11.

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Josh aveva capito delle cose di Tyler, in poco tempo.
Tyler non parlava mai. Tyler non apriva mai gli occhi. Nessuno toccava mai Tyler.
Ed erano cose, tutte, quelle che Josh preferiva in lui.
Aveva sentito la sua voce solo una volta, visto i suoi occhi solo una volta. Eppure, era stato come se li avesse aspettati inconsapevolmente per tutta la vita. Come se una piccola parte di lui sapesse che avrebbe incontrato Tyler, prima o poi.
Certo, non poteva mai immaginare che Tyler fosse tanto prezioso. Speciale.
Continuò ad osservarlo, in qualunque momento gli fosse possibile. Imparò a memoria il tragitto per la sua camera, studiandolo da una cartina che una guardia si era fatta rubare facilmente.
Nascose la cartina tra la rete e il materasso, insieme al suo quaderno ed al pastello a cera. Lo prese tra le mani, per un attimo appena.
Da quando Tyler si era insinuato sempre di più nei suoi pensieri, il pastello gli era servito sempre meno per sfogare la sua tensione sulla carta. C'erano subito due occhi castani sotto alle sue palpebre, che riuscivano a togliergli la rabbia di dosso come fosse stata una coperta, facendolo rabbrividire.

broken people; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora