15.

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Nicholas stava aspettando già da un po' che Kieran scendesse, ma dato che aveva sentito chiaramente la porta del bagno aprirsi e chiudersi, si chiese se stesse contemplando il casino fatto nella sua stanza.
Decise di salire e controllare, in caso si stesse veramente disperando per la sua stanza, ma quando salì gli scalini, prima di svoltare nel corridoio, lo intravide seduto per terra.
Corrugò appena la fronte e si avvicinò al moro che se ne stava con le braccia sulle ginocchia e la testa nascosta tra di esse.
- Kieran?
L'altro sussultò, per poi sollevare la testa e guardare il biondo piegato sulle proprie gambe e le braccia appoggiate sulle ginocchia, rimanendo in perfetto equilibrio sulla punta dei piedi.
- Non ti ho sentito arrivare - disse invece accigliato.
Nicholas accennò una risata:- Ci credo, sembravi assorto in chissà quale profonda meditazione.
Kieran socchiuse le palpebre, facendo capire a Nik che era tornato ai suoi pensieri, così aggiunse:- Se le cose che dovevi dirmi non sono di vitale importanza, immagino potrai dirmele un altro giorno.
- Scusami per tutto questo casino, ma andiamo di sotto, così magari la smetto di stare con la testa fra le nuvole - disse tornando il ragazzo di sempre.
Nicholas rimase un attimo fermo a guardarlo, mentre si dirigeva alle scale, per poi sospirare e seguirlo.

Si era seduto su uno degli sgabelli vicino all'isola che c'era in cucina, mentre Kieran si affaccendava ai fornelli:- Ti dispiace se intanto penso alla cena?
- Certo che no, ma... sono solo le sei.
Kieran guardò l'orologio e fece spallucce:- Tanto meglio, ci metto un sacco a capire le istruzioni di questi libri di cucina che usa Elena.
Nicholas vide infatti dei libri con pagine piene di appunti e disegni fatti alla svelta, Kieran infatti rimase a fissare quelle pagine a lungo, così Nik gli tolse il libro di mano e diede una letta veloce alla ricetta.
- Nik, quella non dovrebbe essere semplice pasta con funghi... credo?
A primo occhio sembravano appunti scritti casualmente sulla pagina, ma Nik capì presto come decifrarli:- Sì, ma ha aggiunto dei appunti in base ai vari membri della famiglia e, a quanto dice qui, tu la preferisci con salsiccia e funghi porcini.
Kieran guardò il libro, girandolo dalla sua parte:- Come hai fatto a capirci qualcosa? Ma sono tutti appunti su come preferiamo la pasta con i funghi?
- No - disse sporgendosi sul ripiano di marmo bianco striato. - Qui, ad esempio, c'è scritto il tipo di olio adatto, aggiunte di altre cose che esaltino i sapori e cose così - disse il biondo sollevando lo sguardo su di lui e notando quanto Kieran fosse concentrato a capirci qualcosa.
La cosa finì con Nicholas che si ritrovò ai fornelli e con Kieran che aveva promesso di aiutare, ma passò il tempo ad osservarlo mentre cucinava con destrezza.

Naomi scese saltellando e, quanto senti ridere Kieran, si sporse appena dal muro, così da vedere Nik con la maglietta ricoperta di gocce d'acqua.
- Non è colpa mia! Ma la tua faccia!
Nik cercò di asciugarsi:- Certo che è copa tua! Potevi anche dirmelo, è casa tua!
Kieran non smetteva di ridere così Nik prese una manciata di farina e, mentre Kieran rideva con la testa appoggiata al braccio e una mano che colpiva il piano di marmo, aprì il palmo a qualche centimetro dai suoi capelli e cominciò a sfregare sulla sua testa, trasformando il nero dei suoi capelli in un grigio opaco.
Kieran si scostò subito:- Ma che...?! Nik! Non ci credo, ma...
Stavolta era Nik a ridere, anche se non esageratamente come l'altro prima.
Per Kieran era la prima volta che lo vedeva ridere così apertamente e sinceramente, ma si riscosse quando l'altro lo guardò, ancora divertito:- Non penserai mica che ti lasci con solo qualche goccia d'acqua addosso mentre io sono pieno di farnia, vero?
Nicholas sollevò entrambe le mani:- Oh, cavolo. Scordatelo che ci caschi di nuovo, Larson.
Cominciò ad indietreggiare, voltandosi poi di colpo e mettendosi a correre tra i divani, per poi dirigersi verso le scale. Svoltò l'angolo, ma si bloccò, ritrovandosi davanti Naomi, ma Kieran, non sapendolo, gli piombò addosso, così che i due si ritrovarono per terra.
- Che cavolo, Larson, levati - disse Nik, mentre cercava di togliersi di dosso l'altro: era troppo vicino.
Naomi, rimasta a fissare i due, si mosse per levare Kieran da Nicholas, spingendolo con tutte le sue forze.
Kieran rise:- Andiamo Naomi, non mi aiuti con la mia vendetta?
Si spostò lo stesso, mentre Nicholas si alzava da terra e fulminava il moro, con il solo risultato di farlo ridere.
- Grazie, Naomi - disse piegandosi alla sua altezza. - Questo energumeno non si sarebbe mai scollato - aggiunse lanciando un'occhiata piatta all'altro, che guardava la scena divertito, con le braccia conserte.
Dopo essersi assicurato che la cena fosse pronta, salutati i due Larson, se ne andò piuttosto in fretta, in cerca di un attimo di pace.

Allungando una mano nelle tenebreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora