È da un po' che tengo tutto dentro.
Ho passato il periodo più lungo che io ricordi a stare zitta e tranquilla, senza pianti, nè sfoghi in solitudine. Coprivo i miei occhi con strati di felicità costruita, che se mi conoscevi bene lo capivi subito. Ma io non volevo questo, almeno non all'inizio.
Credevo di poter superare tutto con poco tempo. Un po' di supporto interiore e il sorriso veniva da sè, insieme a tutto il resto.
Adesso, invece, mi ritrovo incastonata tra questi pensieri negativi, e queste mancanze insensate, che sto cercando di rimuovere. Con la sensazione poi, che tutto invece non migliori. Che la consapevolezza di non essere poi così forte come ci si aspettava bussi insistentemente ogni minuto della tua vita. Che d'altronde non essere forte va pure bene, lo si può accettare. Ma girarsi di continuo a cercare qualcuno che ti salvi al posto tuo quello no, quello non va proprio bene.
Quella cosa lì è la gran condanna di chi ha bisogno di vicinanze, che non sono semplicimente vicinanze, ma presenze indissolubili, volte ad esserci in ogni momento di un istante.
Ed io, di quelle lì non ne sono molto sicura.
Vorrei, ma no.
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Souls of the night | Wattys2016
RandomUna raccolta di pensieri, pensieri di persone diverse, che però hanno scelto di collaborare. Anima ad Anima.