4. Mai

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" Più forte amore....per tutti gli dei....sei fantastico " ansimò Harry, mentre il dio della guerra spingeva profondamente dentro di lui.

" Sei tu che sei fantastico, sei il tesoro della mia vita " sussurrò Louis, baciandogli le labbra con dolcezza.

I due si amarono per lunghi istanti, finché entrambi raggiunsero l'orgasmo e giacquero insieme abbracciati, regolarizzando i loro respiri.

" Strano che Cupido non sia ancora arrivato a trovarci " sussurrò Louis nell'incavo del collo del marito.

" Me io e mio cavallino e mio agnellino e mio animaletto di legno e Larry di me io essere profondamente soli perché fritelli di me io dormire ancora, mentre me io sveglio e sapere che ginitori fare porcherie e essere svegli e venuto a chiedere ispitalitá dopo tempo chilcolato...."

Louis si voltò e si trovò davanti il sorriso tutto fossette del figlio e un piccolo cane a tre teste e, come ogni volta, il suo cuore si sciolse.

Prese in braccio il bambino e lo mise seduto sul letto fra lui e Harry e lo stesso fece con il cagnolino.

Larry saltellò felice e si accucciò subito vicino ad uno dei cuscini, mentre Cupido gattonò in braccio a Louis facendosi coccolare.

Il dio della guerra gli accarezzò le ali e, mentre si stava addormentando, il bimbo borbottò:

" No rufare pinne di mie ali ! "

Quando il bambino chiuse gli occhi e cominciò a respirare profondamente, Louis lo appoggiò sul letto, lo coprì e si alzò dirigendosi insieme ad Harry in cucina.

I due uomini stavano bevendo una tazza di latte, quando Fobos comparve sulla soglia dell'abitazione.

" Tesoro, come mai qua?" chiese Harry abbracciandolo di slancio.

Il dio della paura strinse a sè il padre e si accomodò al tavolo.

" Ho bisogno di parlarvi e di chiedervi un consiglio "

Harry e Louis osservarono un po' preoccupati il figlio, ma poi si sedettero accanto a lui e si disposero ad ascoltarlo.

Fobos raccontò del suo incontro con Ercole e di ciò che l'eroe gli aveva detto.

" Non avrai pietà di quel bastardo?" chiese Louis con rabbia.

" Tesoro, non ti ricordi ciò che ti ha fatto?" aggiunse Harry scuotendo la testa.

" Lo so, avete ragione, ma mi ha fatto pena e vuole chiedere scusa anche a te, papà..."
insistette Fobos rivolgendosi al dio della guerra.

" Io non voglio le sue scuse, per me può morire in pace "

" Ti scongiuro, fallo per me, non lasciarlo morire senza dargli il tuo perdono "

Louis guardò il figlio e scosse la testa, non avrebbe ceduto...mai.

Il ritorno di Ercole ( saga di Cupido libro 14 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora