14. Vita e morte

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Ade chiamò a sè la figura evanescente di Clario e disse:

" Sei libero di tornare sull'Olimpo, Ercole ha offerto la sua vita in cambio della tua "

Il dio delle farfalle spalancò gli occhi e chiese:

" E il mio bambino?"

" Quello dipende dal tuo corpo e dall'energia che riuscirai a trasmettergli " rispose Ade.

" Perché stai facendo una cosa simile?" domandò Clario rivolgendosi ad Ercole.

L'eroe sorrise e disse:

" Perché amo Fobos e voglio la sua felicità. Io non posso garantirgli un amore lungo quanto l'eternità, tu e tuo figlio sì "

Il dio delle farfalle rimase colpito dalle parole dell'eroe, ma non fece in tempo a replicare perché una densa nebbia lo avvolse e si ritrovò all'improvviso sull' Olimpo.

La prima cosa che fece fu osservare suo figlio, ma il piccolo non si muoveva e non respirava neppure.

Allora, guidato dall'istinto paterno che era in lui, si diresse verso la casa in cui si trovava Fobos.

Non sapeva come fosse a conoscenza di questa informazione, sapeva solo che era sicuro fosse vera.

Non appena raggiunse la piccola casa, entrò e si trovò di fronte Fobos, che lo guardò con occhi impauriti.

" Tuo figlio non respira..." esclamò Clario disperato.

Fobos prese fra le braccia il neonato, lo strinse a sè e, miracolosamente, il piccolo scoppiò a piangere e a dimenarsi.

Clario sorrise di gioia e lo tolse dalle braccia di Fobos per coccolarlo.

" Come hai fatto a tornare dagli Inferi?" chiese il dio della paura con un filo di voce.

" È stato Ercole. Lui è sceso negli Inferi e ha dato la sua vita in cambio della mia. Mi ha detto che l'ha fatto perché ti ama e vuole che tu abbia la possibilità di essere felice con me e con tuo figlio, per l'eternità " rispose Clario.

Gli occhi di Fobos si riempirono di lacrime, si sedette su una sedia e si prese la testa fra le mani.

" Tu lo ami?" chiese Clario all'improvviso.

" Sì, lo amo molto " rispose Fobos risollevando lo sguardo.

Clario annuì, si asciugò le lacrime che gli scendevano dagli occhi e disse:

" Allora noi due non abbiamo alcun futuro insieme. Io non posso prendere il posto di qualcun altro nel tuo cuore.
Vado a vivere da mia madre...ovviamente puoi venire a trovare tuo figlio quando vorrai.
Parla pure a Giove del divorzio...io...io te lo concedo "

Detto questo, si voltò e uscì, lasciando Fobos solo nel suo dolore.

Il ritorno di Ercole ( saga di Cupido libro 14 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora