Cap. 35

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Il pomeriggio del giorno dopo Francesco ritornò a Corte. Era in una carrozza assieme al servitore fedele, Lola e il piccolo bambino. La carrozza era stata data in aiuto al re durante il tragitto condotto a piedi. Un uomo e i suoi cavalieri notarono due uomini a piedi mentre tiravano un cavallo con sopra una donna che teneva in braccio il suo bambino. Notarono l'espressione esausta della giovane appena divenuta madre e quella dell'uomo che sembrava non dormisse da tempo.
<< Signori, - chiama l'attenzione dei quattro viaggiatori l'uomo che possedeva la carrozza - noi siamo diretti a Corte ma possiamo fermarci prima se un passaggio vi è di bisogno. >>
<< Grazie ma siamo quasi arrivati a destinazione. >> dice a sua volta il re non fidandosi dell'uomo a lui sconosciuto.
<< Francesco, vi prego. Sono stanca. Sono ore ormai, anche voi sarete sicuramente stanco. >> scongiura Lola il re.
<< Avete detto Francesco? Altezza! - e tutti gli uomini di inginocchiarono davanti al loro re - Lasciatemi dire che sono vostro cugino Luigi I di Condè e sono diretto alla vostra Corte. >>
<< Un Borbone. E dovrei fidarmi di coloro che sono prossimi alla linea di successione dei Valois? I Borbone hanno sempre aspirato a più potere. >>
<< Siete voi il re Francesco, io sono venuto solo per chiedere la vostra benedizione per il mio matrimonio. Non sono in cerca della vostra corona, ve lo giuro.>>
<< Io non mi fido affatto di voi. - dopo aver guardato la stanchezza sul volto di Lola continua - Ma io e l'uomo accanto a me siamo in viaggio da ieri pomeriggio e siamo subito ripartiti appena ritrovata la dama di mia moglie. Un passaggio fino a Corte penso che non dispiaccia a nessuno dei presenti. >> conclude il re.
Dopo poche ore, il re e tutti coloro presenti nella carrozza e tutti coloro che scortavano la carrozza, tornarono alla Corte francese. Francesco sapeva che al suo ritorno sarebbe stato tutto diverso, non solo il rapporto con Maria ( che al momento non riusciva a perdonare per la menzogna ) ma anche il clima dentro il castello. Il re ne era consapevole ma non credeva a tal punto. Tutti erano impauriti e sconvolti e non soltanto la servitù ma anche le guardie del castello. Dopo aver portato Lola nella propria stanze e aver fatto chiamare un medico, scortò suo cugino in una stanza degli ospiti chiedendogli perdono ma al momento aveva altro a cui pensare. Uscito dalle stanze dell'ospite, il re viene fermato dalla guardia Leith:
<< Altezza, deve sapere una cosa.>>
<< Non adesso. Devo andare a parlare con mia moglie. >>
<< Altezza, è proprio della regina Maria che volevo parlarle. >>
<< Che cos'è successo? >> chiede Francesco con timore.

- Il giorno precedente -

Maria viene subito portata nelle sua stanze non appena Kenna chiede aiuto. Tutti sono preoccupati per la regina, persino Caterina De' Medici. La regina madre conforta la giovane regina in carica dopo essere venuta a conoscenza di tutto ciò accaduto.
<< Maria, non dovete punirvi o chiedervi come sarebbero andate le cose se avessi detto la verità a Francesco sin dall'inizio. Ormai quello che è successo è successo ma mio figlio vi ama tantissimo e di questo non dovete temere. Lui tornerà da voi e questo ostacolo che c'è stato fra voi vi servirà solo a rendervi più forte. >>
<< E se invece ci dividesse? Francesco ha un grande cuore e ama i bambini e lui è suo figlio.>>
<< Ma ama voi di più Maria. Poi, adesso, anche voi state aspettando un figlio suo. Lui amerà moltissimo questo figlio ma non perché sarà il futuro erede di Francia ma perché ama voi e il bambino è stato concepito con tutto l'amore di entrambi i suoi genitori. Francesco sarà in grado di perdonarvi, - Caterina poggia la sua mano sulla guancia bagnata di Maria - ma prima siete voi che dovete perdonare voi stessa. Conosco mio figlio e anche voi lo conoscete. Sapete quanto vi ama, non abbiate paura Maria. - si alza pronta ad andarsene. Una volta davanti la porta conclude la conversazione - Ultima cosa: non siate troppo stressata, non fa bene al bambino. >> e le sorride per poi andarsene.
La stanchezza e la brutta giornata, fecero subito cadere in un lungo sonno la regina. Durante la notte tarda furono dei rumori che la svegliarono. Prima che lei si alzasse dal letto la porta della stanza del re e della regina si aprì di scatto e fece sobbalzare la donna. Era un gruppo di tre uomini che, una volta entrati, si guardavano attorno. Uno di loro andò verso la regina, la presa dal collo e la sbattè contro il muro:
<< Dov'è il re? >> domanda rabbioso l'uomo.
<< Il re non è qui! >> esclama Maria con la poca voce mentre cercava di togliere le mani dell'uomo dal collo. L'uomo prende la donna e la scaraventa a terra come se fosse un pezzo di straccio. Maria si ritrova con il volto verso il pavimento e un forte dolore all'addome. Un dolore fortissimo che venne ad aumentare dopo un calcio dallo stesso uomo.
<< Fermati! Lei è una regina! - interviene un altro - Noi siamo stati mandati per il re. >>. Maria nemmeno quando Francesco se ne andò provo un dolore tanto forte. Non voleva ametterlo a se stessa ma sentì un vero e proprio distacco dentro di lei. Si mise in ginocchio tenedosi il ventre sperando che non fosse come la sua testa diceva. In un giorno non aveva mai versato tante lacrime quanto adesso.
<< La regina è stata ferita? >> chiede lo stesso uomo che le causò tanto dolore. Aveva un ghigno di superiorità stampato in volto. Andò di fronte alla regina e si abbassò alla sua altezza. Con la sua mano alzò il volto di Maria facendo in modo che lei lo guardasse negli occhi.
<< Così però non sembri più una regina. >> disse poco prima di tirarle un violento pugno e facendola nuovamente cadere a terra.
<< Aiutatemi! Tenetela ferma. >>
<< Guardia! >> urla Maria ma viene subito fatta tacere dalla mano del terzo uomo che ancora non aveva parlato.
<< Cosa volete fare? >> domanda spaventato l'uomo che sembra il più ragionevole.
<< Lord Narcisse ci ha pagato per fare molto male al re. Il re non c'e ma se è vera la storia del loro forte amore allora lui soffrirà ancora più di quanto avrebbe fatto una spada mentre lo trafiggeva. >>.
Questa non era l'intenzione dell'altro uomo però, con quel poco buon senso che aveva chiamò aiuto tradendo così i suoi uomini e il suo capo.
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<< Io sono entrato quando i due uomini stavano per scappare. La regina era seduta ranicchiata in un angolo della stanza maestà. Non ho visto quello che è successo signore ma temo che la regina sia stata ferita a causa dei lividi che riporta. >> è Leith a parlare.
<< Dov'è lei adesso? >> domanda il re con le lacrime trattenute.
<< Nelle stanze della regina Caterina maestà. >>.
Francesco si precipita subito verso quella stanze.

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Mi scuso per eventuali errori ma non ho tempo di releggere. Spero si capisca e che sia scritto in modo decente. Cosa più importante, spero vi piaccia 😘

Francis & Mary - A Better End? -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora