7.

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Nicholas stava coricato sul proprio letto prono, mentre teneva la testa appoggiata sul palmo della mano. Stava studiando le ultime cose dette alla classe avanzata, poi avrebbe finito.
Purtroppo, nonostante il suo giro fuori, aveva ancora Kieran in testa e questo lo aveva rallentato con lo studio.
Mentre pensava a come quel ragazzo era il suo opposto, ad eccezione dello studio, sentì sua sorella urlare.
Si alzò di colpo e si precipitò nella sua stanza, spalancando la porta.
- Che c'è? Che è successo? - chiese cominciando a guardarsi intorno.
Non notando qualcosa di strano, posò lo sguardo sulla sorella, che lo guardava con gli occhi spalancati e il pc aperto davanti a lei.
I capelli biondi erano legati in una treccia disordinata, mentre stava a gambe incrociate sul letto.
- Nik... - disse con voce squillante. - Kieran mi ha scritto!
Il fratello mise un attimo tutto in pausa, cercando di capire.
- Mi stai dicendo, - disse lentamente - che mi hai fatto prendere un colpo, venire qui di corsa e lasciare i libri, solo perché KIERAN ti ha scritto?!
La sorella annuì energicamente.
- Chissà perché mi ha scritto? Gli piaccio? Oddio, sarebbe fatastic-
La sorella si interruppe bruscamente, vedendo la mascella contratta del fratello.
- Scusami, oddio Nik non volevo, io no-
- Hai ragione, magari gli piaci, perché non gli rispondi? Io torno a studiare.
Uscì di fretta, mentre sentiva un fastidio all'altezza dello stomaco, tra i polmoni, mentre gli si offuscava la vista.
Si chiuse la porta alle spalle e sospirò appoggiato alla porta.
Questo era il casino. Questo era ciò che Nicholas voleva evitare, il motivo per cui si teneva lontano dalle persone.
Uno dei pochi motivi per cui piangeva.
Nicholas si era innamorato di un ragazzo etero.

Debby rimase a fissare la porta, mentre si malediceva in mente.
Come ha potuto dimenticarsi del modo in cui il fratello guardava Kieran? Di come era rimasto a guardarlo, anche durante la partita, quando il suo sguardo, da distratto era diventato curioso, con gli occhi più attenti e pronti a cogliere ogni movimento del giocatore.
In quel momento non voleva più sapere cosa le aveva scritto Kieran.

Quella sera Kieran si era addormentato, per poi svegliarsi bruscamente alle tre di mattina e vedere che la sorella di Nik non gli aveva risposto.
Si ributtò sul letto, spegnendo il pc e sospirando.
Voleva riaddormentarsi, ma era rimasto deluso dalla giornata, anche se era appena agli inizi.
Socchiuse gli occhi guardando il soffitto.
Basta. Devo segnarmi di colorarlo.
Prese un post-it e ci scrisse ciò che doveva ricordarsi per poi attaccarlo sul pc.
Voleva uscire e andare a correre, ma sua madre l'avrebbe ammazzato, lo sapeva.
Si annoiava.
Prese nuovamente il pc e scrisse a Debby:" Ciao, sempre io, ecco ho assolutamente bisogno del tuo aiuto. Non so come contattare tuo fratello e ho bisogno di parlargli del corso avanzato che seguiamo. Per favore."
Inviò senza pensarci su. Voleva parlare con lui, scoprire qualcosa su di lui.
Non sapeva perché, ma voleva conoscerlo di più.
Passò le ore seguenti aspettando, cercando di leggere qualcosa o a giocare cose alla cavolo sulla Xbox, mentre sperava fosse una ragazza che si svegliava presto.

Debby si svegliò irrequieta: doveva fare qualcosa per Nik, voleva che finalmente avesse qualcuno con cui stare, qualcuno con cui parlare di quelle cose che non accennava nemmeno con lei.
Per quanto Nik sembrasse freddo e distaccato, Deb sapeva che lui cercava sempre di aiutarla, di appoggiarla, di essere lì per lei nonostante tutti gli impegni che si era preso, tutto il peso che si era caricato.
Prese il cellulare, per controllare le notifiche, quando vide un altro messaggio di Kieran.
Lesse parte del messaggio che la incuriosì, così si alzò, mettendosi seduta sul letto.
I suoi occhi scivolavano lungo le lettere, mentre i pensieri avuti poco prima le tornavano in testa.
Ora poteva fare qualcosa per Nik.

Dopo una doccia veloce, Nicholas andò verso l'armadio e tirò fuori un paio di jeans neri stretti in basso, una t-shirt bianca con qualche riga nera e una felpa bella calda, sempre nera.
Mise poi la giacca, la sciarpa e i guanti.
Quella mattina voleva andare a scuola a piedi, per questo si era preparato presto e, dopo aver mangiato un paio di mandarini e qualche biscotto, andò via salutando la sorella ancora in camera sua.
Sapeva che Deb aveva capito tutto, per questo non voleva ancora incontrarla.
Fuori l'aria gli si condensava davanti al viso, mentre affondava il viso nella sciarpa e le mani nelle tasche.
Quella notte aveva dormito poco, certo non era una novità l'aver dormito solo qualche ora, ma il motivo per cui era rimasto sveglio era diverso.
Non si lasciava andare da molto tempo, ma dopo le iniziali lacrime aveva smesso, restando però con lo sguardo perso nel vuoto, coricato ma non addormentato.
Aveva bisogno di dimenticarsi di Kieran, doveva cominciare a uscire con qualcuno e anche se lo odiava, almeno si sarebbe tolto il giocatore di basket dalla testa.
Arrivato a scuola, prese i libri che gli servivano e si diresse verso la classe di geografia.
Nicholas odiava geografia, ma non poteva permettersi di saltare alcun tipo di materia importante per raggiungere il suo obiettivo.
Si sedette vicino alla finestra, in uno dei banchi in fondo, che erano liberi, essendo ancora presto.
Prese il cellulare, notando poi una notifica whatsapp.
Cosa vorrà Deb adesso?
Aprì l'applicazione, per poi scoprire che non era Deb che gli aveva scritto.
L'immagine profilo mostrava la squadra di basket della scuola, ma Nik sapeva bene chi era la persona che gli scriveva.
"Ciao Nik, sai dovresti iscriverti a qualche social, sei così difficile da rintracciare *faccina con gli occhi al cielo*"
Sospirò leggendo il messaggio.
"Chi ti ha dato il mio numero?"
Kiera era online e aveva visualizzato il messaggio, ma cominciò a scrivergli dopo un po'.
"Forse tua sorella...?"
Nicholas sorrise:"Forse, eh."
"Già, sai non ne sono del tutto sicuro"
"Capisco."
"Bella memoria comunque" scrisse sempre il biondo.
"Lo so, lo so"
Nicholas sentì voci in avvicinamento.
"Tra un po' ho lezione, vedi di tornartene a letto."
"Sono a letto. Sveglio, ma a letto."
Nicholas non poté non alzare gli occhi al cielo.
"Che materia hai?" continuò il moro.
"Geografia."
"Una delle materie che più mi piacciono 👌"
"Seriamente? Cosa ci trovi nella geografia?"
"Devo dedurre che non ti piaccia la geografia."
"Genio."
"Grazie"
Nicholas mise il cellulare in tasca, proprio mentre entrava il professore, ma un leggero sorriso aleggiò comunque sulle sue labbra, mentre i minuti passvano confusi.

Mancavano solo una decina di minuti alla fine della lezione, quando Nik controllò il cellulare.
Si aspettava dei messaggi del moro, ma non così tanti.
"Mi chiedo se sei un genio anche tu, nel tuo essere più profondo.
È cominciata la lezione?
Deduco di si.
Beh che te ne pare dell'economia americana?
Sai i nomi di tutti gli stati Africani?
Mi sa che non si studiano nemmeno...
Poco importa.
Ti lascio alla lezione della tanto affascinante geografia."
Nicholas sbuffò, forse un po' troppo sonoramente, dato che il prof si rivolse a lui:- Nicholas, trovi noiosa la lezione?
Il ragazzo nascose abilmente il cellulare:- No prof, mi stavo solo chiedendo cosa differenziava così tanto l'economia americana da quella europea e cosa la rende migliore, dato che, tecnicamente, l'Europa ha un clima molto più favorevole all'agricoltura e all'allevamento, ma non riuscivo a venirne a capo.
Il prof rimase un attimo sorpreso, per poi congratularsi con Nicholas per l'ottima domanda e cominciando a rispondervi.

A fine lezione Kieran si sarebbe ritrovato un messaggio che lo avrebbe fatto incasinare ancora di più.

Allungando una mano nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora