Cap. 43

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<< Madre, sto bene. Avrò qualche linea di febbre ma sto bene. Non preoccupatevi. >>
<< Io mi preoccuperò sempre per voi e non perché siete il re, ma perché siete mio figlio. Fate questo piacere a vostra madre.>>
<< Va bene madre, mi farò vedere dal medico se questo vi farà star meglio. >> conclude Francesco facendo sorridere la madre. Il dottore visitò il re:
<< Altezza, reggente. Non preoccupatevi. La salute del re è buona, solo un leggero colpo di freddo probabilmente. La febbre non è tanto alta, per questo consiglio al re di riposare per riprendersi il prima possibile. Non dovreste metterci tanto tempo per guarire. Con permesso. >> così esce il dottore dopo aver lasciato delle medicine al re.
<< Avete visto madre? Sto bene.>>
<< E avete sentito? Dovete riprendervi. Non vi alzerete dal letto se non per la sala del trono e solo se sarà essenziale la vostra presenza. Su questo non si discute. >>.

Il giorno dopo, tutti a mangiare, bere e festeggiare il Natale. I festeggiamenti in Francia erano senza freni e anche Francesco era lí presente... fisicamente, mentre la sua mente era da Maria. Tutti questi giorni senza la regina al suo fianco sono stati terribili. Vuoto e solitudine combevano sul giovane re. Anche in Scozia, seppur di meno, i festeggiamenti di Natale cominciarono e continuarono tutta la notte. Tutti presenti nei grandi salotti a festeggiare, mentre Maria fuori dal terrazzo a pensare.
<< Vostra altezza. >> la voce di un principe Borbone cattura l'attenzione della regina.
<< Principe di Condè. >>
<< Luigi vi prego. Cosa ci fate qui fuori? Non siete interessata alla festa? >>
<< Sapete principe, pensavo che questo sarebbe stato il mio primo Natale finalmente felice. Il mio primo Natale con mio marito. >> pronuncia la regina con occhi nostalgici.
<< E allora perché siete qui e non siete rimasta in Francia? >>
<< È complicato. Voi piuttosto, quale motivo avevate per accompagnarmi? >>
<< Le mie ragioni le ho ben spiegate ma non è il solo motivo. La regina Elisabetta vuole la nostra unione in un matrimonio protestante. Anche per la regina inglese è arrivato il momento del matrimonio. Trovandomi in Scozia sarebbe stato più facile e veloce raggiungere la regina... se accettassi di sposarla. >>
<< Luigi ma è fantastico! Sarebbe un'unione vantaggiosa per voi. Perché non ne sembrate entusiasto? >>
<< Come faccio se il mio cuore appartiene ad un'altra regina?>> guardando intensamente Maria negli occhi.
<< Luigi... - abbassa lo sguardo, poi rialza gli occhi verso quelli del principe. Infine si chiudono seguiti da un caldo e passionale bacio dei due reali. La regina si allontana dal bacio e dalle braccia del principe  - Aspettate, non mi sembra una buona o saggia o giusta idea. >>
<< Perché no? Nessuno ci vedrà e non potete negare l'attrazione che anche voi provate nei miei confronti. >>
<< Non lo nego ma non è giusto nei confronti di Francesco, mio marito. Luigi, io sono sposata. Sapete cosa significa il tradimento di una donna? Perderei la testa e anche voi perché tradireste il re. >>

<< Quindi il problema non è il fatto di tradire vostro marito ma di perdere la testa. Maria, siamo lontani dalla Francia. Io vi desidero oltre ogni limite ma non voglio mettervi a disagio o farvi sentire in colpa. Chiedetevi se questa vita è ciò che avete sempre desiderato o se magari è arrivato il momento di cambiare qualcosa e di diventare finalmente felice. Io vi vedo Maria e non mi sembrate felice. Fate quello che vi rende felice. Pensate a voi stessa e a nessun altro. Essere una regina può essere molto complicato e tortuoso ma voi avete il potere di cambiare la vostra situazione. La vita è vostra. Chiedetevi cosa volete! >>. Quelle parole non avrebbero dovuto nemmeno sfiorare la mente della regina, eppure il suo cuore era come se non avesse mai battuto fino a quel momento. Cos'era che spingeva la regina a prendere in considerazione le parole del pricipe? Una certa attrazione forse? Questo, a quanto pare, non aveva più importanza perché senza nemmeno pensarci troppo, la regina era ancora una volta tra le braccia del principe e questa volta non aveva intenzione di fermarsi... lui nemmeno.
La camera là più vicina era quella della donna. Fecero molto attenzione a non farsi vedere insieme e in più nessuno poteva entrare nelle stanze della regina senza il suo permesso.

Era l'alba e Maria si trovava fra le braccia di Condè, sdraiati sul letto, coperti da solo un lenzuolo di seta.
<< Luigi, non so se lo sapete ma la notte che mio marito non era al Castello, quando ha incontrato voi, il castello è stato assalito. Da quel momento non sono più riuscita a farmi nemmeno baciare da mio marito. >>
<< Certo, lo so. Gli uomini sono stati giustiziati per tradimento alla corona. Fortunatamente non siete stata toccata. Che umiliazione, ma soprattutto, che trauma sarebbe stato per voi. >>
<< Già... >> quasi bisbiglia la donna serrando i suoi occhi da cerbiatto.
<< Maria... Non vi hanno toccato vero? >>
<< Rivanghare il passato mi fa soltanto male. Io volevo solo avvertirvi che siete stato l'unico con cui sono riuscita a stare in questo modo nonostante tutto l'accaduto. Voglio confidarvi una cosa. Quando sono partita per la Scozia, io sapevo già cosa avrei fatto: non tornerò in Francia. >> << Maria... non potete farlo. >>
<< Posso e lo farò. Sono la regina di Scozia e tornare in quel castello significherebbe rivangare ogni istante quella tragica notte. Sono stanca di soffrire. La Francia non ha più niente per me. >>

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Spero che la storia continui a piacervi, l'unica cosa che vorrei sarebbe deludervi. In ogni caso, tenevo a dire che ormai manca ancora poco... ci stiamo avvicinando alla fine. Spero davvero che vi piaccia. Buona notte😘

Francis & Mary - A Better End? -Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora