23.

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Josh strinse Tyler a sé, la testa del più piccolo sul suo petto ed il respiro caldo che gli si infrangeva sulla pelle.
Afferrò i lembi della coperta e coprì entrambi, vedendo il ragazzo rabbrividire e stringersi maggiormente a lui. Non che la cosa gli dispiacesse, ovviamente.
E restò a guardarlo, in bilico tra il sonno e la veglia.
E si chiese, depositandogli un bacio tra i capelli, avesse potuto meritarsi qualcosa di tanto puro.
Subito dopo, si addormentò cullato dai respiri dell'altro.
E se addormentarsi poteva con Tyler poteva sembrargli bello, Josh non aveva considerato la bellezza del ritrovarsi il viso assonnato di Tyler, contornato dai capelli arruffati, al proprio fianco.
Era bellissimo. Josh se ne era reso conto dal primo giorno che lo aveva visto. E avrebbe ringraziato per sempre quel sasso per non averlo fatto inciampare.
Inspirò profondamente, il cuore che sentiva dopo tanto tempo leggero. Nessun nervosismo o rabbia.
E sorrise, perché forse Tyler stava davvero riuscendo ad aiutarlo a combattere i suoi demoni.
《Ty, voglio che tu faccia una cosa》sussurrò piano, cercando di non disrturbarlo troppo nella fase di dormiveglia.
《Cosa?》mormorò strofinando la faccia contro l'addome nudo di Josh, cosa che fece arrossire Tyler e ridere il rosso.
《Di che colore devo tingermi i capelli?》chiese, sputando le parole a fatica quando si ritrovò il viso di Tyler a pochi centimetri dal suo.
《Vorrei fare una cosa, prima di pensarci》sussurrò contro le sue labbra.
《Tyler, non c'è bisogno di avvertirmi prima che tu mi baci, puoi anche non farlo》sorrise, formando delle piccole righette intorno agli occhi che Tyler trovava adorabili.
Allora lo baciò, piano, assaporandosi quell'inizio di giornata, che dopo tanto tempo Tyler era sicuro si potesse quasi proclamare perfetto.
E mentre le sue labbra e quelle di Josh erano unite in un unico bacio, pensò alla richiesta del ragazzo.
Fu quando le mani di Josh si intrufolarono sui suoi fianchi che trovò la risposta.
Passò una mano tra i ricci capelli rossi di Josh, e capì. Non era rossa, era azzura. La passione, ciò che provava con Josh, non era rossa. Non era di quel colore che aveva sempre associato a Blurry, alla rabbia. Ma era di un azzurro intenso, che gli scorreva su per la gola e che gli usciva dalle labbra in tremanti sussurri, che prendevano il nome di Josh.
《Azzurri, Josh》mormorò socchiudendo gli occhi, sospirando ancora una volta il suo nome.

broken people; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora