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Debby aveva perso più tempo del previsto a fare la spesa, mentre il pomeriggio era già nel suo pieno percorso.
- Siamo in ritardo di circa due ore sulla tabella di marcia - disse Nik, il quale era da tutto il giorno che aspettava quel momento e ora gli era toccato addirittura aspettare.
- Staremo comunque fuori lo stesso tempo che avevamo previsto. Ceneremo al ritorno in un caldo ristorante.
L'auto si era fermata di fronte a un chalet posto di fronte a un altro edificio in legno, circondato da recinti semicoperti da cui si intravedevano code pelose.
Nicholas fu il primo a scendere e ad avvicinarsi ai cani, mentre Alan parlava con il proprietario del posto.
Uno dei cani sentì il ragazzo avvicinarsi, per cui uscì dalla cuccia: Nik sorrise come un bambino e grazie al cartello lì vicino apprese che era un Alaskan Malamute.
- Ma come siamo carini - sussurrò mentre gli accarezzava il folto pelo bianco e nero.
- Lui è Loki, capo slitta.
Nicholas si voltò verso la ragazza che aveva appena parlato: era sepolta sotto una sciarpa di lana pesante, mentre i capelli scuri e ricci le ricadevano sui vestiti.
- È molto bello - disse sorridendo e abbassandosi alla sua altezza.
- Ed è anche il più veloce, nonostante la sua giovane età.
- Ah, allora è perfetto per me - disse guardandolo.
Alan si avvicinò e presentò a tutti Robb, un uomo con folta barba e occhi gentili.
- Vedo che avete conosciuto mia figlia Luna: è lei che si occupa principalmente dei cani, per cui dite pure a lei le vostre preferenze sulla razza dei cani. Vi conviene stare fuori poco, qui diventa buio molto presto.
Il cielo era già diventato di un azzurro denso, il che rendeva le montagne intorno ancora più nitide e impressionanti, il verde dei pini ancora più scuro e vivido.
Nik aveva già deciso di avere Loki e i suoi compagni, Debby prese come capo slitta un Samoiedo di nome Dea e tutto il suo seguito, Alan e Mason salirono sulla slitta da due, così come Chris e Tyler.
Robb diede a tutti una torcia, in caso non facessero in tempo a tornare:- Potrebbe aiutarvi con la strada.
Nik la inserì nella tasca del rivestimento della slitta.
- Fate attenzione, quando scendete, alle persone che tornano di qua, siccome siete più in alto e alcuni miei cani sono ancora giovani inesperti in cose come queste, cercate di evitare di passare troppo vicini e cambiate traiettoria se li vedete. Questo - disse prendendo in mano una pistola dalla forma strana che si trovava nella tasca della slitta, - è un bengala, un razzo segnaletico: se vi perdete usate il verde, sparatelo in aria e noi vi veniamo a recuperare immediatamente; se qualcosa va storto ed è grave, usate quello rosso.
Salirono tutti sulle proprie slitte, più seri rispetto a prima e mentre Nik finiva la barretta di cioccolato alle nocciole, Luna spiegava loro i comandi.
Il giovane biondo era ansioso di sfrecciare via.

La neve cadeva silenziosa, il vento pungeva il volto sorridente di Nicholas mentre la slitta scivolava sulla superficie bianca, se chiudeva gli occhi sentiva i fiocchi che entravano in contatto con la sua pelle e si trasformavano in gocce d'acqua.
Si era allontanato dagli altri in modo da potersi godere il silenzio che il posto offriva, ma vedeva ancora le slitte dei compagni dietro di lui, che cominciavano a distanziarsi tra di loro.
Un sorriso scivolò sulle sue labbra e sembrò sentirsi a suo agio, così libero da ogni pensiero, eccetto uno che danzò nell'aria accompagnato dalla voce:- Ah, che bello.

- Tyler, è fantastico!
Chris sembrava un bambino agli occhi di Tyler, un bambino che non riusciva a contenere la sua felicità e la esprimeva attraverso a un sorriso esagerato e a degli occhi che divoravano tutto.
Il più grande lo osservava con un leggero sorriso:- Già.
- Guarda come sono veloci questi cani!
- Lo vedo - disse con voce calma e calorosa, sapendo che probabilmente non lo stava ascoltando nemmeno.
- Oh, un'aquila! - disse indicando il cielo.
Tyler fece toccare le loro braccia, avvicinandosi poi con il viso ma guardando verso il cielo che cominciava a farsi scuro:- Credo sia un falco pellegrino che sta andando in cerca di cibo.
Chris si concentrò finalmente sul compagno e gli restituì lo stesso sorriso tenero.
- Cosa ne dici se...
Improvvisamente le sopracciglia di Chris si aggrottarono e lo sguardo si spostò in un punto dietro di lui, poi si sporse verso di lui:- Tyler... guarda là.
Il ragazzo si girò e cercò di capire quale fosse il problema:- Io non vedo niente di...
- Quello non è Nik?
- Sì?
- Guarda più avanti e più in là: gli uccelli stanno volando via e c'è un albero che si muove.
Tyler fece muovere la slitta lateralmente, in modo da avvicinarsi: Nicholas era più avanti e in basso rispetto a loro, ma erano comunque troppo lontano.
- Sarà qualcuno che sta tornando con i cani, dopotutto Robb ci ha detto che avremmo incontrato altre persone che sono qui da prima.
- Sarà...
Tyler gli circondò la vita con un braccio e appoggiò il mento sulla sua spalla:- Sei preoccupato per Nik? Se vuoi andiamo da lui.
Chris si focalizzò nuovamente sul compagno:- No, credo tu abbia ragione e poi se avrà bisogno di aiuto può chiamarci o lanciare il bengala.
- Sicuro?
Chris annuì e sorrise:- Andiamo più veloci!
- No, così basta...

Allungando una mano nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora