per uno come Goku.

Il Son invece non si dava pace da quando era finalmente riuscito a vedere il padre sullo schermo gigante del laboratorio di Bulma.

<Maledizione Kakaroth che diavolo hai?> lo sgridò ancora quando, con un attacco che persino i suoi figli sarebbero riusciti a deviarlo, lo aveva abbattuto.

Il Son si lamentò del colpo accusato massaggiandosi la schiena mentre si rialzava da terra.

<Direi che per oggi possiamo smetterla. Se rimani con questa testa è come combattere contro il terrestre pelato> disse Vegeta entrando in casa per farsi una doccia prima di andare a prendere i ragazzi a scuola.

Goku, invece, volò subito alla Capsule Corporation andando da Bulma per farsi aiutare.

<Bulma> la chiamò entrando nel suo laboratorio interrompendola mentre bazzicava con i suoi strumenti.

Era stato, come al solito, accolto mdall'allegra signora Brief che gli aveva offerto tantissime cose da mangiare e Goku, a digiuno dalla sera prima, aveva accettato di buon grado.

<Ciao Goku, a cosa devo questa visita?> gli chiese lei togliendosi dal viso gli occhiali protettivi mentre il Son si grattava la nuca nervosamente.

<Potrei vedere di nuovo il video che hai ricevuto?> chiese in un sussurro facendo bloccare la turchina. <Quello di, di mio padre> aggiunse facendole capire a quale video si riferisse.

<Si certo> gli rispose andando al computer per far partire il video. <Così metti pausa e play, ti lascio un po' da solo> aggiunse mostrandogli il tasto play per poi uscire a completare fuori il suo lavoro iniziato.

Erano le undici di sera e di Goku nessuna traccia in casa Son.

Il principe aveva preparato il pranzo ai figli, aveva fatto fare loro i compiti, li aveva allenati, lavati, preparato loro la cena e li aveva messi a letto.

Ora stava in cucina, con il pranzo e la cena che aveva preparato per Goku davanti a sé in attesa del ritorno del marito.

Forse, preso dalla rabbia, non ci aveva quasi fatto caso ma ora, ora che l'unico rumore in quella casa era il ticchettio dell'orologio, sentiva l'ansia corrodergli lo stomaco.

Stava seduto in cucina torturandosi le ciocche di capelli aspettando di sentire la porta di casa aprirsi sentendo i passi di suo marito per la casa per poi lanciargli qualsiasi cosa gli capitasse a tiro contro.

Il suono del telefono interruppe i suoi pensieri facendolo scattare verso l'oggetto che produceva quel suono.

<Vegeta?> chiese Bulma preoccupata facendo allarmare ancora di più il principe.

<Si> rispose lui mentre una goccia di sudore gli scivolava sulla tempia.

<Devi venire qui. Si tratta di Goku>

E Vegeta lasciò stare tutto quanto, non chiuse nemmeno la chiamata precipitandosi alla Capsule Corporation per il Son.

<Junior> disse deviando un momento la sua direzione verso la foresta completamente buia alla ricerca del namecciano.

<Vai,ci penso io> disse Junior facendo annuire il principe sapendo che i suoi figli erano in buone mani.

                             ***

<Sta nel mio laboratorio da prima di pranzo e non è uscito per mangiare> gli disse Bulma mentre lo portava al suo laboratorio.

<Mi aveva chiesto di vedere il video dei vostri genitori> disse ferma davanti la porta mentre Vegeta annuiva.

<Ho capito, ci penso io> la rassicurò aprendo la porta individuando subito il marito intento a far partire di nuovo il video.

<Partito?> chiese Re Vegeta a Bardak dietro la telecamera.

<Si> gli rispose Bardak.

Vegeta si avvicinò a Goku per poi toccare con il busto la sua schiena.

<Per oggi basta> gli sussurrò all'orecchio mentre, con una mano sulla tastiera, metteva pausa.

<No, devo vedere mio padre> ribatté Goku facendo partire di nuovo il video.

<Partito?> chiese il Re.

<Si> gli rispose Bardak.

<Goku> lo chiamò il principe strofinando il naso sulla testa del marito facendo sorprendere leggermente il Son per il nome con cui era stato chiamato. <Basta> disse ancora Vegeta chiudendo definitivamente il video.

<Ho così tante domande> disse Goku mentre Vegeta lo abbracciava da dietro.

<Lo so> gli rispose mentre gli accarezzava il capo tentando di sciogliere tutti i nodi di quella testa matta.

<Perché non c'era l'altro mio papà?> chiese Goku voltandosi in modo da trovarsi faccia a faccia con Vegeta.

<Non lo so Kakaroth, non ti posso dare nessuna certezza ora. Io, fino a ieri, pensavo di non avere più dei genitori e invece stamattina ho scoperto che stanno per arrivare sul nostro pianeta per aiutarci a sconfiggere un nuovo nemico o per trarci una trappola e annientarci> gli rispose Vegeta.

<Mi dispiace> disse Goku osservando il vuoto mentre Vegeta si posizionò difronte a lui osservandolo intensamente negli occhi.

<Mi dispiace> ripeté il Son pensando al disonore portato alla sua famiglia quando i genitori seppero del bassissimo livello di combattimento alla nascita.

<Non è colpa tua> gli disse il principe baciandogli la fronte per poi scendere alle guance e alle labbra.

I due si baciarono a lungo mentre Goku stringeva la tuta di Vegeta tra le dita come se avesse paura che si sarebbe smaterializzato subito dopo.

<Hai ragione, non possiamo avere rispose precise sui nostri genitori, dobbiamo aspettare> disse il Son abbracciando di slancio Vegeta, inalando il suo profumo buonissimo.

<Tsk, il ho sempre ragione stupido> gli rispose il principe facendo ridacchiare il Son.

<Torniamo a casa?> chiese Goku stringendo la mano di Vegeta le cui guance andarono a fuoco.

<Sì, si è fatto tardi> gli rispose Vegeta uscendo dal laboratorio.

Dopo aver salutato e ringraziato la famiglia Brief, i due saiyan tornarono alla loro casa.

Vegeta, una volta davanti lo stipite della porta, sentì un movimento tra gli alberi vicini e capì che quello non era altro che Junior che tornava a casa.

I due saiyan si strinsero nel letto addormentandosi subito dopo entrambi con mille pensieri che torturavano loro la testa.






Eccomi tornata con il secondo capitolo della storia. Devo dirvi la verità ma ho sempre avuto questa idea di Vegeta: sanguinario e cattivo in pubblico ma dolce e premuroso in privato.
Comunque, spero che il capitolo vi sia piaciuto e, niente, alla prossima

Non Te Ne AndareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora